Amaro Canaja: scopriamo insieme il nuovo partner di The Soundcheck!

Amaro Canaja: scopriamo insieme il nuovo partner di The Soundcheck!
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Se avete bazzicato di recente sul sito di The Soundcheck avrete certamente notato nella home la comparsa di un banner dal colore giallo sgargiante.

Nello scorso mese, con un post sul nostro profilo Instagram, abbiamo infatti annunciato l’inizio della collaborazione con un partner davvero speciale, ovvero Amaro Canaja

Questo brand, fondato a Senigallia dai fratelli Andrea e Lorenzo Ranieri, richiama fortemente una delle più importanti vocazioni della terra marchigiana, forte di una secolare tradizione nel settore della distilleria. Basti pensare alle rinomate ditte Varnelli o Meletti, che da fine ‘800 brulicano nelle tavole e nei bar delle Marche, ma non solo.

Grazie ai fratelli Ranieri, da un paio di anni anche Senigallia (già in pianta stabile ai vertici del settore gastronomico) può finalmente fregiarsi di un prodotto nel campo della distilleria, il quale ha riscosso consensi positivi sin dal principio.

Soltanto dal nome è possibile evincere immediatamente il legame degli ideatori di Amaro Canaja con la loro città di origine. Ma per approfondire questo ed altri aspetti abbiamo deciso di fare una chiacchierata proprio con i fratelli Ranieri.

Amaro Canaja: scopriamo insieme il nuovo partner di The Soundcheck!
Amaro Canaja: scopriamo insieme il nuovo partner di The Soundcheck!
Ciao Andrea, ciao Lorenzo! Grazie per il tempo che ci state dedicando. Direi di partire subito a bomba: vogliamo far scoprire ai nostri lettori che cos’è Amaro Canaja.

Andrea: Ciao, ed innanzitutto grazie a tutti voi di The Soundcheck per questa interessante opportunità di far conoscere ancora meglio il nostro prodotto! Siamo lieti di svelare, per chi ancora non conoscesse Amaro Canaja, la sua natura e la sua composizione.

Ci teniamo innanzitutto a sottolineare che è un liquore prodotto artigianalmente nel territorio marchigiano, precisamente a Senigallia, ribadendo quel legame col nostro territorio al quale hai fatto riferimento poc’anzi.

Questo amaro presenta un colore caldo, la parte zuccherina viene bilanciata dalle fragranze di erbe, spezie e radici, regalando al prodotto un carattere “dolcemente amaricante”, che va a concludersi con una nota leggermente piccante. Il profumo e il gusto sono complessi, a base di pimento, bergamotto, zenzero, chiodi di garofano e limone.

Lorenzo: Come ci piace ricordare, Amaro Canaja non vuole solo essere un amaro da fine pasto. Infatti, grazie alle sue botaniche ed alla corretta gradazione alcolica, è ideale nei drink miscelati.

Ecco alcune semplici idee su come utilizzare Amaro Canaja in miscelazione:
– Canaja Spritz: canaja – prosecco – splash soda;
– Canaja Tonic: canaja – acqua tonica;
– Conte Canaja: canaja – bitter – vermouth rosso;
– Canaja Mule: canaja – succo di lime – ginger beer;
– Canaja Sour: canaja – succo di limone – zucchero liquido.

Quindi mi sembra di capire che Amaro Canaja presenti un’ottima duttilità per i più svariati utilizzi.

A. & L.: Esattamente!

Allora adesso vorrei soffermarmi un poco sulla scelta del nome e del caratteristico colore giallo. Hanno una storia particolare alle spalle?

A.: Riguardo al nome, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo.

Era il 1450, e le febbri malariche avevano ridotto sensibilmente la popolazione senigalliese. Sigismondo Pandolfo Malatesta, all’epoca signore di Senigallia, decise di dare nuovo slancio alla città ormai in totale decadenza, promulgando un curioso editto. L’idea fu quella di ripopolare la città attirando molti galeotti che avevano conti in sospeso con la giustizia (le cosiddette “canaje”) con la promessa di un’amnistia.

