Colonne sonore e videogiochi: una nuova nicchia

Colonne sonore e videogiochi: una nuova nicchia
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Quando si parla di colonne sonore è normale pensare a opere come film, documentari e serie tv di successo. Eppure ci sono oggi altri campi dove lo score musicale è diventato fondamentale nella buona riuscita di un’opera.

No, non stiamo parlando di video arte e di artisti di grido come Bill Viola, Nam June Paik o Pipilotti Rist, anche se bisogna riconoscere che in questo campo l’apporto di musicisti come Charlotte Moorman, stretta collaboratrice di Paik, sia fondamentale nella realizzazione delle opere maggiori e più conosciute.

Il tema di questo articolo è dedicato alle colonne sonore originali per videogiochi. Non si tratta di un qualcosa di nicchia, conosciuto solo da geek e da nerd, visto che nella realizzazione di un titolo di successo, lo score, le musiche e i brani hanno assunto un ruolo centrale, già a partire dagli anni Novanta e con alcune importanti eccezioni ascrivibili al decennio precedente.

Le colonne sonore originali per i videogames

Gli autori di musiche, canzoni e colonne sonore di videogames non sono ancora celebri e celebrati come quelli che si sono occupati di film e di serie tv. Eppure la loro capacità creativa ha reso alcuni giochi più popolari e di successo, è un dato innegabile.

L’esempio più evidente è dato dal compositore giapponese Nobuo Uematsu, autore delle musiche di Final Fantasy XIV. Uematsu, classe 1959 è considerato uno dei più prolifici compositori per quanto riguarda l’industria videoludica.

Non è un caso se i suoi fan lo considerano un autentico genio, definito addirittura come una sorta di Beethoven della musica gaming. Ed è proprio grazie alle colonne sonore composte per la serie di Final Fantasy che viene ricordato e celebrato nel mondo dei videogiochi.

Parliamo naturalmente di una saga di successo mondiale, giunta adesso al suo 16esimo capitolo e che durante gli anni Novanta era considerato molto più di un videogioco di culto. Ci sono poi altri nomi che bisogna citare come ad esempio Lena Raine, autrice di colonne sonore come Celeste, Minecraft, Dead State e Moonglow Bay.

La Raine è una compositrice canadese, classe 1984, ma nell’ambiente per via dei suoi lavori è considerata di diritto come una veterana, con all’attivo oltre 12 colonne sonore di videogiochi, senza considerare la propria carriera parallela di autrice di dischi non legati al mondo del gaming.

Un autore che bisogna citare di diritto è poi Jake Kaufman, autore dello score di Shovel Knight, il quale si definisce un indipendente, un autentico Maverick all’interno del mondo delle colonne sonore di videogiochi.

Parliamo di giochi che si ispirano alla tecnologia vintage degli 8 e dei 16 bit, i quali stanno sfruttando a loro vantaggio il ritorno al retrogaming, cioè quel genere di tendenza retrò che parte dagli anni Ottanta e si sviluppa oggi come nuovo modello creativo e artistico per il settore del gaming.

Del resto anche in un settore come quello dei Casino777 casino online vediamo come ci sia un ritorno alla grafica classica, ai suoni e alle colonne sonore dal timbro vintage, più caloroso anche se tendenzialmente artefatto.

Un titolo che non ha bisogno di presentazione per gli amanti del gaming è senza dubbio Halo. La colonna sonora originale di questo gioco di grande successo è stata realizzata da Martin O’Donnell, il quale ci mostra come la musica possa trovare posto anche in un contesto action come quello degli sparatutto.

Naturalmente senza rinunciare al design delle ambientazioni, agli skybox dinamici e alla componente sandbox che rende il gioco così affascinante e spettacolare.

La musica però ha quel gusto e quel sapore epico, da film d’azione anni Ottanta Made in Hollywood. Con una differenza importante e sostanziale: nel mondo dei videogames stiamo assistendo oggi alla Golden Age che invece per il cinema riguarda i fasti di un passato leggendario e glorioso, ma difficilmente replicabile.

a cura di
Staff
Crediti foto
https://it.depositphotos.com/

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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