Phoenix Can Die: il duo racconta il nuovo singolo “Iron Flakes”

Phoenix Can Die: il duo racconta il nuovo singolo “Iron Flakes”
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“Iron Flakes” dei Phoenix Can Die è stato rilasciato il 13 Aprile su tutte le piattaforme di streaming. Il duo ci parla del nuovo singolo che anticipa l’album “Unicorns Forever”

Il brano dei Phoenix Can Die intitolato “Iron Flakes” è stato rilasciato il 13 Aprile su tutte le piattaforme di streaming. Il duo, composto da Riccardo Franceschini e Mirco Campioni (meglio conosciuti come Richard Blackstar e Mirco isdead), ha prodotto e pubblicato il singolo sotto l’etichetta indipendente Emic Entertainment. “Iron Flakes” è una canzone che si basa sui contrasti, una rappresentazione del suono tipico dei Phoenix Can Die, che fonde l’impatto emotivo dell’Indie Rock con sonorità elettroniche e moderne che si ispirano al mondo del Clubbing.

Secondo la band, “Iron Flakes” parla di momenti di forza e debolezza, di luci e ombre, e rappresenta uno sguardo verso l’abisso, verso l’oscurità che ci circonda e allo stesso tempo ci protegge come uno scudo, anche se questo rappresenta un gioco pericoloso in cui ci si può trovare coinvolti.

Iron Flakes” è solo il primo di una serie di singoli che anticiperanno il nuovo album dei Phoenix Can Die, intitolato “Unicorns Forever” e previsto per l’autunno del 2023. Dopo il successo del loro primo album “Amen“, che li ha portati a esibirsi in importanti concerti in Italia (Cocoricò, Cassero) e all’estero con ottimi riscontri di critica e pubblico, i Phoenix Can Die fanno un atteso ritorno sulle scene musicali.

Ciao Phoenix Can Die! E’ un piacere intervistarvi per The Soundcheck! Prima domanda: siete un duo, com’è il rapporto tra voi due? Come vi siete conosciuti, come è nata l’idea di fare musica? E come collaborate e gestite insieme il processo creativo?

Ciao! Sì siamo un duo, anche se in principio siamo stati una band di 4 elementi ed affrontavamo un genere molto più loud, dove la chitarra e la batteria erano molto più presenti.
Ci conosciamo dai tempi della scuola: è lì che è nata la nostra idea di suonare insieme avendo un background di ascolti molto simile. Collaboriamo da sempre, lavoriamo anche come tatuatori nello stesso studio e ci spalleggiamo nell’arte da tempo.


Avete dichiarato di essere sia artisti che tatuatori, In che modo pensate che la vostra arte si contamini a vicenda in queste due diverse forme di espressione?

Siamo anche tatuatori e artisti in senso più ampio: entrambi creiamo opere d’arte che vanno dalla pittura alla scultura oltre ai tatuaggi. Sicuramente ci influenziamo in continuazione a vicenda passando molto tempo insieme. Le emozioni che esprimiamo attraverso la musica e le arti visive sono le stesse anche se cambia la forma. C’è sempre una parte oscura e una parte più luminosa e sicuramente c’è una continua e reciproca ricerca di equilibrio e di contrasti allo stesso tempo.


“Iron Flakes” è un brano in cui confluiscono diverse percezioni e sensazioni del proprio io interiore; può risultare complesso. Come lo spieghereste ai nostri lettori?

È sempre difficile spiegare una canzone a parole. Sicuramente le sonorità riprendono un mondo spensierato come quello del clubbing. In realtà il brano è tutt’altro che spensierato e anche la melodia tende al malinconico. L’arrangiamento crea un forte contrasto con il significato e il mood della canzone.


Ritenete che “Iron Flakes”, in quanto primo singolo di un disco in previsione di uscita, sia rappresentativo del vostro nuovo progetto? Come? Cosa ci attende?

“Iron flakes” lo riteniamo abbastanza rappresentativo in quanto c’è una varietà di sonorità che ci porteremo con noi lungo tutte le tracce dell’album. Ci saranno momenti più Indie Rock altri più elettronici. In questo singolo abbiamo raggiunto un buon compromesso.

Quale pensate sia il maggior punto di svolta, evoluzione o cambiamento nel vostro nuovo album, rispetto al precedente?

In questo album c’è stata sicuramente una ricerca sonora e un’esplorazione molto più ampia rispetto al precedente “Amen”. In questo nuovo disco abbiamo cercato di usare il più possibile synth analogici, ci siamo confrontati con addetti ai lavori, abbiamo campionato suoni e soprattutto abbiamo voluto che la voce fosse presente in tutte le tracce.


Il nuovo album s’intitolerà “Unicorns Forever”. C’è una ragione specifica dietro la scelta di questo nome?

Certo, c’è un motivo dietro questo titolo. E’ la dedica a una persona molto cara che purtroppo ci ha lasciato appena 3 anni fa. Abbiamo pensato che in qualche modo potessimo avvicinarci a lei suonando. Abbiamo trovato conforto in questo nei momenti più difficili. Amava gli Unicorni e la musica, da qui il titolo “Unicorns Forever”.

a cura di
Elena D’Ercole

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