Eurovision 2024: pagelle e classifica finale
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Eurovision Song Contest 2024 vinto dalla Svizzera con “The Code” di Nemo e, una volta tanto, non è una vittoria senza senso. Angelina Mango settima. Bordate di fischi per Israele che comunque si piazza sesta. Delusione Norvegia e Austria. E lo spettro nottata stile Sanremo sfiorato…
Per un attimo, quando le lancette dell’orologio hanno sfiorato l’una di notte, il sottoscritto ha avuto paura. Paura che l’Eurovision Song Contest 2024 prendesse all’improvviso una piega stile Sanremo ma dal sapore europeo, con la finale che termina alle prime luci dell’alba. Invece per fortuna gli svedesi sono ligi al dovere, e all’1:01 tutto era finito, con Nemo della Svizzera saltellante di gioia per la vittoria..
È stata una serata con colpi di scena nella classifica, tanti fischi per la cantante israeliana (lo diciamo per onor di cronaca, non per altro) ed esibizioni che vanno dal “ho sonno vi prego fateli smettere” al “sono i miei nuovi eroi per i prossimi 12 minuti”.
Ma bando alle ciance: ecco classifica definitiva e pagellone definitivo di questo Eurovision Song Contest 2024.
Svezia
Marcus & Martinus – Unforgettable
Un duo bravo il giusto per passare inosservato se non fossimo all’Eurovision. Canzone con beat innoqui, perfetti per il dopo messa domenicale.
Ucraina
alyona alyona & Jerry Heil – Teresa & Maria
Un duo bravo il giusto per passare inosservato se non fossimo all’Eurovision. Aspettate, ma questo incipit l’ho già usato… Ok, non fa niente. Fatto sta che siamo su livelli che non oltrepassano l’orecchiabile e che evitano di pochissimo variopinte imprecazioni per l’ennesima canzone da tentativo di strappare emozioni profonde quanto una pozzanghera sulla SS80.
Lussemburgo
TALI – Fighter
Particolare per essere lussembrughese. Lussembrughiana. Luss… DEL LUSSEMBURGO. Bella eh, radiofonica quanto vi pare, ottima per le serate delle prossime due settimane e mezzo. Poi ciao ciao con la manina.
Germania
ISAAK – Always On The Run
Annunciato in pompa magna, il suo pregio è quello di avere una voce piena e con un graffiato leggero che di tanto in tanto spunta fuori. Il resto, è da buttare nel barile incendiato che aveva di fianco, stile senzatetto nelle scene tagliate di “Mamma ho perso l’aereo – mi sono smarrito a New York”.
Israele
Eden Golan – Hurricane
Bordate di fischi. Al di là di tutto, lei è brava, ha una bella voce, ma la canzone è anonima.
Lituania
Silvester Belt – Luktelk
Altra bella voce, altro fenomeno che farà breccia in vari cuori e in varie playlist. Al sottoscritto la sua performance e la sua canzone hanno inciso profondamente. No, scherzo: evanescente come uno sbuffo di talco su un tavolino di cristallo in un privè.
Spagna
Nebulossa – ZORRA
L’incrocio tra Cher e Raffaella Carrà con ballerini sinuosi al suo cospetto, come una mistress dal cuore tenero. Vibes possenti tra pop dance anni ‘80 e “True Survivor” di David HasselHoff per la colonna sonora di “Kung Fury”. Almeno si canticchia e si balla. Evviva la Zorra, che non è la cugina di Zorro.
Estonia
5MIINUST x Puuluup – (nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi
Come fai a non voler bene a chi ha scritto una canzone su una retata della polizia in un cottage con “gente sospetta”? E come non amarli per come sono sul palco? E come non metterli direttamente in playlist e cercare nel mercato nero dei CD la loro intera discografia?
Lettonia
Dons – Hollow
Ho sperato che dei feroci ultras del Foggia sfondassero la porta della redazione, mi puntassero e uno a uno mi tirasse un calcio nei coglioni, nella vana speranza di svegliarmi dal torpore di Mastro Lindo serial killer.
Grecia
Marina Satti – ZARI
Il TikTok electro per eccellenza. Io sono vecchio, non posso dire che mi sia piaciuta, ma alla mia ragazza, che è più esperta in tendenze, ha profetizzato un suo successo anche al di fuori dei confini dell’Eurovision 2024. E chi sono io per dire “cazzo dici”?
Irlanda
Bambie Thug – Doomsday Blue
Mara Maionchi la odia. La disincrasia tra Marylyn Manson e Winx rinnegata ha qualcosa di interessante. Forse troppe urla, forse il satanasso che le sta attorno ha sbagliato candeggio nell’ultima lavatrice e per questo è incazzata e non sa se perdonarlo. Gli irlandesi sanno essere strani.
