“Fuoco di Paglia” di Raesta: Un Viaggio Emotivo e Sonoro

“Fuoco di Paglia” di Raesta: Un Viaggio Emotivo e Sonoro
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Il nuovo EP di Raesta, intitolato “Fuoco di Paglia”, segna l’entrata di Stefano Resta nel mondo della musica da solista, dopo un periodo di tre anni dedicato al progetto RAESTAVINVE’.

L’EP di Raesta, composto da cinque tracce, si caratterizza per una varietà di sfumature all’interno del panorama alternative rock, registrato con maestria presso il Natural Head Quarter Studio di Ferrara con la collaborazione di Manuele Fusaroli e pubblicato sotto l’etichetta Alka Record Label di Massimiliano Lambertini.

Il viaggio sonoro inizia con “Ehi Monsieur,” il primo singolo e un omaggio al post-punk revival dei primi anni del nuovo millennio.

La traccia è arricchita da backing voices urlate e chitarre fuzz, che evocano suggestioni dei White Stripes, creando un’atmosfera intensa e carica di energia. La scelta di affrontare temi attuali, come il conflitto russo-ucraino, aggiunge profondità e impegno alle sonorità coinvolgenti.

La successiva traccia, “E Se Fossi Tu,” abbandona il territorio post-punk per abbracciare l’elettropop. La serrata batteria elettronica apre la strada a tappeti di basso synth, creando un ritmo avvolgente che accompagna i tormentati pensieri raccontati dalla voce di Raesta.

La trama di amari bilanci in una notte di riflessioni su amori passati e amicizie sofferte si sviluppa con un dinamismo che mostra la versatilità dell’artista.

“Ragazzi Marsigliesi,” terza traccia dell’EP, si distingue per la sua atmosfera onirica e ancestrale. La ballad racconta la storia di ragazzi anticonformisti che affascinano e coinvolgono il narratore, culminando in un ritornello solenne che celebra il ritorno in patria.

L’uso di rintocchi di campane e la chitarra elettrica conferiscono al brano un tocco di misticismo.

“Andrea” rappresenta un cambio di atmosfera, celebrando l’amore del cantautore per la vita metropolitana con un sound pop spigliato e scanzonato. I riferimenti sonori ai suoni pop psichedelici, caratterizzati da un basso acido, pad spaziali e chitarre fumose, creano un’esperienza auditiva vivace e coinvolgente.

L’EP si conclude con “Popcorn,” una toccante traccia acustica che si distacca dagli arrangiamenti alternative rock ed elettropop delle tracce precedenti. Raesta si presenta in una veste più intima, accompagnato solo da una chitarra classica e alcune note slide.

La canzone affronta delicatamente le dinamiche del rapporto di coppia, esplorando l’assenza di spazi “riservati a se stessi” durante la transizione da serate romantiche a quelle più complesse.

In conclusione, “Fuoco di Paglia” si configura come un EP che offre un viaggio emozionale completo, attraverso sonorità che spaziano dall’energia post-punk alla riflessione elettropop e all’introspezione acustica. La varietà delle tracce, unite dalla voce distintiva di Raesta, testimonia la sua abilità nell’esplorare e trasmettere una gamma diversificata di emozioni.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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