Contestualmente, Malatesta attrasse molti ebrei abbienti grazie alla garanzia di vantaggiose agevolazioni per i commerci. La presenza importante di entrambe le componenti diede vita al celebre detto: “Senigallia, mezza ebrea e mezza canaja”.

L.: Invece l’idea del colore giallo, ripreso nel nostro motto #quelloconletichettagialla, si svincola dal richiamo della nostra città, ovvero dal legame cromatico con il rosso ed il blu (che, per chi non lo sapesse, sono i colori della città di Senigallia, nda). Questa scelta deriva da una ricerca interna di marketing.

Il giallo, unito al caldo colore dell’amaro visibile dalla caratteristica bottiglia, crea un contrasto piacevole, nonché stimola la curiosità dei clienti grazie ad un forte impatto visivo.

Abbiamo selezionato poi una tonalità di giallo ben riconoscibile e del tutto estranea, nuova. O che comunque non somigliasse ad altre etichette di liquori più o meno famosi.

La caratteristica bottiglia di Amaro Canaja.
La caratteristica bottiglia di Amaro Canaja.
Com’è nata l’idea di voler creare un prodotto totalmente nuovo? E perché la scelta è ricaduta proprio su un amaro?

A.: L’idea di creare questo nuovo prodotto arriva nel 2020, in piena pandemia.

Essendo tutte le attività commerciali chiuse per le disposizioni governative, compreso quindi lo storico “Caffè del Corso” nel centro di Senigallia di cui noi eravamo titolari, iniziammo a produrre e commercializzare i cosiddetti “ready to drink”.

Perdona l’ignoranza: in cosa consistevano questi “ready to drink”?

I “ready to drink” altro non erano che porzioni di cocktail già miscelati ed imbottigliati, pronti da essere consumati tranquillamente tra le mura di casa.

Il successo di questa idea ci diede l’occasione di conoscere l’azienda Marasco, produttori di liquori artigianali da più di 40 anni. Tra una chiacchiera e l’altra (e forse anche qualche bicchiere di troppo!) confidammo ai nostri interlocutori un aspetto che in quasi 15 anni di attività dietro al bancone ci aveva particolarmente colpito.

Esisteva infatti una richiesta da parte dei clienti, specialmente turisti, la quale non eravamo mai stati in grado di soddisfare: fornire loro un amaro tipico della zona di Senigallia.

L.: Non potevamo soddisfare questa domanda non perché ci mancasse il prodotto in bottigliera, ma semplicemente perché non esisteva!

A.: E allora, ponendo questa curiosità davanti a dei produttori professionisti di liquori, venne sancito in maniera del tutto naturale il nostro accordo per intraprendere un percorso di collaborazione che, nel giro di poco tempo, ha portato alla luce Amaro Canaja.

L.: Loro si dovevano occupare esclusivamente della produzione, noi invece della commercializzazione del prodotto.

Dopo aver impiegato tempo e risorse per la ricerca delle botaniche principali, dopo aver definito la giusta gradazione alcolica e dopo aver intrapreso svariati tentativi nella ricerca dell’equilibrio di gusto e sapore che ci soddisfava, eravamo finalmente pronti a questa bella sfida. Una scommessa a tutti gli effetti!

Una scommessa che si sta rivelando davvero vincente, visto il successo che l’amaro sta riscuotendo. Una carta che vi siete giocati davvero bene, e così mi collego anche ad un’immagine di forte impatto, ovvero il vostro caratteristico marchio (che riprende una sorta di Joker delle carte da ramino).

L.: La scelta del marchio, del viso per la precisione, è stata abbastanza rapida. Una volta deciso il nome, volevamo associare al nostro brand un’immagine dalla riconoscibilità immediata.

Così abbiamo contattato un amico tatuatore della zona, e gli abbiamo presentato brevemente il progetto, lasciandogli carta bianca per mostrarci in totale libertà artistica la sua idea di “canaja”. Fu talmente entusiasta dell’idea da consegnarci, pochi giorni dopo, due schizzi.

