Prende il via oggi da Polignano a Mare, Porto Rubino

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La cornice della prima tappa della terza edizione del festival che celebra il mare sarà il molo di San Vito a Polignano a Mare (BA)

Parte oggi alle 20 il suggestivo viaggio tra i mari della Puglia ideato dal cantautore pugliese Renzo Rubino. Un evento musicale che nasce per celebrare il mare: da proteggere, fonte d’ispirazione per gli artisti, luogo di incontro e arricchimento unico nel suo genere. Quattro le tappe fino a domenica 25 luglio con la grande festa finale a Maruggio – Campomarino (TA) dove saliranno sul caicco di Rubino: Mahmood, Francesco Bianconi, Giovanni Truppi, Margherita Vicario, Motta e il giornalista e critico musicale Gino Castaldo.

Stasera a San Vito non poteva non esserci Vinicio Capossela che festeggerà il decennale dell’album “Marinai, profeti e balene” e ancora il cantautore e chitarrista statunitense Micah P. Hinson. Ad aprire la serata ci sarà il cantautore e produttore Molla. Mercoledì 21 luglio sarà la volta di Castro Marina (LE) dove il “capitano Uncino” Edoardo Bennato accompagnerà i presenti in un viaggio suggestivo, con lui ci saranno Francesca Michielin e Fulminacci, il cantautore Gigante aprirà le danze.

Ancor più magica l’atmosfera all’alba di venerdì 23 luglio quando Michele Bravi allieterà il pubblico di Villanova di Ostuni (BR) insieme al padrone di casa e a Roy Paci. L’opening sarà di Anna Renè. Porto Rubino rafforzerà ulteriormente il suo legame con il territorio pugliese dando la possibilità a questi tre giovani artisti locali di aprire una tappa dell’evento, grazie ad un accordo con Regione Puglia, Puglia Sounds/Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Promozione.

Come la precedente edizione, anche quest’anno Porto Rubino diventerà un docu-film per Sky Arte.

Sponsor e partner dell’evento

San Marzano – Official partner dell’evento, Radio Norba – Media partner, Puglia Sounds e Teatro Pubblico Pugliese e i comuni di Polignano a Mare, Castro Marina, Ostuni e Maruggio. Un ringraziamento particolare va a Stefano Senardi, coordinatore dei rapporti con le istituzioni e consulente alla direzione artistica.

Abbiamo incontrato Renzo alla vigilia della Prima per farci raccontare le emozioni e gli auspici per questa nuova edizione di Porto Rubino.

Ciao Renzo, benvenuto su The Soundcheck, come va?

Bene, grazie. Un po’ stanco, ogni giorno vien fuori un cavillo che non immaginavi, ma ci siamo, ce la facciamo.

Un lavoro di squadra attorno ad un’idea condivisa. Come nasce Porto Rubino?

Avevo voglia di avere il mio spazio in Puglia e fare della sostenibilità il tema principale di tutto. Da appassionato di mare, ho fatto sì che fosse dedicato al mare. Qualche tempo fa mi trovai a suonare su una barca a Tricase, c’erano dei pescatori e mi raccontarono che quella barca era appartenuta a degli immigrati sbarcati dalle coste albanesi e che l’avevano abbandonata lì. Un caicco antico. Una storia pazzesca dissi loro e lì mi si accese l’idea di realizzare Porto Rubino, perché attraverso il mare si possono toccare tantissimi temi, con leggerezza, conditi con la musica e la gioia di stare insieme.

Come è andata l’organizzazione in questo altro anno complicato?

Ci lavoriamo da tempo, non è un festival come gli altri, ci sono dinamiche differenti. Ma abbiamo sempre lavorato con entusiasmo e gioia, e nonostante il periodo critico vedevamo l’estate come una possibilità di ritorno. Eravamo pronti a tornare.

Complimenti per il bel cast. Come hanno accolto il tuo invito?

Per fortuna Porto Rubino comincia a essere un festival conosciuto, nel modo in cui deve esserlo, ovvero un luogo in cui si suona su una barca in mezzo al mare e con la gente in panchina. All’inizio era difficile da spiegare, per fortuna gli artisti iniziano a volerci essere.

Quindi era naturale aver Vinicio al Molo di San Vito, nel luogo in cui è nata Polignano a Mare, dove nasce il Ballo di San Vito, la venerazione verso il Santo. Poi ci spostiamo a Castro Marina che ha una storia incredibile legata ai miti e alle leggende, Enea pare fosse sbarcato a Castrum Minerva, ci mettiamo “un lupo di mare” come Edoardo Bennato e diventa tutto suggestivo.

Una serie di elementi che possono far sì che si realizzi un momento unico, attorno al quale stanno lavorando tanto una serie di persone, affinchè tutto sia perfetto.

Cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova edizione?

È davvero un’incognita, ho grande rispetto del mare. L’anno scorso Marinesse, uno dei pirati del mare adriatico che ha partecipato al docu film di Porto Rubino, mi ha detto “al mare non bisogna mai dare del tu”. Quindi ci affidiamo a Eolo, al mare, a San Vito, e speriamo che tutto quello che faremo diventi un momento unico che possa portare serenità e calma nei cuori di tutti quelli che parteciperanno.

Progetti futuri?

Uscirà un disco ad ottobre: “Giocattoli marevigliosi”. È appena uscito il singolo “Giocattoli”, che lo preannuncia. È un disco di favole per tutti, in un momento in cui ne abbiamo davvero bisogno. Almeno io ne avevo bisogno e poi bisogna scrivere ed essere sinceri prima con sè stessi se poi si vuole arrivare agli altri.