“Lux Eterna Beach”: la metafisica secondo Colapesce e Di Martino

“Lux Eterna Beach”: la metafisica secondo Colapesce e Di Martino
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Uscito (e attesissimo) il 3 novembre, “Lux Eterna Beach” è il nuovo disco di Colapesce e Di Martino. Un lavoro che vede il loro sodalizio ancora più a fuoco, sempre sospeso fra tradizione e attualità. E ancora ricerca di suoni e parole autentiche che ci lasciano respirare

Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino ci consegnano un lavoro con la produzione di Federico Nardelli e Giordano Colombo. Praticamente lo stesso di team di lavoro che ha visto, in pochi anni, crescere il loro progetto. La hit “Musica leggerissima”, con cinque dischi di platino e oltre 350 mila copie vendute, che ha spiazzato la monotonia della kermesse sanremese, e il successivo album “I Mortali”. Addirittura un film davvero gradevole come “La primavera della mia vita”. Tutto questo percorso si amplia nel disco “Lux Eterna Beach”, ne sublima i contenuti e li rafforza. Mette il punto su uno dei fenomeni musicali italiani degli ultimi anni.

“Siamo diventati bravi a completare le mancanze dell’altro.”

Antonio Di Martino

Equilibrio magico

La magia che sublima questa collaborazione è l’equilibrio di due artisti diversi. L’ironia di Colapesce e lo sguardo sognante di Di Martino, la voglia di prendere gli strumenti in mano e comporre canzoni. E il risultato non è assolutamente radiofonico del primo brano del disco. “La luce che sfiora di taglio la spiaggia mette tutti d’accordo” è un brano anti-radiofonico non voluto già dai 6:20 della sua durata. Ambientazioni prog ma lo stile sempre a fuoco. Personaggi diversi alla ricerca di qualcosa che vada aldilà delle aspettative. E se ci pensi è un continuo coerente con canzoni come “Noia Mortale” del precedente I Mortali o i ragazzi scesi a cercare di conquistare nuove terre straniere di Luna Araba.

Da bravi artigiani siciliano, in quattro anni, Colapesce e di Martino hanno costruito un percorso personalissimo. Hanno creato un equilibrio fra due personalità diverse e ricche. Un percorso sospeso fra semplicità e profondità, per prendere due riferimenti letterari fra Roberto Bolano e Leonardo Sciascia, in quel mood che li rende sospesi nei pensieri e presenti nella quotidianità della vita, nelle sue pulsioni, malattie e desideri, apparentemente leggerissimo.

Riferimenti musicali

E anche musicalmente i riferimenti sono alti ma mai ignobilmente saccheggiati. Quasi come fosse un tributo sottinteso il brano Sesso e architettura ad esempio richiama fortemente lo stile di Battiato. Qua e là presenti, da sempre nelle loro canzoni, Battisti e Enzo Carella,innovatori musicali, sperimentatori, a loro modo,e portatori di fresca novità nella musica italiana cosiddetta leggera.

Ragazzo di destra, secondo singolo uscito che anticipa l’album, è il brano su cui si è chiacchierato a lungo. Ma in fondo comunicano la comprensione verso un ragazzo immerso nella sua solitudine che fa accrescere l’odio. Ma loro ci tengono a dire che: “non giudichiamo. È una canzone sulla paura, un racconto senza morale che fotografa un Paese diviso in fazioni che però si ritrovano sotto il comune denominatore dell’incomunicabilità e dell’insicurezza”.

E si continua fra suggestioni e malinconie di cui è ricca Splash, singolo sanremese vincitore del Premio della Critica Mia Martini e del Premio Lucio Dalla all’ultimo Festival di Sanremo. Brano che ha affascinato Carla Bruni (nella serata del venerdi di Sanremo) e un trio sudcoreano che ha presentato la canzone in un popolare talent modello XFactor. I riferimenti a Modugno sono incredibili, ne interpretano quella passione, la indossano come il vestito buono delle feste.

Affascina invece la voce di Joan Thiele in Forse domani col suo basso incalzante e la chitarra rock in piena regola. Se 30.000 euro è quasi un riempitivo, Considera è ricco di ironia e narra di una disatrosa relazione col solito stile leggero e mai banale. E poi il brano successivo, che è una bomba vera.

Ivan

Parte con una chitarra acustica e poi quella voce. Unica, inimitabile. La voce di Ivan Graziani. Proprio la sua. In un’incredibile coincidenza col singolo uscito il 2 novembre del brano ritrovato dei Beatles, col consenso della famiglia Graziani, Colapesce e Di Martino confezionano il brano I marinai. Le dichirazioni del duo a riguardo parlano di aver ultimato il brano in punta di piedi aggiungendo pochi strumenti e di essere “impauriti e titubanti”. Il risultato è uno dei più emozionanti dell’intero disco.

I due brani successivi non aggiungono ne tolgono niente, il loro pop con stile e ricerca di sonorità mai scontate risulta comunque sempre ricco e interessante. Chiusura affidata allo strumentale Lux Eterna Beach dalle atmosfere sognanti, quasi new age. Si dice in giro che il duo si prenderà una pausa dopo il tour e cinque anni di successi. Non hanno messo la parola fine al loro sodalizio ma ci sta che ognuno torni alle proprie dimensioni lasciate nel cassetto della propria cameretta.

Lux Eterna Beach è un disco di ricerca sonora e di pop costruito artigianalmente. Un sodalizio fra i migliori degli ultimi anni che in questo disco si mostra ancora più a fuoco. Se torneranno o no non ci è dato saperlo, intanto godiamoci queste piacevoli canzoni.

a cura di
Beppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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