F1 GP Melbourne, le nostre pagelle

F1 GP Melbourne, le nostre pagelle
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Terza tappa del mondiale 2023 e terza vittoria targata Redbull (foto Planetf1.com)

Max Verstappen trionfa in una gara pazza con ben 3 bandiere rosse e allunga sul suo compagno di squadra Perez, quinto al traguardo. Completano il podio un buon Hamilton e Alonso, al terzo podio consecutivo. La Ferrari esce dall’Australia con le “ossa rotte” ed è chiamata ad un lavoro importante per provare a salvare un campionato che la vede ormai essere la quarta forza; batte invece un colpo la Mclaren che chiude con entrambi i piloti in zona punti. Da segnalare una gestione della FIA purtroppo non all’altezza di un GP ricco di colpi di scena.

Ecco il nostro pagellone della gara:

Verstappen – 9.5

Parte malino ed è costretto a rimontare ma non c’è problema, la macchina è superiore a tutte e Max la guida a occhi chiusi. Si permette anche un lungo nell’erba di Melbourne giusto per non annoiarsi troppo. Fermarlo sarà difficile.

Hamilton – 8.5

In partenza entra deciso su Verstappen, tanto da toccarlo, quasi a volergli ricordare chi è il 7 volte campione del mondo. La Mercedes non ha il passo per tenere dietro Verstappen ma guida senza sbavature e chiude davanti ad Alonso. Se la Mercedes riuscirà a fare un passo in avanti…ne vedremo delle belle.

Alonso – 7.5

Terzo podio consecutivo, non succedeva da 10 anni. Il pilota spagnolo si diverte e va forte. A differenza delle prime due uscite, l’Aston Martin paga qualcosa sul passo gara rispetto alla Mercedes ma Fernando fa il suo e chiude di nuovo davanti al compagno di squadra Stroll.

Perez – 6

Il quinto posto finale, complice le tante uscite alla ripartenza finale, salva un weekend decisamente negativo per il Messicano. Parte ultimo a causa dell’errore nelle qualifiche del sabato ma la rimonta pare essere più figlia della vettura che della sua guida. Per lottare con Verstappen ci vuole ben altro. Al momento la sfida assomiglia molto a un “Davide contro Golia”.

Sainz – 7

Fa una grande gara, rimonta dall’undicesima posizione fino al quarto posto mostrando dei bei sorpassi e un passo gara finalmente migliore della Rossa. Nell’ultima ripartenza si fa ingolosire troppo e tocca Alonso. La penalità di 5 secondi, forse eccessiva se si guardano tutti gli altri incidenti non puniti, lo fa chiudere fuori dalla zona punti. Peccato.

Leclerc – sv

La sua gara dura il tempo di percorrere la prima curva, troppo poco per essere giudicata. Ciò che è certo è che il pilota monegasco è nervoso e frustrato e il contatto in partenza con Stroll ne è la prova. Difficile digerire una partenza del mondiale così, quando l’obiettivo dichiarato per questa annata era uno solo: il titolo. 

Hulkenberg – 9

Chiude un’ottima gara in zona punti dimostrando di meritare il sedile che la Haas gli ha affidato ma soprattutto evita la Williams di Albon, rimbalzata in traiettoria dopo un contatto con le barriere e nascosta dalla polvere della ghiaia, evitando quello che sarebbe potuto essere un incidente spaventoso con un grande riflesso. Bravo davvero.

Gasly – 6.5

Fa una gara da 8, mantiene la quinta posizione e gira sul passo di Ferrari, Aston Martin e Mercedes. Rovina tutto all’ultima ripartenza stringendo troppo internamente il compagno di scuderia Ocon e i due si colpiscono; zero punti conquistati e macchine distrutte. In epoca di Budget Cup non saranno molto contenti in casa Alpine.

Mercedes – 8

Rispetto alla prima gara la macchina è cresciuta molto. Da quarta forza nel gp inaugurale, ieri sembravano poter essere i primi inseguitori della Redbull. Troppo presto per dire che stiano già tornati ma i primi segnali ci sono, il team tedesco sta lavorando bene. A Imola arriveranno degli aggiornamenti importanti e lì vedremo davvero se le “frecce d’argento” possono tornare definitivamente in auge.

Mclaren – 6.5

Se dopo lo scorso gran premio si erano meritati diverse critiche, è giusto riconoscere un buon passo in avanti che porta entrambe le macchine a punto in quel di Melbourne. Norris chiude sesto e Piastri ottavo, andando a punti per la prima volta in carriera proprio nella gara di casa. È vero che le tante uscite hanno aiutato ma ci sono dei segnali di ripresa.

FIA – 0

Obiettivamente ci capiscono poco nulla, fare peggio era difficile. Prima mettono una bandiera rossa senza senso rovinando la gara di chi, come Sainz e Russell, si era fermato in virtù della Safety Car precedentemente esposta. A fine gara mettono un’altra bandiera rossa discutibile e poi gestiscono malissimo le conseguenze della bagarre creatasi. Viene annullato l’effetto della ripartenza, ma i piloti usciti vengono esclusi dalla classifica e Sainz viene sanzionato per un errore in un giro, che in realtà è come non fosse mai stato effettuato. La ricerca dello spettacolo ci può stare, ma l’estremizzazione non va bene. Soprattutto se poi non si gestisce correttamente ciò che ne consegue. Da anni si parla della necessità di avere dei commissari di gara fissi (attualmente vengono cambiati per le varie gare), forse è ora di effettuare questo cambiamento.

Appuntamento fra 3 settimane con il GP di Baku, in Azerbaijan. Sarà il primo weekend dell’anno con la formula della Sprint race, sperando di vedere tanti sorpassi e tanti bei duelli in una pista caratterizzata da un rettilineo di lunghezza superiore ai 2 km.

a cura di
Pietro Santini

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Pietro Santini

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