A.: La scelta è ricaduta su quello che oggi vediamo sulle bottiglie di Amaro Canaja, mentre l’altro è gelosamente custodito per eventuali progetti paralleli.

L'inconfondibile "canaja", simbolo del brand Amaro Canaja.
L’inconfondibile “canaja”, simbolo del brand Amaro Canaja.
E a proposito di ulteriori progetti, che visione avete per il brand nei prossimi anni? Volete semplicemente consolidare il riuscitissimo amaro o volete esplorare altri percorsi?

A.: Al momento ci concentriamo sul nostro marchio, senza farci distrarre da altri progetti. Stiamo ancora cercando di capire fin dove possiamo spingerci con Amaro Canaja. Abbiamo ricevuto diverse richieste di collaborazione per la creazione e la commercializzazione di altri prodotti (dal vermouth al gin), ma siamo del parere che è ancora troppo presto. In fin dei conti siamo solo al terzo anno da quella famosa ed innocente chiacchierata che diede vita ad Amaro Canaja.

L.: Abbiamo però potenziato il nostro e-commerce, in grado di spedire la merce su tutto il territorio nazionale in pochi giorni. Lo shop online comprende non solo l’amaro, ma anche una accattivante sezione merchandising (t-shirt, sacche, portachiavi, felpe, cappelli).

Collaboriamo con rivenditori e distributori sparsi in tutta Italia, ma anche oltre i confini nazionali ed europei (come ad esempio il Canada).

Ci possiamo ritenere davvero soddisfatti e quindi, almeno per ora, vogliamo semplicemente convogliare le nostre energie su Amaro Canaja.

La confezione in edizione limitata in occasione del Natale 2022.
Il packaging in edizione limitata lanciato in occasione del Natale 2022. Il ricavato della scatola è stato totalmente devoluto all’associazione “LAPSUS Diversa Creatività”.
Parliamo un po’ di noi ora! Cosa vi ha attratto della possibilità di collaborare con The Soundcheck, e che prospettive avete circa questa partnership?

A.: The Soundcheck rappresenta sicuramente una partnership ideale per il nostro marchio. Amaro Canaja si rivolge infatti a chiunque senza distinzioni di genere, che siano giovani o un po’ più maturi. A tutti coloro i quali siano curiosi ed ispirati, sempre in movimento e alla ricerca di qualcosa di nuovo.

E allora chi meglio di chi lavora nel mondo della musica?! 

L.: Esattamente! La musica è di tutti e per tutti, la musica è libertà e partecipazione, la musica unisce e ci fa sentire vicini gli uni agli altri.

Così come andare ad un concerto ci potrà regalare queste emozioni, anche condividere un bicchiere del vostro amaro preferito ci potrà regalare quel senso di unione e di amicizia. Anche in quelle occasioni conviviali a casa delle persone a cui teniamo maggiormente, alle quali purtroppo, ma inevitabilmente, gli eventi degli ultimi anni ci avevano costretto a rinunciare.

Un'occasione di convivialità, con a tavola Amaro Canaja.
Un’occasione di convivialità, con a tavola Amaro Canaja.

A.: Questo aspetto ci ha particolarmente ispirato, a tal punto da volerlo sintetizzare concretamente con la realizzazione del nostro spot pubblicitario (disponibile sul nostro sito o su YouTube), che vi invitiamo a vedere!

Il jingle inoltre è stato ideato da un gruppo di artisti di strada, che ama suonare e cantare in chiave swing. Un vostro feedback è gradito!

Amaro Canaja: scopriamo insieme il nuovo partner di The Soundcheck con lo spot ufficiale!

Allora grazie ancora di cuore per il tempo che ci avete dedicato! Abbiamo appena cominciato a conoscere Amaro Canaja, e non vediamo l’ora di continuare a scoprirlo nelle prossime occasioni, e soprattutto al bar o a tavola!

A.: Grazie ancora a The Soundcheck per l’opportunità ricevuta.

L.: Auguriamo buona musica a tutti in compagnia del nostro Amaro Canaja!

a cura di
Emmanuele Olivi

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