Hans Zimmer – Pala Alpitour, Torino – 1 maggio 2023

Hans Zimmer – Pala Alpitour, Torino – 1 maggio 2023
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In un Pala Alpitour soldout in ogni ordine di posto si è esibito il compositore due volte premio Oscar Hans Zimmer. Quasi tre ore di concerto che ha mandato in visibilio un pubblico decisamente emozionato ricordando i film della propria infanzia e non solo

Pochi musicisti e compositori hanno avuto un impatto così devastante con le coscienze del pubblico come Hans Zimmer, il compositore 65 enne si è reso negli anni creatore di alcune delle colonne sonore più iconiche della storia del cinema.

Colonne sonore che, anche con la sola prima nota, riescono a portarci alla memoria ricordi da bambino e pensieri da adulto, la bellezza nelle note che sentiamo in un film decretano la riuscita o meno di un film stesso e Hans Zimmer ben lo sa.

Il compositore tedesco, grazie alla sua lunga carriera, sa bene cosa vuole il pubblico e confeziona uno spettacolo a tratti esaltante dove tutto è stato creato per portare gli spettatori a concentrarsi solo e unicamente sulla musica, relegando visual e luci quasi a comparse, in un momento storico dove solitamente sono i personaggi principale.

Dal Gladiatore al Re Leone

Ore 21.15: il palazzetto non è ancora pieno, le file fuori dal Pala Alpitour non sono ancora del tutto finite, piove e la gente non vede l’ora di godersi quello che già sa essere Lo Spettacolo; il brusio incessante delle persone ogni tanto è scosso da un boato che fa immaginare l’inizio imminente del concerto, ma si ha la certezza solo allo spegnimento delle luci.

Buio, il palco si anima di due figure, un sottofondo musicale accompagna i movimenti dei due protagonisti; è ancora buio, ma in un attimo è luce, il pannello luminoso si alza e scopre Hans Zimmer accompagnato da un’orchestra che da sola fa sparire ogni minimo dubbio su quel che succederà.

Il primo pezzo è già storia, si inizia con un brano da Oscar, le musiche di “Dune” e da qui in un attimo è passata più di un’ora e il primo atto si conclude, riuscendo a riempire i cuori e gli animi delle persone ripercorrendo una carriera in men che non si dica, “Inception” prima, “Wonder Woman” poi fino ad arrivare al “Gladiatore” ed infine “I Pirati dei Caraibi”.

Bombardati da cotanta beltade prendiamo fiato per la mezz’ora di pausa che ci viene concessa prima di rituffarci in questo mondo creatoci dal compositore e su cui ci sembra di essere ancora in balia della tempesta, ma che stiamo iniziando a domare con una certa facilità.

Da Top Gun a 007

Nonostante un intoppo tecnico che ha fatto durare più a lungo la pausa, il concerto ricomincia, Hans Zimmer con una battuta chiede scusa per l’inconveniente perchè sa già che nessuno di lì a poco se ne ricorderà più, lo schermo si illumina, una visiera appare e subito tutti si immedesimano in Maverick per quella che è la canzone più iconica di “Top Gun”.

Siamo ripartiti senza sosta nell’ascolto delle musiche che hanno caratterizzato i film della nostra vita, dopo Top Gun passano velocemente “L’Ultimo Samurai”, “Il Cavaliere Oscuro” e “Interstellar” fino ad arrivare a quello che è stato il suo primo Oscar e probabilmente il film d’animazione più amato da grandi e piccini: Il Re Leone: “Nants ingonyama bagithi baba” è così che inizia “il Cerchio della Vita”, le parole più storpiate da tutti gli italiani, l’estasi è completa, il boato che ne segue è fragoroso come se ci fosse stato un titolo in palio.

Sembra lontanissimo quel 1979 quando un giovane Hans Zimmer appariva come pianista in quello che è considerato il primo video musicale della storia, ma in questi 44 anni di carriera ne ha fatta parecchia e il successo ottenuto da ragione a questo giovane tedesco di 65 anni con un sogno.

La scaletta dell’evento:

Set 1:

  • House Atreides
  • Mombasa
  • Wonder Woman Suite
  • Man of Steel Suite
  • Gladiator Suite
  • Pirates of the Caribbean Suite

Set 2:

  • Top Gun: Maverick
  • The Last Samurai Suite
  • The Dark Knight SUite
  • Dark Phoenix Suite
  • Supermarine
  • Paul’s Dream
  • Interstellar Suite
  • The Lion King

Encore:

  • No Time To Die Suite
  • Time

La Photogallery completa dell’evento:

a cura e foto di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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