Deftones – Sequoie Music Park – 21 giugno 2022

Deftones – Sequoie Music Park – 21 giugno 2022
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Torna il ruggito dei Deftones nell’unica data italiana del loro tour 2022

Martedì 21 giugno, a scaldare l’aria già caliente della serata, ci hanno pensato le cannonate dei Deftones che hanno inaugurato il palco del Sequoie Music Park a Bologna.

Dopo un’attesa serpenteggiante infinita all’ingresso, che sembrava anticipare più una sagra della mortadella e crescentine, e con l’umida consapevolezza (termine appena inventato per esprimere disagio fastidioso ma sopportabile, ndr) di un Tananai vs un po’ di sano Nu metal qualche metro più in là, siamo entrati nell’area concerti del Sequoie Music Park con un sound già carico dato dai Grandson, gruppo in apertura della serata.

Un gruppo spalla che spacca!

Un alternative rock moderno e potente quello di Grandson, accompagnato da chitarra e batteria per il suo tour, che ha sicuramente coinvolto i presenti con riscaldamenti di handbanging, coreografie improvvisate e con sacrosanta preparazione di birre in mano.

Il frontman, reduce da recenti collaborazioni con Mike Shinoda e Tom Morello, ha interagito con i presenti con domande sull’attualità politica e post pandemia e incitando la folla a prepararsi all’arrivo dei Deftones poco dopo, non prima di aver preso dal pubblico la bandiera del Pride per rivendicare il diritto di tutti/e di amare liberamente.

Una piacevolissima prima volta live del canadese Jordan Edward Benjamin (in arte Grandson) che mi ha lasciato da subito una voglia irrefrenabile di ballare, muovermi e coinvolgermi sin da subito. Niente fronzoli, solo Grandson, la sua musica e tanta voglia di palco dopo due anni di pandemia… E che chiusura con la sua hit Blood // Water!

Poche storie, arrivano i Deftones!

Arriva poi la volta della band di Chino Moreno, che calpesta l’atmosfera aprendo con il brano Genesis del loro ultimo album del 2020 Ohms; handbanging dal primo minuto assicurato! L’atmosfera catartica fa scivolare il pubblico in un movimento quasi meccanico: è impossibile rimanere rigidi.

Le mani e i corpi rinascono (come intona il brano stesso: “How will you spend your time?” Reborn – Genesis) muovendosi e scandendo i ritmi lenti e pesanti dei brani successivi Rocket skates e Be Quiet and Drive, per poi improvvisamente esplodere durante My Own Summer, per la gioia di chi vuole buttarsi in un mosh pit molesto, e vada al diavolo (Shove it!) chi rimane fuori!

Foto credits Sequoie Music Park (fonte: pagina FB Sequoie Music Park)

Si riprende un attimo di fiato (si fa per dire) sulle note di Tempes” e Swerve City, entrambe dell’album Koi No Yokan (parola giapponese che indica la sensazione di colpo di fulmine, ndr), per poi passare all’intima ed elettronica Digital Bath, uno dei brani più ricchi di pathos dei Deftones.

Questa carezza si è fatta sentire di più nella serata di martedì scorso (“tonight I feel like more”) ed è arrivata proprio dall’album simbolo del gruppo White Pony, che ha visto pescare dallo stesso il brano Change (In the house of flies), cantato ad una sola voce da Chino ed il suo pubblico. Nota triste: dallo stesso album il gruppo non ha più attinto nulla nella serata, quindi niente Passenger per i fan.

Pubblico

Il pubblico dei Deftones è stato centrale nella serata, con il frontman che più volte si è spinto fino al bordo del palco ammiccando, salutando, caricando ed ovviamente anche danzando verso i fan (che cringe i suoi balletti!).

Il concerto si chiude con l’encore composto da Lotion e 7 Words: pogo vero con i presenti lanciati al centro dell’arena, tutti caratterizzati da artistici aloni di sudore sulle magliette. Una volta intonate le ultime note del concerto e scesa la cortina di polvere sollevata, chi ha mantenuto sufficienti energie è rimasto sino alla fine in attesa di una bacchetta o altro materiale dei Deftones sottopalco.

Ma ahimè, solo un fortunato fra tutti è riuscito ad accaparrarsi la scaletta (rischiando anche il collo, visto che è saltato al di là delle transenne e preso a male parole dagli stewards, ndr).

foto credits Sequoie Music Park
Pagella di fine concerto

Il frontman Chino si è esibito con una voce ottima e con acuti incredibili; ha anche utilizzato sapientemente la distanza dal microfono nei passaggi più difficili.

Niente da dire per i Deftones, che ci hanno regalato una serata di sudore emotivo, con la calda risposta dei fan. Genuina passione della band che ha portato ad un successone, dato mancavano dall’Italia dal 2017 (Milano), mentre a Bologna da 22 anni!

E per citare il brano del collega nazionale Tananai a qualche metro più in là: “Oh Deftones tornaaate da me, vorrei un altro bel concerto…”

Per le prossime date e artisti in previsione al Sequoie Musick Park andate sul loro canale Facebook .

Ecco a voi la scaletta:

  1. Genesis
  2. Rocket Skates
  3. Drive
  4. My Own Summer (Shove it!)
  5. Tempest
  6. Swerve City
  7. Digital Bath
  8. Around the Fur
  9. You’ve Seen the Butcher
  10. Sextape
  11. Diamond Eyes
  12. Rosemary
  13. Bloody Cape
  14. Change (In the House of Flies)
  15. Ohms
  16. Headup
  17. Lotion
  18. 7 Words

a cura di
Francesca Bandieri

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Francesca Bandieri

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