Inghilterra
Olly Alexander – Dizzy
Da manuale. Da manuale intitolato “Come non saper cantare, fregarsene il cazzo e farsi il figo all’Eurovision 2024”. Più imbarazzante della canottiera indossata e rubata dal cesto dei panni sporchi di Giovanni Truppi.
Norvegia
Gåte – Ulveham
Evocativa, una voce incredibile e un batterista meravigliosamente fuori tempo rispetto alla base registrata. Un po’ di “pop-metal” norvegese. Burzum starà già progettando di bruciare una chiesa di polistirolo, ma accontentiamoci.
Italia
Angelina Mango – La noia
Performance notevole, al di là dei patriottismi. Nel marasma di rottura di coglioni con varie nenie strappalacrime, ha il merito di tirare su i ritmi della gara. Non credevo nella sua vittoria, ma quantomeno in un posizionamento tra i primi 6.
Serbia
TEYA DORA – RAMONDA
Sembra un cervo agonizzante. Lo scoglio finale, incrocio tra Mufasa e Pdor figlio di Kmer, è forse l’unico elemento interessante di una canzone piatta come la Terra per un terrapiattista.
Finlandia
Windows95man – No Rules!
Gli scandinavi non sono mai stati normali. I Finlandesi ancor meno. I Windows95Man ancora meno. Geniali nel loro essere tamarri e idioti con cognizione di causa. La citazione di “Ding dong dong” di Gunter all’inizio e la “pantaloncinizzazione” sul finale vale l’Eurovision 2024, 2025, 2026 e 3153.
Portogallo
iolanda – Grito
La principessa del lamento, subito dopo la cantante serba. Quantomeno qui c’è della melodia e del leggerissimo cambiamento di ritmo. E sì, siamo almeno sulla soglia della sopportazione. Almeno.
Armenia
LADANIVA – Jako
Pocahontas (ma con la gioia di vivere) e Ricky Martin trombettiere tra i migliori di questo Eurovision 2024. Infatti, col cazzo che hanno vinto. Perché, come disse il saggio Renè Ferretti…
Cipro
Silia Kapsis – Liar
Pop danzereccio di matrice jenniferlopeziana. Candidata come fase bonus durante le lezioni di zumba.
Svizzera
Nemo – The Code
Pantofole pelose e ipertensione. Brano carino per le radio, lui atleta e prossimo uomo immagine di DeFonseca.
Slovenia
Raiven – Veronika
Tra le proposte simil epiche/emozionali, è forse una delle pochissime che ha senso di esistere. Gli urletti nel finale potrebbero dichiarare guerra alle Isole Tremiti.
Croazia
Baby Lasagna – Rim Tim Tagi Dim
“Il ragazzo di campagna” trasposto in musica tamarra. Se Renato Pozzetto fosse un incrocio tra rammstein e musica tamarra, sarebbe Baby Lasagna. A mani basse una delle canzoni più meravigliosamente cafone dell’Eurovision 2024 e per questo lodevolissima di menzione. Gli strumenti coperti da centrini della nonna dovrebbero metterli in commercio. Comprerei la chitarra di merletti all’istante.
Georgia
Nutsa Buzaladze – Firefighter
Personaggio da sbloccare nel prossimo Mortal Kombat che come fatality urla a caso urlando “sono una guerriera”. Tutti vogliono far vedere che hanno voce. Poi però non lamentatevi se vi mando a cagare.
Francia
Slimane – Mon amour
Ha una gran voce e lo sa, tanto che esegue il “momento possenza” allontanandosi dal microfono e continuando a cantare a cappella. Della serie: “Beccatevi questi polmoni, stronzi”. Per essere una nenia stracciamaroni, è quantomeno sentita, trasmette qualcosa. Se irritazione, emozione, noia o altro, sta a voi decidere.
Austria
Kaleen – We Will Rave
Vi sfido: procuratevi la DeeJay Parade 5 e scovate quale brano è praticamente identico a questo nella parte dove lei non canta. Eurodance dal sapore anni ‘90. Vorrei dire cose cattive, ma l’essere metallaro lascia spazio al mio essere tamarro ed esser cresciuto anche conqueste sonorità. Disco Metal dei Nanowar ha dato lezioni di vita a costei, anche se costei non conosce i Nanowar Of Steel.
Classifica Finale Eurovision Song Contest 2024:
- Svizzera
- Croazia
- Ucraina
- Francia
- Israele
- Irlanda
- Italia
- Armenia
- Svezia
- Portogallo
- Grecia
- Germania
- Lussemburgo
- Lituania
- Cipro
- Lettonia
- Serbia
- Regno Unito
- Finlandia
- Estonia
- Georgia
- Spagna
- Slovenia
- Austria
- Norvegia
a cura di
Andrea Mariano
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