“E Poi Chissà”, il nuovo singolo di Romeo&Drill raccontato dagli artisti

“E Poi Chissà”, il nuovo singolo di Romeo&Drill raccontato dagli artisti
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“Disponibile dal 27 gennaio 2023, il nuovo singolo “E Poi Chissà” del duo romano Romeo&Drill promette di risvegliare ricordi ed emozioni a chi lo ascolta. Per conoscere al meglio il loro lavoro e la genesi del brano, li abbiamo intervistati

Si intitola “E Poi Chissà” il nuovo singolo di Romeo&Drill uscito il 27 gennaio 2023 su tutte le piattaforme digitali. Il duo romano ritorna dopo la celebre hit “Giorno di Scuola” che li ha portati alla finale di Sanremo Giovani, con un pezzo intitolato “E Poi Chissà”, che ha la capacità di far risvegliare i ricordi in chi lo ascolta.

Il brano, infatti, parla di amore e solitudine con un’atmosfera pop ottenuta grazie a suoni moderni e ricercati. “E Poi Chissà” enfatizza la difficoltà che tutti hanno nel fermarsi a riflettere sulle proprie emozioni in una cornice fatta di palazzi e negozi di città. La canzone è intima, passionale e intensa, come tutti i brani di Romeo&Drill che mai peccano di eccessiva introspezione.

Abbiamo raccolto alcune considerazioni e riflessioni sui lor progetti e sulla loro musica con questa nostra intervista.

Buongiorno ragazzi e benvenuti su The Soundcheck. Il vostro duo ha un nome a metà insolito: Romeo&Drill, dico metà insolito perché Romeo è il cognome di Patrizio ma Drill non è così intuitivo, cosa ti ha spinto Francesco a scegliere questo pseudonimo?

Ciao e grazie per quest’intervista, per noi è un super piacere! Il nome Drill temo resterà – almeno per un po’ – un segreto perché è legato a un aneddoto liceale con un mio amico, non me lo perdonerebbe.

La vostra carriera artistica è iniziata da poco nel 2019, eppure, avete non solo avuto modo di partecipare a Sanremo Giovani 2022 con il brano “Giorni di Scuola”, ma siete anche arrivati in finale. Oltre alle mie più sincere congratulazioni, come è stato letteralmente calcare il palco più ambito d’Italia?

Per entrambi è stata un’emozione unica che abbiamo vissuto con gli occhi di quando eravamo bambini e lo vedevamo in tv. È stata anche un’esperienza formativa, naturalmente, ci ha spinto a dare il massimo e voler continuare a farlo. Siamo più carichi che mai e speriamo non sia l’ultima!

La vostra sinergia musicale ha inizio con il vostro primo brano “Chissenefrega”. Fin da subito è chiaro che il tema trattato è la fine di una relazione (“Svegliarmi in questo letto freddo e non trovarti accanto a me” cit.) ma al contrario di altre canzoni che hanno un focus improntato più sul dolore della conclusione di una storia d’amore, voi mettete nero su bianco la parola “Chissenefrega”. Che messaggio volete mandare con questo termine? Un semplice andare avanti o qualcosa di più?

Il messaggio che vorremo mandare è che la fine di una relazione non corrisponde sempre e solo ad una delusione ma, spesso, è anche un’occasione di rinascita, di rivalsa. Un po’ come le fenici che rinascono dalle loro ceneri, noi dobbiamo rinascere dalla delusione!

E poi… ma CHISSENEFREGA!

Venerdì 10 dicembre 2021 era uscito il vostro primo brano sotto l’etichetta “Leave Music” dal titolo “Sono ancora morto”. Questo brano parla della solitudine provata mentre sembra che la negatività nella vita stia prendendo il sopravvento, ma poco prima di precipitare nello sconforto, una piccola speranza fa rendere conto di quanto sia importante perseguire la propria felicità. Nel vostro percorso professionale, c’è stato un momento dove vi siete sentiti soli per vostre scelte musicali?

Certo, ci siamo sentiti soli a volte lasciati in un mare di brani. La nostra fortuna è quella di essere in due e di poter contare l’uno sull’altro. Quando uno di noi si sente giù, per un qualsiasi motivo o si sente solo, l’altro è pronto a ricordagli che – alla fine – ha l’altro dalla sua parte.

Il 27 gennaio 2023 è uscito il vostro nuovo singolo “E poi chissà”. Un brano intimo, passionale che parla di amori e solitudini che prima o poi tutti viviamo. Non è una canzone semplice da capire questa. Ormai si è talmente abituati a sentire inni pieni di rancore verso gli ex che si tende a dimenticare quanto sia difficile accettare non solo la sofferenza di aver perso una persona che nel bene e nel male si è amata ma anche tenere uno sguardo sul futuro, sempre ad inseguire l’irraggiungibile. Da artisti, qual è la luce da inseguire per il vostro futuro?

La luce che stiamo inseguendo è la stessa di quando abbiamo cominciato, con la differenza che all’inizio era uno spiraglio piccolissimo sul bordo di una finestrella in cui l’ombra aveva una grande prevalenza spaziale. Piano piano lo spiraglio è diventato un raggio. Quello che cerchiamo è una finestra sempre più abbagliata da una luce che l’avvolga del tutto!

Con le vostre canzoni e bravura siete stati ospiti di tanti altri spettacoli, oltre a Sanremo Giovani, avete cantato insieme a Flaza al concerto di Halloween a Cinecittà World. Quali altri palchi vi attendono per il 2023?

Andremo a Sanremo per cantare in piazza Colombo e per il premio Iannacci, ci aspetta anche Spaghetti Unplugged e, per citarci, “E poi chissà?”

a cura di
Elisa Manzini

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