Con Paduano ci spingiamo verso l'”Oltre”: intervista
In occasione dell’uscita del suo nuovo EP “Oltre”, abbiamo fatto qualche domanda al cantautore campano Paduano.
Bentrovato, Paduano! Allora, come ti senti all’alba di questo nuovo esordio, stavolta con un EP?
“Grazie mille. MI sento emozionato come la più classica delle prime volte, avendo cambiato molte ambientazioni musicali e compositive. Fino ad ora questi brani si sono nascosti tra le mura di casa, ed ora sono fruibili a tutti.”
“Oltre” è il titolo di un disco che “affolla” il pensieri, rendendoli allo stesso tempo più chiari e capaci di relazionarsi ad una complessità che non vuoi semplificare in “risposte facili”, anzi, la tua è una musica che “genera dubbi”! Da quale necessità nasce, la scrittura di questo disco?
“Nasce dalla voglia e dalla necessità di guardarsi e guardare il circostante da altre prospettive, da altre alture o da altre valli: non costruirsi solo una strada per raggiungere un altro luogo, un’altra dimensione. E’ il motivo principale che mi ha spinto a dare il titolo “Oltre” a questo EP.”
Ti sei confrontato, in questi anni, con palcoscenici diversi. Quale pensi sia stata l’esperienza per te più formativa, più importante?
“Per esperienze formative non posso che citare i tanti “open mic” fatti in varie città d’Italia, sono luoghi di “contatto” con altre realtà e di “condivisione”, e credo siano elementi fondamentali per crescere artisticamente. Importante direi l’ esperienza fatta a Casa Sanremo durante la rassegna del Festival nel 2022, dove si ha la possibilità di farsi ascoltare da un gran bacino di persone attente alla tua musica.”
Hai deciso di pubblicare un “disco breve”, formato da un pugno di canzoni. Era questo il tuo progetto fin dall’inizio? Oppure nel tempo hai selezionato lo “zoccolo duro” che oggi costituisce “Oltre”?
“La mia intenzione è sempre stata quella di pubblicare poche canzoni ma ben definite. Se non erro abbiamo “scartato” solo un brano che non ha trovato la quadra giusta ed avvicinabile agli altri, probabilmente verrà ripreso in futuro.”
Ogni brano ha la sua sfumatura di sound, anche se in generale a dominare è la sensazione di trovarci di fronte ad un disco che parla la lingua “profonda e intima” dell’anima attraverso scelte capaci di mescolare folk ed elettronica. Quali sono stati i riferimenti musicali per te più luminosi, durante la scrittura di “Oltre”?
“ L’idea è stata quella di ricreare ambientazioni folk e chill, con sensazione di movimento perenne. Tra i riferimenti per quanto riguarda l’arrangiamento ci sono sicuramente Ry X, Bon Over, The National, Elbow. Nei testi sho cercato di essere meno prolisso possibile per creare legame con la musica, ma nonostante questo la’influenza della canzone d’autore di Pier Cortese, Fabi e Motta è ben udibile.”
Facciamo un gioco: per ogni brano, prova a suggerirci un posto e un momento della giornata in cui secondo te dovremmo ascoltarlo!
“Divertente. Per “Oltre” e “Tutti i discorsi” al tramonto, magari su un’altura quando il giorno incontra la notte. “Buccia d’arancia” la immagino ascoltata in mattinata, con aria limpida vicino ad una scogliera. Suggerirei di ascoltare “Pareti bianche” all’alba, quando si intravedono le prime luci del mattino, davanti ad un bel panorama naturalistico. “Argini” è un brano dance che può’ essere goduto durante la notte in compagnia di amici. “Ipermetrope” a notte fonde, disteso, prima di andare a dormire e si “tirano le somme”.”
Hai in previsione un tour, per l’immediato futuro? Stai già pensando a come portare sul palco questo lavoro?
“Il mio obiettivo è creare nel live un’unione tra musica suonata e musica elettronica. Siamo costruendo il live e ben presto saranno pubblicate ufficialmente le date del tour.”
a cura di
Redazione
