Luca Ravenna ed il “Comedy Game” tutto improvvisato

Luca Ravenna ed il “Comedy Game” tutto improvvisato
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Luca Ravenna, in compagnia di Stefano Rapone, torna di nuovo all’Hall di Padova per giocare con il pubblico con lo spettacolo “Comedy Game”.

Giovedì 9 febbraio, in piena settimana sanremese, torna sul palco dell’Hall di Padova Luca Ravenna con lo spettacolo Comedy Game.

La serata è andata sold-out una settimana fa e trovare parcheggio non è stato semplicissimo.

Arriviamo all’Hall con una mezz’ora buona di anticipo e la sala è già piena zeppa. Come dice una voce da dietro le quinte:

“Lo spettacolo sta per iniziare, le sedie dovrebbero essere la quantità giusta ma vi consigliamo di prendere posto e non occupare sedie con borse e giacche. I posti non sono assegnati. Fate finta di essere su un volo Ryan Air, potreste ritrovarvi seduti accanto al vostro amico, come al bambino di tre anni che urla tutto il tempo.”

Alle 21.30 spaccate, un lungo applauso accoglie Luca Ravenna, che non si vedeva a Padova da un anno. Io nel frattempo mi guardo intorno: sono tutti universitari ed improvvisamente mi sento vecchia.

“Grazie mille per aver comprato i biglietti a scatola chiusa perché non ho idea di cosa vi aspettiate da questa serata. Grazie per essere qua nonostante ci sia Sanremo Questa serata si chiama Comedy Game e l’idea è venuta a me e mio fratello che è tra di voi. Questa sarà una serata totalmente improvvisata. Non sarò solo io a dire minchiate ma sarete anche voi.”

A sorpresa (anche se io l’avevo capito da un minuscolo indizio pubblicato sui social giorni fa) compare sul palco anche Stefano Rapone. La folla, come si suol dire, è in delirio.

Ravenna e Rapone hanno due stili talmente diversi di fare stand-up che la cosa mi incuriosisce da morire.

Come ha detto Ravenna, abbiamo tutti deciso di andare allo spettacolo “sulla fiducia”. Dal titolo Comedy Game, e quella postilla Improv Night, si capiva non sarebbe stato uno spettacolo canonico di stand-up.

Ammetto, però, che mi aspettavo qualcosa di diverso: credevo che i due avrebbero improvvisato, sì, ma rimanendo comunque i protagonisti della serata. Sbagliato.

L’interazione CON il pubblico e DEL pubblico è stata la vera protagonista.  Quando ho capito che il microfono poteva arrivare nelle mani di chiunque, tra cui le mie, mi sono immediatamente ritrovata alle elementari (e alle medie, ma pure al liceo); piegata sotto il banco a cercare quella mai-esistita gomma, nella speranza che il prof. non mi vedesse. Uno dei miei maggiori incubi, lo spettacolo di interazione col pubblico, è improvvisamente diventato realtà. Ero già pronta a chiedere la giustificazione.

Per fortuna il passaggio di microfono è stato meno molesto di quanto pensassi e andava soprattutto a pochi e selezionati ragazzi, per alzata di mano.

Il gioco

Come funziona il gioco? È semplice, Ravenna e Rapone hanno scelto dei temi e da lì, poi, è partito il gioco vero e proprio tra battute del pubblico e veloci sketch tra i due comici.

Abituata a spettacoli di stand-up più classici, ammetto che la serata di mercoledì mi abbia preso in contro piede. Non perché Ravenna e Rapone non siano bravi (lo sono, Dio se lo sono) ma perché è il botta-risposta con gli spettatori a non appassionarmi un granché. 

Il mio problema è che se il ritmo di comicità viene interrotto più e più volte, come succede quando qualcuno del pubblico è particolarmente “spento” o dai tempi tecnici di passaggio microfono, allora mi sconnetto anche io. Amo il ritmo veloce e sostenuto della stand-up classica, quello che non ti permette di fare un sorso di birra perché temi che arrivi una battuta che te la farà sputare per terra.

Ma attenzione: non sto bocciando la serata. Il pubblico ieri ha riso dall’inizio alla fine senza sosta, e anche io mi sono divertita.

La comicità dei due è indiscutibile e sicuramente, dopo ieri sera, viene ancora più voglia di andare ad una delle loro serate o, in mancanza, di riguardarsi i vari video sui canali Comedy Central.

Prossimi Appuntamenti “For Laughs’Sake”all’Hall di Padova

Yoko Yamada – 23 Febbraio
Eleazaro Rossi – 9 Marzo

a cura di
Anna Bechis
foto di
Enrico Dal Boni

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Anna Bechis

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