Chi si accontenta gode: la recensione di Day Shift
Sicuramente non sarà amore a prima vista, ma è un bel film estivo. Leggero come la stagione più frivola di tutte.
Avete presente quelle sere da temporale estivo, in cui non avete voglia di fare niente, ma avete comunque bisogno di qualcosa che vi faccia stare allegri? Day Shift è sicuramente quel qualcosa che può risollevare la serata.
Con la regia di J. J. Perry e un cast frizzante composto ad esempio da Jamie Foxx, Dave Franco e Snoop Dogg, il film (uscito su Netflix qualche giorno fa), dà subito l’idea di essere fuori dalle righe. Il genere è azione/commedia, e la trama per niente complicata: il protagonista, Bud, un padre di famiglia, fa credere a tutti di essere un semplice addetto alla pulizia di piscine, ma in realtà il suo mestiere è cacciare vampiri. Un mestiere pericoloso, ma gli frutta molti soldi. Un cacciatore di taglie insomma, con la differenza che i vampiri si accettano solo morti.
Essendo stato espulso dall’Unione, un’associazione ricca che si occupa sistematicamente di cacciare vampiri, Bud arranca per racimolare qualche soldo. Un personaggio ribelle e non attento alle regole, per questo è stato “licenziato”. Quando la moglie di Bud minaccia il marito di andarsene via portando la figlia con sé per via delle sue bugie e stranezze, Bud decide che deve assolutamente convincere la moglie a restare.
I soldi infatti mancano e bisogna pagare la retta scolastica e il dentista. Bud perciò gioca il tutto per tutto e cerca in ogni modo di riottenere il lavoro all’Unione, grazie anche all’appoggio di Big John, un rispettatissimo cacciatore di vampiri. Bud ci riesce e da questo momento dovrà essere affiancato da un giovane e maldestro impiegato che ha l’incarico di sorvegliarlo e comunicare eventuali effrazioni. Da questo momento inizia la vera e propria azione. Tra combattimenti, ironiche gaffe e colpi di scena.
Punti di forza.
Day Shift sa essere assurdamente ironico, la trama prende perché è avvincente. C’è anzione e degli effetti speciali degni del 2022. Tra i personaggi più simpatici c’è sicuramente Franco, ma anche Snoop Dogg interpreta un ruolo a cui lo spettatore facilmente si affeziona. L’intera pellicola, inoltre, ha molte vibes anni ’90: un po’ Buffy, un po’ man in black, ed è piacevole rivivere quelle sensazioni.
Punti deboli.
In alcuni punti il film cavalca degli stereotipi tipici di Hollywood. Come l’effetto rallenty sugli eroi che si preparano per la battaglia, forse ne abbiamo le scatole piene, soprattutto se nello stesso film si mostra due volte. Oppure lo stereotipo del padre di famiglia che deve salvare moglie e figlia. Moglie che puntualmente non fa assolutamente niente per salvare la situazione.
In conclusione questo non è sicuramente il miglior film di Netflix, anzi, è veramente inspiegabile la sua posizione nella top 10, ma è uno di quei film da mettere su per farsi due risate con gli amici, per distrarsi un po’ magari, senza pretese.
a cura di
Ilaria Mazza
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