Baustelle – 19 luglio 2023 – Rocca Malatestiana (Cesena)
I Baustelle hanno letteralmente incantato il pubblico della Rocca Malatestiana di Cesena. Un concerto annunciato sold out già da aprile scorso. Evento di punta della XI edizione di ACieloAperto (di cui la nostra rivista è media patner) intitolata “Level Eleven” che alza l’asticella della qualità con eventi più ambiziosi.
“Elvis è vivo. Abita in Romagna e non se ne è più andato.”
Francesco Bianconi
In quanto Festival, la giornata si è aperta dalle 18:30 con un secondo stage. Alle 19:30 via ai live con la romantica e ribelle Crista seguita da Filo Vals e Supertommi. I Baustelle arrivano in pompa magna alle 21:45 circa. Una formazione d’attacco si prospetta sul palco e l’arrivo dei trio Baustelle (Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi) da fuoco alle polveri. D’altronde l’ultimo loro disco “Elvis” è nato con l’ambizioso tentativo di presentare canzoni impregnate di rock, soul, blues.
Rock’n’roll attitude
Ampio spazio della scaletta viene dato alle canzoni di “Elvis” con un approccio rock’n’roll amplificato dalle chitarre espressive di Claudio Brasini, coaudivato da Lorenzo Fornabaio alle chitarre e al drumming corposo di Julie Ant alla batteria. Rachele Bastreghi praticamente non è stata ferma un attimo. Un live con suoni robusti grazie a una squadra di musicisti che continueranno la tournèe fino al 12 agosto. Tappa finale prevista al prestigioso Locus Festival alla Masseria Ferragnano di Locorotondo (BA).
Interessante scoprire, fra brani classici della band, ripescaggi e nuove hit. Bianconi ironizza prima di presentare Contro il mondo: “Una volta partecipavamo ai festival con la voglia di cambiare il mondo e invece…”
Dietro l’aspetto da intelletuali rock l’ultimo disco, forse più di altri, ha messo in luce una consapevolezza umana dei giorni nostri. “Indosso il mondo, lo venero come una fredda tascabile divinità. Inossidabile moda del cazzo che non muore mai”. Oppure la presentazione de La nostra vita “Alla fine che cos’è più importante per tutti se non la nostra fi*a?”
Spettacolo come percorso artistico
Uno sguardo disincantato quindi in un mondo di vuoto. Ma questa sera ci hanno trasportato in canzoni che risalgono a Sussidiario illustrato della giovinezza. Commoventi i ripescaggi de Le rane e I provinciali ad esempio. In quasi 30 anni di carriera i Baustelle hanno costruito un’immaginario fatto di canzoni, riferimenti culturali ed espressivi unici in Italia. Bella l’interpretazione acustica di Gran Brianza Lapdance come la coda strumentale di Love Affair in odore di progressive rock.
Inserito fra gli ultimi brani il commovento omaggio a Francesco De Gregori. Un’interpretazione de “La donna cannone” per la recente notizia della scomparsa della moglie Alessandra Gobbi. L’encore dedicato ai ripescaggi di Sussidiario illustrato della giovinezza (Gomma e La canzone del riformatorio) con l’mmancabile Charlie fa surf chiudono la tappa di uno dei migliori tour della stagione.
a cura di
Beppe Ardito
Foto di Roberta Paolucci
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