Europei da record, l’Italnuoto stupisce a Kazan

Europei da record, l’Italnuoto stupisce a Kazan
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Pioggia di medaglie per gli azzurri del nuoto che dal 2 al 7 novembre scorsi hanno disputato presso l’Aquatics Palace di Kazan, la XXV edizione dei Campionati Europei di vasca corta.

Sono 35 le medaglie che gli azzurri hanno messo in cassaforte al termine della rassegna continentale. Un bottino veramente cospicuo che ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto del podio nella classifica a squadre. Ma non è finita qua.

Con 22 punti di vantaggio sulla squadra di casa, l’edizione che si è da poco conclusa in Russia, si consacra come la più vincente di sempre per l’Italnuoto ad un Campionato Europeo in vasca corta. Risultato che acquisisce ancora più valore alle luce delle recenti difficoltà che società e gestori degli impianti sportivi hanno dovuto affrontare durante l’emergenza sanitaria.

Un gruppo in forte crescita

Il bilancio di questi Europei segna senza dubbio un inizio di stagione scoppiettante. L’ennesima conferma di un trend di crescita positivo partito con l’Europeo di Budapest nel periodo pre-olimpico e che non accenna ad arrestarsi.

Volendo però dare ora qualche dettaglio in più su questa vincente spedizione, è doveroso sottolineare la bontà complessiva dei risultati ottenuti. Non solo le cosiddette “punte di diamante” hanno dato conferma della loro condizione attraverso ottime prestazioni ma anche ragazzi giovani, alle prime esperienze internazionali in maglia azzurra, hanno stupito rendendosi subito protagonisti.

Podio dei 200 dorso maschili
A sx Lorenzo Mora argento e RI, a dx Michele Lamberti bronzo
Credits: Andrea Staccioli e Giorgio Scala – DBM Inside
Azzurri “pigliatutto”

Sono più di 60 le finali disputate dai nostri connazionali che si aggiungono ai 78 primati personali, ai 23 record italiani e ai 2 europei, tra i quali non possiamo non sottolineare quello di Gregorio “Greg” Paltrinieri negli 800 stile libero, mai così brillante nello spalla a spalla finale prima d’ora.

Merita una particolare menzione d’onore, l’Oro e il relativo record del mondo conquistato nella staffetta 4×50 mista maschile da Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi, Marco Orsi e Lorenzo Zazzeri. Un’impresa formidabile dei nostri 4 moschiettieri, che con le loro prestazioni contribuiscono a scrivere un nuovo pezzetto di storia sia in Italia che nel mondo.

Giovani d’Oro

Un dato che colpisce particolarmente della nostra spedizione italiana è la trasversalità degli atleti schierati in gara. Una forbice di età molto ampia che va dal 1988, anno di nascita del capitano della Nazionale Fabio Scozzoli, al 2005 di Benedetta Pilato, giovanissima fuoriclasse della rana.

Il giovane classe 2000 Michele Lamberti, è però la scoperta e l’emblema di questi Campionati per quanto riguarda la nostra Nazionale. Figlio del Campione del mondo Giorgio Lamberti e della stileliberista Tania Vannini, il missile bresciano è riuscito a strappare il record italiano al connazionale Sabbioni consacrandosi, con le 5 medaglie vinte, un degno erede di “papà Giorgio”.

Colpisce anche Alberto Razzetti che con l’oro nei 200 farfalla, l’argento nei 400 misti e il bronzo nei 200 sempre misti, dimostra di potersi alternare tra i vari stili con successo e non solo. Con i risultati ottenuti ha riportato l’Italia in vetta in gare che negli ultimi anni hanno faticato particolarmente ad avere un rappresentante.

Infine, da segnalare e rimarcare, è anche la “rana azzurra”, che con gli ori di Nicolò Martinenghi (100 rana), Martina Carraro (100 rana) e Arianna Castiglioni (50 rana) si conferma di ampio spessore internazionale. Impossibile poi dimenticare l’oro e l’argento del camaleontico Gregorio Paltrinieri (800 e 1500 stile libero) e la velocità in “grande spolvero” con Lorenzo Zazzeri e Alessandro Miressi, rispettivamente argento nei 50 e 100 stile libero.

1000esima medaglia ad un Campionato Europeo per la FIN
Nella foto da sx: Alessandro Miressi, Silvia di Pietro, Costanza Cocconcelli, Lorenzo Zazzeri
Credits: Andrea Staccioli e Giorgio Scala – DBM Inside
Le parole di Paolo Barelli e la necessità di sostegni alle piscine

Il Presidente della Federazione Italiana Nuoto e della LEN, Paolo Barelli, ha voluto così commentare i successi degli azzurri.

Siamo orgogliosi di questa squadra che rappresenta la professionalità di atleti e tecnici e premia la pianificazione federale. I prestigiosi risultati sono da attribuire prevalentemente alla capacità delle società sportive di sostenere l’intero movimento, formando e crescendo i nuotatori. Il ringraziamento va a loro, che malgrado le enormi difficoltà provocate dalla pandemia, sono riusciti ad assicurare continuità di spazi acqua e assistenza agli atleti di alto livello.

Paolo Barelli

Qualche pillola (doverosa) sui nostri avversari

Senza togliere profondità e spessore a ciò che è stato conquistato dalla nostra Nazionale, è doveroso sottolineare, ad onore di cronaca, l’assenza totale della Gran Bretagna e della Francia, di cui sono mancati però solo i “grandi nomi”. Queste assenze hanno sicuramente in parte pesato sulla classifica finale, rimescolando le carte anche in nostro vantaggio.

Due sono gli atleti che si sono fatti vedere sotto una nuova luce in questo Europeo, candidandosi come pericolosi avversari degli azzurri per le manifestazioni successive.

La prima è la “padrona di casa” Anastasia Kirpinchinkova, impressionante “novità” di questi Europei. La russa infatti è riuscita ad imporsi con una solidità mostruosa su tutte le distanze del mezzofondo, dai 400 ai 1500 stile libero, mettendo in grossa difficoltà la nostra Simona Quaderella. Pare dunque che da qui in poi la campionessa romana avrà una degnissima avversaria con cui combattere.

Il secondo è il diciassettenne David Popovici, il giovanissimo talento della nazionale rumena, che dopo un salto di qualità spaventoso, conquista il suo primo oro internazionale tra i “grandi” del nuoto nei 200 stile libero. Lo fa portandosi a casa il nuovo record nazionale e dandoci la sensazione di trovarci vicini all’alba di una nuova era.

I prossimi appuntamenti

Per concludere non possiamo che sottolineare, ancora una volta, la profondità e la solidità del movimento natatorio italiano. Il gruppo guidato dal DT Cesare Butini è riuscito a conquistare quasi tutte le finali previste con almeno due atleti. A queste ultime si aggiungono poi, il mai così alto numero di podi e i miglioramenti dal punto di vista cronometrico.

Il Capitano della nazionale Fabio Scozzoli con la coppa del Torneo per Nazioni
Credits: Andrea Staccioli e Giorgio Scala – DBM Inside

Insomma, un avvio di stagione “da sballo” che ci fa ben sperare per i prossimi appuntamenti. Quella appena iniziata si prospetta una stagione densa e impegnativa, che richiederà un dosaggio delle energie notevole. Il fitto calendario prevede infatti Mondiali di vasca corta e di vasca lunga, Europei, Universiadi e Giochi del Mediterraneo.

Tantissimi quindi gli appuntamenti internazionali che aspettano i nostri azzurri e che noi, non esiteremo a commentare con, e per voi! Stay Tuned!

a cura di
Jessica Bondi

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