Porto Rubino a Polignano ed è subito magia

Porto Rubino a Polignano ed è subito magia
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La suggestiva cornice dell’antico molo di San Vito a Polignano a Mare ha ospitato la prima emozionante tappa del festival

È bastato ascoltare i primi versi della canzone “La notte sopra il mare” di Molla (Luca Giura), che ha aperto la serata insieme all’inseparabile Nico “Steel” Giannotti alla chitarra, per emozionarsi e sentirsi fortunati per essere tornati ad ascoltare musica live.

Porto Rubino: un festival aperto a tutti i generi musicali

Quello ideato dal cantautore pugliese Renzo Rubino è davvero un unicum, non ha etichette, è un festival aperto a generi e stili diversi, uniti dall’amore e il rispetto per la musica. È dedicato al mare, si realizza su un caicco ormeggiato vicino la costa e il pubblico dalla terra ferma annulla le distanze in un abbraccio senza fine.

Dopo l’opening di Molla che ha salutato il pubblico con “Due accordi” canzone incisa in duetto proprio con Rubino e inserita nel nuovo album di Molla intitolato “Giovani dentro”, sale a bordo il padrone di casa emozionato e felice di tornare sul “palco” ballerino per via del Maestrale che ha soffiato per buona parte della serata. Il peschereccio di lunedì sera era importante, è quello che ogni anno trasporta la statua di San Vito in mare, il santo protettore della città adriatica.

A bordo con Rubino c’è “La Risacca“, la band composta da Andrea Beninati, Andrea Libero Cito, Fabrizio “Faco” Convertini, Roberto Esposito, Mauro “Otto” Ottolini e Alessandro “Asso” Stefana. Con loro il cantautore ha eseguito le sue “Porto Rubino” e “Il postino” oltre a “Come è profondo il mare”, doveroso ed emozionante omaggio a Lucio Dalla che “il mare lo ha saputo raccontare e interpretare“.

Il primo ospite internazionale di Porto Rubino

Tocca poi al primo artista internazionale che mette piede sulla barca di Porto Rubino ed è il cantautore texano Micah P. Hinson, “un artista incredibile, una sensibilità enorme”, dotato anche di una spiccata ironia. Hinson ha deliziato il pubblico in visibilio con alcuni dei suoi brani più belli, come “Diggin A Grave” e “Beneath The Rose“.

Dal mare arriva un artista che è stato interlocutore molto profondo del mare stesso.

“È da un po’ di tempo che cerco il modo di avvicinare questo artista a Porto Rubino, perchè credo che sia un connubio perfetto. Quando si è prospettata l’idea di fare il concerto al molo di San Vito era inevitabile non pensare ad un artista che a San Vito ha dedicato un canto meraviglioso”.

Confida Rubino prima di annunciare Vinicio Capossela che quest’anno festeggia dieci anni di un disco che del mare ha fatto il suo sostentamento “Marinai, profeti e balene”.

Mare luogo del fato da Omero a Melville

Tra le canzoni tratte dall’album Disco d’oro, ci sono “Billy Budd” ispirata alla “Ballata di Billy in catene” presente nell’omonimo libro di Herman Melville. La sirenetta “Pryntyl” che si ispira al romanzo del 1950 “Scandalo negli abissi”, di Louis-Ferdinand Celine. Il testo narra le vicende della Pryntyl che, dopo aver ottenuto le gambe in cambio della coda, balla e canta in sirenese e ha capito subito che “l’amore all’alba per gli uomini si trasforma in schiuma“.

Tocca poi a un polpo sentimentale, quello di “Polpo d’amor” che cerca compagna ma fa fatica a trovarla, quando la trova si aggrappa con tutti gli otto tentacoli. Per poi giungere a “La Madonna delle conchiglie” e “Il povero Cristo“.

