Colangeli ci racconta il suo nuovo EP

Colangeli ci racconta il suo nuovo EP
Condividi su

Colangeli ha pubblicato il 21 dicembre scorso l’EP Studenti Bohemien, con il quale prosegue il suo percorso artistico, fatto di cantautorato e testi strettamente collegati alla sua vita di (ormai ex) studente di medicina. Oggi lo ospitiamo sulle nostre pagine per una piacevole intervista.

Chi è Francesco Colangeli nella vita quotidiana?

Colangeli nella vita di tutti i giorni è un cantautore oltre che medico. 

Perché hai scelto il tuo cognome per il tuo progetto musicale?

Non vi è un motivo particolare ed essere sinceri. Sottolineo il fatto che praticamente in ognuno dei miei brani c’è una componente autobiografica perciò ancor meglio, in termini di coerenza artistica, il mio vero cognome evidenza quel che sono e chi sono realmente. 

 Ad oggi sei un cantautore e medico recentemente laureato. Quando è iniziata la tua passione per la musica e quando quella per la medicina?

La mia passione per la musica è cominciata da bambino iniziando a suonare il piano. Finita la scuola superiore ho studiato pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e contemporaneamente ho dato vita alla mia prima band per arrivare fino all’inizio della mia carriera da cantautore che coincide con la pubblicazione di questo EP. 

La passione per la medicina invece durante gli anni della scuola superiore, non ho mai avuto dubbi sul fatto di intraprendere e portare a termine questa strada: l’argomento portante dell’EP è proprio il periodo universitario.

Molti emergenti, che in quanto tali non vivono di sola musica, nascondo cosa fanno oltre alla musica. Tu hai scelto di fare l’opposto. Come mai?

Perchè semplicemente non vedo distinte le due cose, bensì una (la musica) è complementare all’altra (la medicina). Questo è quel che sono e quel che faccio nella vita, con passione e trasparenza.

Quali sono le tue maggiori influenze artistiche?

Nel panorama italiano direi Cesare Cremonini primo tra tutti, a livello internazionale da Elton John fino ai Coldplay.

Studenti Bohemien è il tuo nuovo EP. Puoi descrivere ognuna delle quattro canzoni che lo compongono?

Certamente, riguardo Studenti bohémien diciamo che Sullo sfondo degli anni universitari si rincorrono ricordi di una relazione finita, come la vittoria degli europei da parte dell’Italia (da qui il titolo “Azzurri a Wembley”) o i “centomila guai” in stile, per rendere l’idea, “Kurt & Courtney” e domande riguardo progetti e sogni che si sono o non si sono realizzati nell’arco degli ultimi quattro anni. Quel che era e quel che sarebbe potuto essere è il motore trainante del brano.

Per quando riguarda Fino a Roma nord posso dire che il brano racconta di un amore in crisi e della speranza di recuperare la relazione come si evince dall’immagine metaforica della corsa di lui attraverso il traffico del raccordo anulare di Roma per riconquistare lei. Ogni relazione può attraversare momenti di difficoltà, la canzone invita a non arrendersi lottando per la persona che si ama. La storia si articola tra il passato ovvero il ricordo del primo incontro tra i due e il presente ovvero il traffico e il temporale del raccordo anulare per raggiungere la parte Nord della capitale (Roma Nord) ovvero, per raggiungere lei.

Arrivando a Studenti bohémien posso dirvi che in essa c’è tutto quello che sono stati per me gli anni dell’università, con le sensazioni, i ricordi, le speranze, le delusioni e le rivincite. Infine, anche “Halloween” si inserisce nello stesso mondo di Studenti bohémien, raccontando nello specifico una festa in cui l’autunno nello sfondo rappresenta un vero e proprio stato d’animo. 

I tuoi testi in modo elegante ed introspettivo parlano del tuo mondo e al contempo di quello della tua generazione. Scrivi per necessità interiore o per dare voce a tutti i tuoi coetanei?

Scrivo quel che provo e quel che vivo in maniera autobiografica, quindi sicuramente per necessità interiore. Qualora questo riuscisse a dare qualcosa a chi ascolta i miei brani, che siano essi coetanei o meno, è un qualcosa in più e per come la vedo io di fondamentale importanza: far sì che chi ascolta le mie canzoni  possa riconoscersi in esse è, per come la penso, il risultato massimo che un cantautore può ottenere.

Quali saranno le tue prossime mosse? 

Ho in programma un tour promozionale che mi vedrà impegnato in acustico (piano e voce) in diversi locali in tutta Italia. 

a cura di
Redazione

Seguici anche su Instagram!

Please select a feed to display…

LEGGI ANCHE-6 momenti fashion da ricordare del 2022
LEGGI ANCHE-“Chainsaw Man”, quando ci rivediamo?
Condividi su

Redazione 1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *