12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023 dal 25 al 27 novembre a Bologna

12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023 dal 25 al 27 novembre a Bologna
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12º Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2023. Dal 25 al 27 novembre mille espositori accoglieranno il pubblico nei padiglioni di BolognaFiere, per il più importante evento dei Vignaioli italiani

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI arriva nei padiglioni di BolognaFiere, dove da sabato 25 a lunedì 27 novembre festeggerà la dodicesima edizione.

Saranno ben mille, provenienti da tutte le regioni italiane, gli espositori che accoglieranno il pubblico al Mercato dei Vini, dal 2011 l’unico evento in Italia organizzato dai Vignaioli per i Vignaioli e per chi ama i loro vini.

Oltre ai Vignaioli soci FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, saranno presenti a Bologna un folto gruppo di olivicoltori indipendenti soci della FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti e alcune delegazioni di Vignaioli europei delle associazioni nazionali appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants.

“Dopo le due edizioni di successo della Slow Wine Fair, con l’ingresso del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI nel calendario fieristico di BolognaFiere, Bologna si afferma come sede elettiva degli eventi sul vino sostenibile, di eccellente qualità, prodotto con metodi artigianali e del territorio”

sottolinea il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari.

“Siamo certi che questo nuovo appuntamento espositivo ci darà grandi soddisfazioni e sarà apprezzato dalla città. Grazie alla Slow Wine Fair, a Marca, a Sana e alla new entry del Mercato dei Vini, BolognaFiere rafforza il proprio posizionamento come polo espositivo leader nell’agroalimentare, sia nel settore food che nel settore beverage”.

“Attendiamo con emozione questa prima edizione bolognese”, osserva Lorenzo Cesconi, Vignaiolo e Presidente di FIVI.

“Per noi Vignaioli, il Mercato dei Vini è un evento di enorme importanza, al quale tutti i soci FIVI sono affezionati: e non è un caso che abbiano risposto in mille, su circa 1.700 soci, perché il Mercato è prima di tutto un’occasione unica e inimitabile per incontrarsi e confrontarsi tra colleghi e con il pubblico. Per questo motivo abbiamo scelto Bologna come luogo ideale per sviluppare questo nostro evento associativo: per crescere in modo coerente e adeguato, dando ai soci e al pubblico la possibilità di vivere al meglio l’esperienza del Mercato dei Vini”.

BolognaFiere ha, in effetti, messo a disposizione del Mercato 30.000 metri quadrati, distribuiti in quattro padiglioni: i Vignaioli saranno collocati nel 29 e nel 30, mentre i padiglioni 28 e 36 ospiteranno il food e i servizi correlati al Mercato. Nella galleria centrale, in particolare, troveranno spazio i partner e gli sponsor del Mercato dei Vini, nonché lo stand istituzionale FIVI con le celebri t-shirt e altri gadget firmati “Vignaioli Indipendenti”.

Inoltre, lo spostamento della manifestazione a Bologna permetterà al pubblico di raggiungere più agevolmente il Mercato dei Vini non solo con l’automobile, ma anche con i mezzi pubblici, a partire dal treno: una scelta di sicurezza e sostenibilità in linea con lo spirito della manifestazione, e che dovrebbe allargare la platea dei visitatori, consentendo a numerosi, nuovi clienti di accedere con facilità all’evento.

Le migliorie alle quali si riferisce Cesconi riguardano anche lo shopping: chi acquisterà molte bottiglie potrà farsele recapitare direttamente a casa, usufruendo di un pratico servizio di spedizioni.
Senza contare che la fiera di Bologna fornirà al pubblico gli iconici carrelli del Mercato FIVI: i visitatori potranno utilizzarli per trasportare fino al parcheggio multipiano le bottiglie comprate e restituirli direttamente lì agli organizzatori, senza quindi dover tornare nel quartiere fieristico.

“L’evento si preannuncia come il principale appuntamento dei produttori di vino italiano”, prosegue Cesconi, “nell’accezione che è giusto dare a questo termine. Per noi, l’aggettivo ‘italiano’ non è, infatti, un mero dato geografico, men che meno un orpello formale, ma può essere associato solo a un vino rappresentativo dell’identità e della vocazione di un territorio, prodotto nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente, intrinsecamente connesso in un complesso sistema di relazioni culturali, economiche e sociali”.

IL PROGRAMMA

Pur con molte novità, il format del Mercato sarà simile a quello consolidato in undici edizioni: una mostra-mercato di tre giorni con Vignaioli e Vignaiole da tutta Italia, disposti in ordine casuale negli ampi spazi di BolognaFiere, e con un padiglione riservato alle proposte gastronomiche.
L’elenco completo degli espositori può essere consultato sul sito www.mercatodeivini.it.

Nel programma proposto dal Mercato, si segnalano quattro masterclass dedicate ad altrettanti importanti vitigni autoctoni e realizzate in collaborazione con ALMA – La scuola internazionale di cucina italiana. Dal Fiano di Avellino al Pigato, dall’Aglianico del Vulture al Lambrusco, attraverso i vini e il racconto dei Vignaioli, il pubblico potrà conoscere quattro eccellenze dell’enologia italiana.
Sul sito www.mercatodeivini.it, tutte le informazioni per iscriversi.

In occasione del Mercato dei Vini saranno, poi, annunciati i vincitori del Premio “Leonildo Pieropan”
2023, in memoria di uno dei pionieri di FIVI, e del nuovo premio “Vignaiolo come noi”.

Grazie alla collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e con AMO – Associazione Mescitori Organizzati, nei giorni del Mercato dei Vini molti locali della città di Bologna saranno coinvolti in eventi con protagonisti i vini dei Vignaioli Indipendenti e i Vignaioli stessi. E giovedì 26 ottobre, per entrare nel giusto clima, si svolgerà una “Wine City Night” itinerante targata AMO.
A breve, sul sito www.mercatodeivini.it, tutti i dettagli di questo “fuori Mercato”, che colorerà Bologna delle tinte del vino.

IL MANIFESTO

Il manifesto dell’edizione 2023 vede la conferma della collaborazione con Corraini Edizioni e con il maestro Guido Scarabottolo, illustratore e grafico dalla personalità e dal tratto che ben rispondono alla natura della FIVI. La locandina che ha firmato è un omaggio all’infinita varietà dei Vignaioli attraverso la citazione delle bottiglie di Giorgio Morandi, il noto pittore bolognese del Novecento.

“Sono sempre stato affascinato dalle variazioni. Tutte le variazioni”, racconta Scarabottolo. “Da quelle infinite su un tema musicale da parte dello stesso musicista o di musicisti diversi, a quelle infinite sul tema del latte cagliato (formaggio) o sul tema dell’uva fermentata… Per chi disegna, poi, le variazioni sono quasi un obbligo, oltre che un divertimento. Così l’immagine FIVI di quest’anno è nata quasi in modo automatico. La varietà di persone che animano l’associazione; le infinite sfumature del prodotto degli associati; le innumerevoli forme possibili delle bottiglie; il trasferimento della fiera a Bologna, città che vede la presenza ancora attualissima di un pittore (Morandi) che per tutta la vita ha dipinto le stesse bottiglie in (quasi) infinite variazioni… Viva le differenze!”.

I BIGLIETTI

La continuità con il passato riguarda anche i prezzi dei biglietti di ingresso al Mercato dei Vini, inalterati
rispetto alla scorsa edizione e acquistabili in prevendita sul sito www.mercatodeivini.it.
Chi effettuerà l’acquisto online potrà usufruire di un ingresso dedicato (Ingresso Nord) e accedere così più rapidamente alla manifestazione, mentre le casse per comprare il biglietto in fiera saranno attive presso l’Ingresso Est Michelino.

Intero giornaliero: acquistato online € 25,00, acquistato in fiera € 30.00.
Ingresso per 2 giorni: acquistato online € 40,00, acquistato in fiera € 50,00. Ingresso per 3 giorni: acquistato online € 60,00, acquistato in fiera € 70,00.
Ridotto € 20,00 (acquistato online o in fiera): soci AIS, FISAR, ONAV, AIES, ASPI, Assosommelier, Scuola Europea Sommelier, Slow Food.
Operatori con partita Iva: € 20,00 (acquistato online o in fiera).

GLI ORARI

Sabato 25 e domenica 26 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 19.00. Lunedì 27 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 17.00.

GLI INGRESSI

Nord ed Est Michelino, entrambi a ridosso del parcheggio multipiano Michelino. L’ingresso Nord è riservato a chi acquisterà il biglietto in prevendita, mentre chi raggiungerà BolognaFiere con i mezzi pubblici o in taxi, in Piazza della Costituzione troverà un servizio di navette gratuite, dirette all’ingresso Est Michelino.

I PARCHEGGI

Il parcheggio di riferimento per il pubblico è il multipiano Michelino (5.500 posti auto, a pochi passi dagli ingressi Nord ed Est Michelino, e raggiungibile comodamente dall’uscita autostradale Bologna Fiera), alla tariffa speciale di € 5,00 per tutto il giorno.

