VERYVERY e il loro settimo mini album: “Liminality EP.DREAM”

VERYVERY e il loro settimo mini album: “Liminality EP.DREAM”
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La band sudcoreana VERYVERY è uscita lo scorso 16 maggio con “Liminality EP.DREAM”, il loro settimo album di studio, un EP di 4 brani in cui si parla del mondo delle relazioni interpersonali.

I VERYVERY sono una band sudcoreana formata da Jellyfish Entertainment nel 2018. I membri sono: Dongheon, Hoyoung, Minchan, Gyehyeon, Yeonho, Yongseung e Kangmin. Il loro debutto ufficiale sulla scena musicale avviene il 9 gennaio 2019 con “Veri-Us”, un EP di 5 brani.

Il complesso musicale autoproduce la propria musica, e il membro Michigan, con le sue capacità artistiche e cinematografiche, si occupa dei videoclip musicali i quali sono interamente gestiti e diretti da lui. 

Durante la loro breve carriera i VERYVERY, contano ben 7 mini album, ultimo di questi è “Liminality EP.DREAM” rilasciato il 16 maggio. Senza ulteriori indugi addentriamoci quindi in “Liminality EP.DREAM”!

Crazy like that

Il brano che apre il disco è incentrato (come anche tutti gli altri), sull’amore. Il tema centrale del brano e anche dell’EP. Ci troviamo di fronte ad una canzone che racconta di un rapporto interpersonale, e lo fa nel modo più classico e pop possibile.

E questo non è un difetto, non per forza, ma purtroppo con brani di questo genere si rischia di cadere nel qualunquismo. Chiaramente ci sono milioni di brani “qualunquisti” di successo, perciò ripeto che non è un difetto del brano, quanto più una sua caratteristica.

Dal punto di vista della struttura del pezzo, abbiamo uno schema molto semplice, un classico alternarsi tra strofa e ritornello. Forse interporre tra questi due elementi, un bridge o un assolo (o qualunque altra cosa), avrebbe reso il pezzo un po’ meno prevedibile o noioso.

JUICY JUICY

Con “JUICY JUICY” abbiamo un cambio di registro, per la produzione se non altro. La strumentale è più interessante rispetto a “Crazy like that”, questo è già un buon inizio, e in generale questo singolo risulta più orecchiabile.

Il testo come anticipato prima, parla ancora una volta di rapporti interpersonali a due. Ma questa volta lo fa nell’accezione più intima del concetto. Le parole del testo, quasi soft porn, creano un mood completamente diverso dal brano precedente.

Nel complesso abbiamo un pezzo più solido rispetto al precedente, che però viene rovinato per chi (come me), non apprezza quel genere di testi. Detto questo, ed esclusa la mia opinione personale, è un brano che si fa piacere, e può essere tranquillamente apprezzato dal grande pubblico.

Raincoat

Altro brano e nuovo cambio di mood. “Raincoat”, parla di un amore genuino in cui una delle due parti in gioco ha “coperto” il cuore dell’altro/a quando esso era nel pieno di un “acquazzone di solitudine e tristezza. Non troppo da dire su questo pezzo che, con la sua spensieratezza, la sua simpatica metafora, i suoi cori sul ritornello e la sua orecchiabilità passa il vibe check!

Smile with you

Ecco il pezzo conclusivo dell’EP: “Smile with you”. Ancora una volta si parla di relazioni interpersonali, ma in questo caso l’argomento viene approfondito un po’ di più rispetto alle altre volte. Si parla dell’amore a 360 gradi, dall’ansia, alla speranza, passando per tutti gli aspetti emotivi che caratterizzano questo sentimento.

La struttura del brano è abbastanza canonica, ma se non altro la base col piano fornisce un’atmosfera ed un mood più intimo e particolare rispetto agli altri brani del disco. Questa caratteristica rende il brano sicuramente più piacevole.

Il brano è molto adatto a compiere il suo scopo da chiusura dell’EP. La strumentale con piano e archi sul finale è estremamente funzionale in questo.

Conclusioni

L’EP è corto e scorre molto in fretta. Il risultato è fresco, leggero, e non troppo impegnativo per l’ascoltatore.

a cura di
Matteo Cantergiani

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