F1 GP del Messico, Il pagellone di giornata

F1 GP del Messico, Il pagellone di giornata
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Seconda tappa del mini tour americano per la F1 e solito vincitore sotto la bandiera a scacchi, Max Verstappen porta a casa la sua 51° vittoria e raggiunge Prost nella classifica di tutti i tempi, dietro di lui un redivivo Hamilton e un Leclerc che ha illuso i tifosi con una pole strepitosa, ma un passo di gara non all’altezza dei primi due. Dietro di loro un Sainz mai a proprio agio e un Norris che si sarebbe meritato qualcosa in più non avesse fallito la qualifica partendo 17°, chiudono la zona punti Russel, Ricciardo, Piastri, Albon e Ocon.

Verstappen 9

Mezzo voto in meno per il marziano olandese per non aver centrato la pole dopo aver dominato in lungo e in largo le tre sessioni di libere e mezzo voto in meno per il giro veloce in un gran premio del Messico nelle sue mani già dalla prima curva, grazie ad una partenza poderosa, per il resto si limita al compitino del primo mai inquadrato dalle telecamere.

Hamilton 9.5

Mezzo voto in più per aver siglato il giro veloce all’ultima tornata, segno che forse poteva darne di più, ma la tenuta delle gomme medie sul lungo periodo erano un’incognita troppo grande per prendersi ulteriori rischi, parte accorto e porta a casa una seconda piazza grazie a due sorpassi da vecchio leone. Soffre la velocità di punta contro delle Ferrari davvero forti sul dritto, ma usa la giusta intelligenza nel non distruggere le gomme dopo la ripartenza.

Leclerc 8

Pole magica quando nessuno se l’aspettava, ma le sue velleità di vittoria si infrangono sulla fiancata di Perez alla prima curva, prima parte di gara in sofferenza ed in controllo con l’alettone danneggiato, alla ripartenza non può nulla su Hamilton con la mescola dura, rimane il dubbio di quello che avrebbe potuto fare con la stessa mescola dell’inglese, ma il passo non sembrava allo stesso livello

Sainz 7.5

Parte dalla prima fila dopo una qualifica da sogno rosso, ma il lato sporco della pista è stata una sentenza nella partenza, la fionda di Verstappen l’ha relegato subito al terzo posto dopo poco, per il resto la sua gara è stata di nervo, grandi difese sulle due Mercedes, nella seconda parte di gara anche con la mescola di differenza, ma mai veramente vicino al suo compagno di squadra, a fine corsa dichiara quanto fosse difficile stare vicino ad una Freccia Nera più veloce di loro

Norris 6.5

Un voto che è la somma del 4 delle qualifiche e il 9 della gara, fa strano vedere un errore del pilotino inglese di questi tempi, ma la sua qualifica è da incubo con un 19° posto che tradisce la reale forza McLaren, in gara da il meglio di se e, partito dal 17° posto in griglia, da vita ad una rimonta furiosa fino al 5° posto, certo la bandiera rossa ha aiutato, ma come si dice: la fortuna aiuta gli audaci

Russell 5

Letteralmente demolito dal suo compagno di squadra con quasi 30 secondi tra i due sulla linea del traguardo, un gran premio da comprimario salvato solo da una gran difesa sul redivivo Ricciardo negli ultimi due giri. La sensazione è non ci sia lo smalto dei giorni migliori, forse solo Las Vegas potra darci la sentenza, certo è che a questo punto del campionato 80 punti dal compagno di squadra sono un’enormità per un pilota che ambisce a diventare il migliore

Ricciardo 10 con lode

Il vero MVP della giornata è il pilota australiano che, tornato dall’infortunio alla mano in terra olandese, si è ripreso in mano l’Alpha Tauri facendo una qualifica d’altri tempi portando l’auto di Faenza in seconda fila e con una gara solida come non se ne vedevano da Monza 2021 portando 6 punti, facendo salire all’ottavo posto nel mondiale costruttori la sorellina della Red Bull

Perez 2

Voto dovuto ad una qualifica dignitosa, se si dovesse guardare solo la gara il voto sarebbe 0, troppa fiducia in una pista e in un’auto superiore alle altre che fa si che la sua gara finisca alla prima curva, se avesse guardato gli Higlights del Qatar parleremmo di una doppietta in pompa magna. Forse Helmut Marko non ha tutti i torti

Credit: sport.sky.it

Appuntamento al 5 novembre sulla pista brasiliana di Interlagos. L’anno scorso è stato dominio Mercedes con una doppia vittoria di Russell, il circuito è sempre stato favorevole alle ex frecce d’argento, Red Bull saprà adattarsi ad una pista mai digerita appieno? Con i due titoli ormai decretati la lotta al secondo posto sarà la copertina di questo GP, Hamilton contro Perez, Red Bull contro Mercedes nella speranza di una sorpresa rossa senza dimenticarsi la quarta incomoda color papaya.

A cura di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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