Il ritorno alle radici del blues con Mauro Ferrarese

Il ritorno alle radici del blues con Mauro Ferrarese
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Mauro Ferrarese è da molti anni uno degli esponenti più rappresentativi del blues in Italia. Ora è tornato con il nuovo album Still Walkin’ con la preziosa produzione della Trulletto Records di Sebastiano Lillo.

Ascoltare Ferrarese è come un viaggio fra le rive del Mississipi o per le strade di New Orleans durante il Mardi Gras. Per rimanere fedele a quelle attitudini sonore Ferrarese suona il dobro, una sorta di chitarra con cassa in metallo. Nulla da temere, lui ha il passo giusto, dovete solo mettervi comodi e lasciarvi trasportare e quindi, come recita una canzone dell’album , let me walk with you.

Tabacco e scotch

Tabacco e scotch, muschio e cuoio stagionato, Still’walkin si accompagna a questi elementi forti e duraturi come le dita di Ferrarese, sicure mentre sfoggiano schegge di ragtime sulla chitarra. Elementi di Delta e Texas Blues, omologati e perfezionati dal buon Ferrarese, che vanta una lunga carriera e la partecipazione ai più importanti festival blues nazionali e non solo.

Ma, da sempre, la strada è il primo palcoscenico di Mauro Ferrarese dove riesce a esprimersi in tutta la sua genuinità. Durante la sua carriera si è esibito spesso da solo o al massimo in duo, testimoniando, se vogliamo, autenticità quasi estrema. Una scelta dettata dalla necessità di mettersi in primo piano e rischiare, da solo, in prima persona.

Canzoni universali

Pochi elementi quindi, una chitarra con un suono particolare e il piede a tenere il ritmo. Ma vale davvero la pena cantarle quelle canzoni, perché parlano di sentimenti universali. Tutte le canzoni di Still walkin’ sono sue composizioni e dichiarazioni dirette della sua identità. La prima traccia, All i do, ad esempio, parla della ricerca di un sorriso che riesca a ricompensarti per migliaia di chilometri percorsi suonando sulla strada.

Everybody Ought to treat a Stranger invece parla di accoglienza e di uguaglianza, un pezzo scritto nella tradizione di folk singer illustri come Woody Guthrie. Tradizione alta quindi che Ferrarese usa per esprimere se stesso, il suo vissuto, le sue idee e la sua identità. Molte di queste canzoni parlano di problemi della vita reale, di scelte diverse come quella di scegliere la strada come palcoscenico (Trouble Bound).

Un personaggio strano

In questa epoca dove la digitalizzazione ha preso il sopravvento sulle nostre vite, Mauro Ferrarese viaggia su binari diversi e non si preoccupa di ascoltare i treni che arrivano, veloci ed incessanti. Non lo troverete sulla piattaforme come Spotify e farete fatica a cercare sulla rete una sua biografia ragionata e aggiornata.

Come dichiarato da Sebastiano Lillo della Trulletto Records, che ha prodotto e diretto i lavori di Keep Movin’ Mauro è un personaggio originale. Se qualcuno vuole beccarlo deve andare nei piccoli paesini fra il Veneto e il Trentino Alto Adige, in riva al Lago di Garda per ascoltarlo che suona. Mentre cercate di rintracciarlo trovate le sue canzoni in Keep Movin’ un ottimo biglietto d’ingresso nel mondo di Mauro Ferrarese.

a cura di
Beppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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