Cristiano Pucci ci parla di “All the power of desire”, il nuovo video

Cristiano Pucci ci parla di “All the power of desire”, il nuovo video
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Artista poliedrico, Cristiano Pucci con “All the power of desire” è riuscito a mescolare l’ispirazione della produzione della Tana del Bianconiglio Studio in Italia con le nuove influenze Glam Rock a Londra.

Cristiano Pucci è un eclettico cantautore di origine toscana ma saldamente piantato nella vita e nella cultura londinese. Ne è prova anche l’ultimo video pubblicato, “All the power of desire”, misterioso e carico di influenze glam rock.
Noi di The Soundcheck gli abbiamo rivolto qualche domanda. 

Ciao Cristiano, ci racconti chi sei?

Come artista ho vissuto molte metamorfosi: Grunge, Stoner, Noise e Rock Psichedelico. Amo definirmi Ecclettico Psichedelico e Glam Rock ma nel mio DNA ci sono cantautori del calibro di Vasco, Bowie e Marc Bolan dei T.Rex.

Durante Il mio lungo percorso qui a Londra mi sono imbattuto in diverse realtà e diversi tipi di musicisti di cui ho imparato molto e mi hanno dato le giuste dritte per uscire fuori dagli schemi che in Italia ormai mi stavano stretti.

Nel 2018, quando iniziai a dedicare la maggior parte del tempo alla ricerca in studio di un nuovo sound, affrontai lunghe sessioni, jam e sperimentazione che furono fondamentali per creare l’attitudine glam che tuttora sto utilizzando.

Fu un lungo tunnel creativo che mi portò a firmare il mio primo vero e proprio contratto discografico e a trovare la luce grazie Luca Soldani fondatore e produttore esecutivo a La Rue Music Record. Così dal 2020 ho iniziato il mio progetto solista ma per diversi anni ho girato tutti locali londinesi con le band.

Devo ringraziare tutte quelle personalità che credendo in me e mi hanno aiutato ad esprimere al massimo la mia arte. Il progetto a cui sto lavorando attualmente non è altro che il frutto di anni di collaborazione e tentativi di trovare la giusta strada passando dai brutti momenti ai colpi di fortuna. 

Spiegaci qualche segreto dietro “All the power of desire”, tuo ultimo singolo e video 

Uno dei segreti principali, se vogliamo essere sinceri, è che, dopo esserci ritrovati in un pub li vicino, eravamo praticamente tutti ubriachi. Era talmente freddo che dovevamo riscaldarci. Ricordo che gli autisti ai bus Stop si fermavano per farci girare le scene anche più di una volta.

Abbiamo rischiato un po’ nel girare il video ma si era creata la giusta tensione. Quello che stavamo cercando di fare era stato programmato solo in parte e le complicazioni sono arrivate solo quando il bus si è iniziato a riempire di gente. Comunque, il risultato ottenuto è molto credibile ed ha messo tutti d’accordo sin dall’inizio.

Insieme a te c’è un’incantevole modella, nel clip… Ci racconti qualcosa di lei?

Tra le idee principali del video “All the power of desire” c’erano questi primi piani ad una ragazza con gli occhi azzurri. Damaris mi contattò lo scorso novembre per vedere uno dei miei concerti in acustico. Una ragazza molto carina, un mix di etnie greche e tedesche ma più che altro una modella con un forte impatto scenico. Ho proposto a lei di fare il video perché ha carisma ed è una persona molto particolare.

Di lei so che le piace molto l’arte ed è molto brava a dipingere. Oltre a adorare i film Coreani, come modella è stata sulle copertine di diverse riviste. È da premiare il fatto che ha lavorato per me senza nessun interesse finanziario ma solo per fare un’esperienza che ci ha fatto conoscere. È stato bellissimo unire due personalità così stravaganti e riuscire a ottenere un lavoro professionale in così poco tempo. 

Che vita fa un musicista italiano a Londra?

Ogni volta che vado in Italia mi programmo molto in anticipo e ottimizzo molto i tempi. Grazie ai miei orari di lavoro, qui a Londra, posso conciliare il mio progetto musicale con quello di barman che mi permette comunque di imbattersi molto spesso in qualche VIP. Suonare dal vivo è molto semplice; tutto dipende dai biglietti che vendiamo quindi dobbiamo veramente riempire i locali.

Londra è una palestra per affinare lo stile e capire come funzionano le cose. Penso che in due anni di lavoro duro e una buona agenzia di booking arriverà il momento che lascerò il lavoro del tutto ma al momento mi sto organizzando giorno dopo giorno. 

Che progetti hai per la seconda parte del 2022?

Direi che avrei proprio bisogno di ricaricare le batterie ma in realtà ci sarebbe sempre molto materiale da promuovere, un disco finalizzare e fondamentale un’agenzia di booking da trovare. Il mio nuovo disco (IN GLAM) è li in cantiere già da un po’.

Sto lavorando ormai dall’inizio del lockdown. Il nuovo disco avrà un gusto molto grunge ma anche alternativo e a tratti psichedelico come i Doors. Pubblicheremo presto un live che servirà a convincere tutti quanti e a Luglio tornerò in Italia 5 gg per fare le prove con la band mentre in studio organizzeremo le linee guida per la produzione del nuovo disco. 

Com’è iniziata la stagione live per te?

Da Settembre a Dicembre 2011 il Madness in Heaven Tour qui a Londra mi ha impegnato no stop con 15 date in acustico. Arrivato poi in Italia il 20 dicembre, mi sono trasferito in studio con la band per 3 giorni dove ho registrato un live per pochi intimi (Live @WRHS ) ma con le nuove restrizioni abbiamo dovuto annullare le tre date successive.

Dopo una lunga promozione del video “Wild Bloom” tra Gennaio e Marzo abbiamo pubblicato Working Class Hero in acustico per anticipare le 4 date in 5 giorni con la band in Aprile 2022 qui a Londra. Sicuramente farò delle date in Agosto ma per ora siamo alla ricerca di un budget che ci permetterà di organizzare qualcosa di dimensioni più grandi.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Valentina Vitrani

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