Duetto epico tra Capossela e Hinson sulle note di “When the ship comes in”

Ad accompagnare Capossela c’era la ciurma del disco del 2011, ovvero Mauro Ottolini alle conchiglie e ai fiati, Vincenzo Vasi, Glauco Zuppiroli al contrabbasso, Asso Stefana, il “kid” della ciurma, alle chitarre che sta producendo il nuovo disco di quello che “tutti noi riteniamo una delle grandi voci d’America al pari di Johnny Cash, Bob Dylan, un cantante epico che con la sua voce e la sua chitarra rinnova tutto il sentimento di un continente che è Micah P. Hinson“. Con il cantautore americano realizzano una versione bilingue di “When the ship comes in” che è inserita in italiano nel disco di Capossela, intitolata “La nave sta arrivando”.

Non è mancato l’omaggio a Enzo del Re il cantore di Puglia, con “Canto del navigante” una delle più belle canzoni scritte su chi lavora in mare. Attesissima “Il ballo di San Vito“, non esattamente una canzone di mare, ma il culto di San Vito va per mare e per terra e in tutta Europa, “il culto dell’eccesso”, il culto di chi “ha il ballo di San Vito non gli passa”.

L’abbraccio di Capossela

Per salutare il pubblico entusiasta il maestro Capossela esegue un altro brano tratto da “Il ballo di San Vito”, un pezzo che ha l’ondeggiamento di questa risacca “Morna“. Nato in una caletta molto simile a quella di Polignano, la Baia di San Gregorio” a Leuca. “Il nostro abbraccio che si unisce a quello di queste piccole onde di maestrale“.

“Ringrazio Renzo Rubino e tutto il festival per averci dato l’occasione di celebrare questo disco, la cui avventura è nata proprio su una zattera alla Baia del Silenzio all’Andersen Festival in Liguria nel 2009, poi ha avuto gestazione avventurosa come sono le canzoni che riguardano il fato e il mare. È un’emozione ricordarla su una cosa ondeggiante che ci ricorda quanto siamo piccoli, rispetto alla cosa grande che è il mare con la compagnia costitutiva di quel disco e di tutti i concerti che ne sono seguiti”.

Porto Rubino: un festival in continuo movimento

“Porto Rubino è in continuo movimento, come l’elemento a cui è dedicato, non sempre facile da gestire ma reso possibile grazie al lavoro e al sostegno di molti a partire dal Comune di Polignano a Mare per aver creduto a quest’impresa, la Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sound, chi mi da la forza e la stabilità per fare questo spettacolo, Cantine San Marzano, Cambia Gesto, e tanti di voi”, ha ricordato Rubino.

I ringraziamenti del padrone di casa

“Ringrazio di cuore Luca (Molla) che ha fatto un disco meraviglioso, la bellezza di Porto Rubino è che non è un festival di genere, accoglie artisti diversi, perchè siamo tutti profondamente diversi. Grazie ad Andrea Rodini, Gianluca Salvi, Clarissa in primis, Chiara Di Giambattista, i miei musicisti”. In chiusura ironizza con loro: “gli ho promesso che l’anno prossimo faremo Volo Rubino, ho già prenotato una compagnia aerea, forse è più facile”.

Il viaggio di Porto Rubino, dopo ieri sera a Castro Marina (Le) dove sono saliti a bordo del caicco Edoardo Bennato, Francesca Michielin, Fulminacci e l’opening di Gigante, prosegue all’alba di domani a Villanova di Ostuni (Br) con Michele Bravi, Roy Paci e Anna Renè in apertura, per concludersi domenica 25 a Maruggio – Campomarino (TA) con Mahmood, Francesco Bianconi, Giovanni Truppi, Margherita Vicario, Motta e Gino Castaldo.

Biglietti disponibili qui:

Villanova – Ostuni (BR): https://www.vivaticket.com/it/biglietto/porto-rubino-2021-storie-canzoni-e-lupi-di-mare-villanova/159752
Maruggio – Campomarino (TA): https://www.vivaticket.com/it/biglietto/porto-rubino-2021-storie-canzoni-e-lupi-di-mare-campomarino/159751

a cura di
Mariangela Cuscito
foto di
Clarissa Ceci

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Mariangela Cuscito

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