IL LIBRO

Proprio oggi, 25 ottobre, cade un importante tappa di avvicinamento al Mercato dei Vini, ovvero la spe- ciale giornata “Essere Vignaioli. Storie di vigne e di vini”.

In questa occasione, Corraini Edizioni fa uscire il volume di Davide Longo “Breve storia che ogni bambino può leggere a un vignaiolo indipendente e viceversa – Abbecedario per vignaioli e aspi- ranti tali”, illustrato da Guido Scarabottolo.

Oltre che nel corso della conferenza stampa odierna, il libro verrà presentato in contemporanea in no- vanta Punti di Affezione FIVI in tutta Italia, quattordici dei quali in Emilia-Romagna: ristoranti, eno- teche e wine bar organizzeranno degustazioni, aperitivi e cene guidate da un Vignaiolo o da una Vi- gnaiola che racconteranno, attraverso il libro e i vini di loro colleghi, che cosa significhi essere Vignaioli Indipendenti e far parte della FIVI.

L’elenco completo dei Punti di Affezione aderenti è qui: https://fivi.it/blog/essere-vignaioli/.

“Cos’è un Vignaiolo? È la domanda che ci hanno posto gli autori di questo libro. Non è stato per niente semplice rispondere. Siamo contadini, produttori di vino, comunicatori, venditori… Tutto insieme? Tutto qui? E poi?”.

Il volume si apre così, con questo emblematico incipit per voce dei Vignaioli e delle Vignaiole Indipen- denti FIVI.

E prosegue con un racconto brillante e ironico che, attraverso un simbolico “Abbecedario” per Vi- gnaioli o aspiranti tali, guida il lettore alla scoperta di questo antichissimo mestiere.
Protagonista della storia è il piccolo Fivi, nato al suono di un tappo di bottiglia che salta, cresciuto facendo costruzioni di grappoli d’uva e pronunciando ‘Magnum’ come prima parola. Il suo pensiero fisso è quello di diventare Vignaiolo.

Con una scrittura sognatrice e che induce al sorriso, accompagnata da illustrazioni delicate e quasi primordiali (come d’altronde è il vino), Longo e Scarabottolo riescono a comunicare al lettore non solo l’amore e la passione per il vino, ma anche il desiderio del Vignaiolo di custodire, proteggere e promuo- vere il territorio cui appartiene.

“I disegni che, più o meno da vicino, accompagnano questa storia, sono digitali”, spiega Guido Scara- bottolo. In due sensi. Il primo è che sono composti e colorati con il computer, come si usa ora. Il secondo è che (tranne le bottiglie, che erano già state disegnate a pennello) sono tracciati con le dita, come si è fatto dall’alba dell’umanità. Mi è sembrato che questo modo, in equilibrio tra arcaico e contemporaneo, facesse in qualche misura eco al lavoro dei Vignaioli. Ho anche pensato di usare il vino rosso al posto dell’inchiostro, ma poi mi pareva di sciupare il vino, che, al contrario dell’inchiostro, dà il suo meglio quando viene bevuto”.

Davide Longo aggiunge che “del vino si parla, si discute, si progetta, si vota, si commercia, si degusta, a volte si pontifica, ma raramente, almeno prima di berlo, si ride. Io ho provato a farlo, insieme a chi legge. Come ci si può permettere di ridere di chi e di cosa si ama al di sopra di ogni dubbio”.

E questa è proprio la filosofia di FIVI, capace di mettersi in gioco su un fronte inedito – quello letterario
–, lasciando totale libertà autoriale a Longo e Scarabottolo.

Come scrive FIVI nell’introduzione, “in Italia non esiste una definizione giuridica della figura del Vignaiolo: questo fa sì che il termine possa essere usato nei contesti più diversi, spesso a casaccio. Questo libro certamente non ha la pretesa di colmare tale vuoto: si spera si possa farlo, presto, insieme al legislatore. Ma grazie alla maestria di Davide Longo e Guido Scarabottolo, si è provato a raccontare cosa ispira chi Vignaiolo, per scelta o per destino, lo è diventato: confidando così che qualcuno decida di seguire questa strada, e che altri possano conoscere meglio un mestiere che si traduce non solo in quella strana bevanda chiamata “vino”, ma anche nel disegno di territori che si fanno paesaggi e nell’in- treccio di rapporti economici che diventano relazioni sociali”.

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008.

Si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale.
Attualmente sono quasi 1.700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di oltre
15.000 ettari di vigneto.

Il marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue tutta la filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è un evento FIVI. È organizzato da BolognaFiere, con il supporto di Confcommercio Ascom Bologna e il patrocinio del Comune di Bologna.

a cura di
Staff

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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