“Il Regno del Pianeta delle Scimmie”: un film avvincente sotto tutti i punti di vista

“Il Regno del Pianeta delle Scimmie”: un film avvincente sotto tutti i punti di vista
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In uscita oggi il nuovo film del regista statunitense Wes Ball, “Il Regno del Pianeta delle Scimmie “. Dal colosso 20th Century Studios, la pellicola si configura come un’avventura d’azione dove, dopo varie generazioni, una giovane scimmia decide di intraprendere un viaggio… .

Diretto da Wes Ball, Il Regno del Pianeta delle Scimmie – in uscita oggi, mercoledì 8 maggio – è il quarto capitolo del reboot de Il pianeta delle scimmie.

La fortuna del famoso franchise inizia nel 2011 con L’alba del Pianete delle Scimmie, diretto da Rupet Wyatt. Tre anni dopo (precisamente nel 2014) esce Apes Revolution – il pianeta delle scimmie, di Matt Reevers. Mentre, nel 2017, arriva sul grande schermo The War – Il pianeta delle scimmie, diretto ancora una volta da Reeves.

Non dimentichiamoci, inoltre, che la saga, nel corso degli anni, ha ottenuto un enorme successo, mediante la realizzazione di dieci film, due serie televisive e vari libri, fumetti e videogiochi.

La trama

Il film è ambientato alcune generazioni dopo il regno di Cesare: le scimmie sono la specie dominante, al contrario degli umani, che sono costretti a vivere nella loro ombra. Mentre un nuovo tirannico leader si accinge a costruire il suo impero, una giovane scimmia decide di intraprendere un viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosce sul passato e a compiere scelte che definiranno il futuro della sua specie e quello degli umani.

Il protagonista del nuovo colossal si chiama Noah e fa parte della tribù dell’Aquila. Dopo il sequestro della sua gente compiuto da Proximus Caesar, assistiamo alla partenza della giovane scimmia per un lungo viaggio che lo porterà a riabbracciare il suo popolo. Un cammino tormentato, che lo avvicinerà ad un’umana non ancora mutata dal virus, la quale lo accompagnerà nel suo percorso.

Le scene

Oltre alla componente fantascientifica estremamente avvincente, il film ci propone diverse scene action magistralmente eseguite. Come nelle prime sequenze, dove i protagonisti scalano una montagna per entrare in possesso di un uovo d’aquila, su richiesta del membro più anziano della tribù (nonché padre di Noah). La fotografia risulta chiara e nitida, mentre le inquadrature più ravvicinate contribuiscono a suscitare nello spettatore un forte senso d’ansia. Come durante la scalata fino alla cima della montagna, quando si teme che da un momento all’altro il protagonista stia per cadere.

Il carattere avventuroso de Il Regno del Pianta delle Scimmie è enfatizzato anche dalla colonna sonora: i suoni propri del film fanno vivere in modo concitato al pubblico i momenti più intensi, accompagnandolo negli scontri come se si trovasse lì in mezzo. Tutto questo grazie ai tonfi, ronzii e ai fruscii della natura, realizzati in modo egregio.

Le tematiche del film

La pellicola presenta diversi temi molto interessanti, come la difesa del proprio popolo con ogni mezzo a disposizione. In una lotta contro il potere dispotico di Proximus, che ha raccolto – manipolandola – l’eredità di Cesare.

Ma anche come si possa creare un rapporto tra scimmie ed umani, ed il peso di un passato mai dimenticato che potrebbe ripresentarsi.

Il cast

La ricerca degli attori più adatti per dare vita ai personaggi ha rappresentato un momento complesso per i filmmaker, ma per fortuna si è rivelato particolarmente fruttuoso e soddisfacente. Il regista e produttore Wes Ball afferma che:

“Per qualche ragione, ho avuto la grandissima fortuna di trovare dei giovani attori che funzionano benissimo insieme, creando un’alchimia immediatamente
visibile sullo schermo. Oltre a rendere il lavoro più semplice, perché tutti si trovavano bene l’uno con l’altro, è stata anche un’esperienza molto divertente. Si prendono cura l’uno dell’altro, si sostengono a vicenda e tirano fuori il meglio reciprocamente.”

Wes Ball

Nel cast ritroviamo Freya Allan (Mae), Kevin Durand (Proximus Caesar), William H. Macy (Trevathan), Travis Jeffery (Anaya), Peter Macon (Raka), Lydia Peckham (Soona), Neil Sandilands (Koro).

Tutti gli attori regalano agli spettatori interpretazioni magistrali, ma una menzione a parte va spesa per Owen Teague (Noah), la cui intensità si manifesta in modo evidente nelle scene più drammatiche, ricche di pathos.

Promosso o bocciato?

Di sicuro promosso. Il film rapisce dalla prima scena al gran finale, che ci lascia un po’ sospesi. Interessanti le tematiche presenti, come quella dell’essere umano osservato dal punto di vista delle scimmie, o quella del sacrificio per la propria causa e la difesa del proprio popolo.

Quindi, tutto quello che posso dirvi è che, se stasera se non avete nulla di fare, dovreste fiondarvi nel vostro cinema preferito e gustavi questo film con ogni parte del corpo.

Buona visione!

a cura di
Luca Micheli

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