“La Profezia del Male” – la recensione in anteprima 

“La Profezia del Male” – la recensione in anteprima 
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In arrivo al cinema oggi, giovedi 9 maggio, “La Profezia del Male”, il nuovo horror scritto e diretto da Spenser Cohen e Anna Halberg, con Harriet Slater, Adain Bradley, Avantika e Jacob Batalon, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Tratto dal romanzo Horrorscope di Nicholas Adams, La Profezia del Male è un progetto nato da quella che la co-regista Halberg definisce come “una paura primordiale”:

«C’è qualcosa di intrinsecamente spaventoso nella lettura dei tarocchi.
Adoriamo l’astrologia e gli oroscopi perché è un modo per conoscere te stesso, ma è anche un modo per portare chiarezza e conoscere il futuro.
D’altra parte, però, se sai cosa sarà il futuro, buono o cattivo, questo influenzerà le decisioni che prendi. E non è detto che sia un bene sapere cosa questo ti porterà».

Parole a cui fa eco l’altro co-regista, Cohen, secondo cui:

«Le persone si rivolgono ai tarocchi e all’astrologia per provare a dare un senso alle cose. Il nostro futuro è scritto nelle stelle o abbiamo il libero arbitrio sui nostri destini?».

La trama

La Profezia del Male (Tarot, il titolo originale) è puro repertorio, un horror che si avvale di uno schema standard e lo rimette in piedi senza che il pubblico possa accorgersi delle differenze coi film precedenti.
La pellicola racconta di un gruppo di amici che decide di festeggiare un compleanno in una villa sperduta tra i boschi delle Catskills.
La rottura del fidanzamento tra Haley e Grant crea una certa tensione, che aumenta quando termina l’alcool.

Esplorando la villa in cerca di qualcosa da bere, i ragazzi trovano un mazzo di tarocchi bellissimi, dipinti a mano… ma un po’ inquietanti.
Violando la regola per la quale non si usano i tarocchi di qualcun altro, li utilizzano per leggere il futuro.

Infrangendo questa legge, si scatena inconsapevolmente una terribile minaccia imprigionata nelle carte maledette.
Uno dopo l’altro, i protagonisti dovranno affrontare il loro destino in una sfida contro la morte per sfuggire al futuro predetto nella profezia dei Tarocchi.

Gli aspetti che non mi hanno convinta

Alcuni aspetti del film non mi hanno pienamente soddisfatta, a partire dalla storia su cui viene impostata la narrazione stessa.
La trama, infatti, rappresenta un po’ un cliché del genere, con “colpi di scena” molto prevedibili e pochi momenti spaventosi e di suspense.


Che sia un mazzo di carte, un amuleto o un altro oggetto poco cambia, La Profezia del Male non ci regala nulla di nuovo.


Come anche il resto degli elementi: un gruppo di amici – che racchiudono vari stereotipi e “regole di inclusione” (abbiamo la rossa, la mora e la bionda, due persone dalla pelle più scura ed il ragazzo “cicciottello”) – idee contrastanti, scelte stupide che li mettono nei guai (è vero che bisognerebbe trovarsi nella situazione, e se il panico sovrasta è difficile essere lucidi… ma a volte alcune scelte sono davvero un po’ da fools), una persona anziana e saggia che cerca di risolvere il problema, morti evitabili… .
E ancora: luci flickeranti, fumo, foschia e jumpscare!

Un horror quindi un po’ standard e stereotipato, in cui non spicca nemmeno la recitazione degli attori – in Italia semi sconosciuti, ma in rapida ascesa negli Stati Uniti.

Tra loro possiamo riconoscere Avantika (Karen Shetty, nel musical Mean Girls), Jacob Batalon (Ned, negli Spiderman targati Marvel) e Harriet Slater (Sandra Onslow, nella serie tv Pennyworth).

Gli aspetti positivi

Ciò che mi è piaciuto di più sono sicuramente la fotografia, curata da Elie Smolkin, ed il color grading, per lo più teal & orange e un po’ dark (che comunque non rappresenta nulla di sensazionale e non conferisce l’effetto “wow” sperato).

Bella anche la scenografia: ho adorato la villa nel bosco e la stanza “vietata” in cui viene trovato il mazzo di tarocchi, piena di oggetti vintage e dall’atmosfera molto oscura.

Interessanti alcuni effetti speciali, come la rappresentazione dei “demoni” e stupendi i disegni sulle carte dei tarocchi!


Le conclusioni

Come la maggior parte dei film, La Profezia del Male presenta aspetti positivi e negativi. Una pecca non indifferente è – a mio parere – rappresentata anche dalla sceneggiatura poco coinvolgente, che rivela però un finale che ci si può aspettare.. o forse no! Proprio per questo dovreste andare a vedere il film!

“Tu non puoi cambiare il destino”. O forse si?
Andate al cinema e lo scoprirete!

A causa del cambiamento climatico ci aspettano ancora tante serate di pioggia, per cui perché non approfittarne e passare una serata tra amici guardando un teen movie leggero, che richiama a tratti Final Destinaton e Talk to Me?

a cura di
Emanuela Giurano

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