“Midnights”, il decimo album di Taylor Swift

“Midnights”, il decimo album di Taylor Swift
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È uscito “Midnights” il nuovo album di Taylor Swift, il decimo in studio dopo la “pausa” con le riedizioni di “Fearless” e “Red”. Sarà ancora la regina del pop moderno?

Midnights è il nuovo album di Taylor Swift annunciato direttamente alla notte degli Mtv VMAs 2022 e, in un lampo, eccoci qua. Taylor Swift non ha bisogno di presentazioni, basti ricordare che esiste una pagina intera su Wikipedia dedicata ai suoi premi e riconoscimenti: ben 900 portati a casa su un totale di 1550 nomination. Numeri non da poco, ecco.

Il concept dell’album è molto interessante perché rappresenta il racconto (e nello storytelling l’artista americana è un’eccellenza a livello mondiale) di tredici notti passate insonni. Se “Evermore” e “Folklore” hanno esplorato nuovamente la parte country dell’artista dopo il turbo-pop di “Lover”, soprattutto grazie al contributo del secondo, “Midnights” ritorna a essere un inno al puro e spumeggiante pop.

Dopo qualche ascolto…

L’impressione è come l’album sia tutto molto orecchiabile, ma Taylor Swift rischia ormai di essere davvero inflazionata. Il fatto che sia così produttiva non ne va fatta di certo una colpa, ma certi artisti si fanno attendere anche per diversi anni per un nuovo lavoro. Swift non ha bisogno di produrre, produrre e produrre per cercare di restare al passo dei ritmi odierni.

Ascolta “Midnights” su Spotify.

Le due riedizioni erano necessarie per rivivere un periodo d’oro e per questioni burocratiche, ma questo non ha fatto che ammassare in un breve periodo troppa musica dell’artista statunitense.

Non fraintendete, rimane un discreto lavoro da parte dell’artista, ma ormai è quasi scontato che realizzi dei lavori di un certo livello e forse ci si aspetta sempre di meglio da lei; forse ha abituato la propria audience troppo bene. Se dovessimo azzardare una previsione su quali brani possano diventare “forti” in questo album, si farebbe molta fatica.

Molti brani hanno aspetti apprezzabili e altri meno positivi. Ci sono però pochi brani davvero convincenti appieno, molti sono come un rollercoaster di sensazioni tra convincimento e perplessità. Per essere più pratici: durante l’ascolto ci sono momenti in cui si è convinti di voler aggiungere il brano nella propria amata playlist di Spotify e altrettanti in cui ci si ferma prima di premere quell'”Aggiungi alla playlist”.

Ha senso proseguire l’ascolto con la versione deluxe?

Neanche il tempo di battere ciglia e Taylor Swift ha rilasciato la versione DELUXE, “Midnights (3am Edition)”, con l’aggiunta di ben 7 brani che sarebbe sciocco tralasciare, soprattutto nel caso di alcuni di questi.

Solo dei pazzi potrebbero rispondere di no. Questo perché le canzoni rimangono tecnicamente perfette, tra storytelling, melodie e interpretazione dell’artista. Sarebbe un peccato non ascoltare le ulteriori 7 tracce. Paradossalmente queste tracce convincono maggiormente di alcune presenti nell’edizione standard dell’album. Insomma, è una fortuna che abbia rilasciato questa seconda parte del disco.

Video ufficiale di “Anti-Hero”.
Qualche appunto sui brani

Come detto la seconda parte risulta per certi versi più interessante della prima. Su quest’ultima da non perdere sono l’unico featuring dell’album con Lana Del Rey in “Snow On The Beach” dove le due voci creano un effetto spettacolare dal punto di vista del cantato.

Se desiderate una Swift più cruda puntate all’ascolto di “Vigilante Shit”, se invece preferite una versione più malinconica andate su “Sweet Nothing” e “Maroon”. “Anti-Hero” è la possibile hit dell’album ma al di sotto delle sue “colleghe negli album precedenti.

Per quanto riguarda la seconda parte, solitamente trascurata dai più, “Would’ve, Could’ve, Should’ve”, “High Infidelity” e “Paris” sono le consigliate. Non prendete però sotto gamba il viaggio musicale che questo album è in grado di farvi realizzare, tenetelo in conto.

In conclusione: quindi, Taylor?

Forse alcuni potrebbero considerare questa recensione come poco sensata perché “Midnights” ha registrato, secondo diverse fonti, il nuovo record come album più ascoltato in un giorno nella storia di Spotify con oltre 184 milioni di riproduzioni. Quantità però non è sinonimo di qualità e spulciando online il parere generale è eterogeneo per questo album.

Forse c’erano determinate aspettative come decimo album ufficiale dell’artista. Ci si aspettava qualcosa di più sconvolgente del compitino che abbiamo capito sia capace di fare. Osare deve essere la parola chiave per il futuro della Swift.

Speriamo l’idea possa cambiare con ulteriori ascolti, o meglio, magari con una data nel prossimo tour nel nostro Paese *occhiolino*.

a cura di
Luca Montanari

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Luca Montanari

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