Espiazione, il senso di colpa raccontato da McEwan
Estate 1935: in una villa di campagna nei pressi di Londra, Briony Tallis, tredici anni, coltiva il suo sogno di diventare scrittrice ed è decisa a mettere in scena una commedia da lei ideata: Le Disavventure di Arabella. E’ con questo escamotage che prende vita Espiazione di Ian Russel McEwan.
A fare da sfondo alla vicenda, c’è Villa Tallis, un antico edificio di dubbia bellezza in stile gotico baronale, costruito dal nonno di Briony grazie alla fortuna guadagnata con la sua bottega di ferramenta.
I personaggi principali entrano in scena come in una recita teatrale, e la commedia di McEwan ha inizio
Le comparse, sono i parenti venuti dal Nord dell’Inghilterra per trovare la famiglia Tallis: i due cugini più piccoli, Jackson e Pierrot, e la cugina Lola, più grande di Briony, con la quale si contende il ruolo di protagonista dell’opera.
Oltre ai cugini, fanno il loro ingresso anche l’amatissimo fratello Leon, e un suo amico, Paul Marshall, inventore della celeberrima cioccolata Amo.
Poi ci sono i genitori di Briony: Emily e Jack. Lei, madre e moglie consumata dalla solitudine e dalla malinconia, e lui, padre assente, perché perennemente occupato col suo lavoro al Ministero.
E poi Cecilia, sorella maggiore di Briony, tornata da poco da Cambridge per passare le vacanze con la famiglia. Studentessa di letteratura in un periodo storico in cui, per una donna, avere una laurea , non è altro che una specie di hobby.
Conosciamo Robbie Turner il figlio di Grace, la domestica a servizio della famiglia Tallis. Il ragazzo è anche il protetto del capofamiglia Jack, che lo ha accolto assieme alla madre, abbandonata dal marito, e ha permesso ad entrambi di vivere nel cottage accanto alla villa.
Jack ha finanziato gli studi di Robbie, ed è deciso a pagargli anche l’imminente carriera in medicina. Cecilia e Robbie sono cresciuti insieme, ma il loro rapporto è sempre stato diviso tra odio e amore.
Nonostante l’indole timida, la grande passione di Briony per la scrittura la porta a passare i pomeriggi nella biblioteca di famiglia, immersa nelle pagine dei romanzi, per leggerli ad alta voce. Alterando il timbro e distogliendo lo sguardo dalle pagine, di tanto in tanto, suscita una compiaciuta meraviglia nei genitori e nella sorella, per le sue inaspettate doti narrative e recitative.
Sarà proprio a causa di questa sua irrefrenabile passione per le storie di fantasia e il desiderio di avvicinarsi al mondo adulto, con i suoi drammi ben più interessanti delle noiose storie sulle principesse, che la piccola inizierà a fantasticare sulle parole scritte da Robbie in una lettera indirizzata a sua sorella Cecilia.
La recita di Mc Ewan entra nel vivo quando la curiosità di Briony prende il sopravvento
La bambina legge la lettera che Robbie le chiede di consegnare a sua sorella, ponendo le premesse di una vicenda che coinvolgerà tutta la famiglia. Un’azione apparentemente innocua, che causerà delle conseguenze gravissime.
Un gesto che porterà la bambina a volgere accuse molto gravi ad un membro della famiglia, e a cambiare il corso non solo della sua esistenza, ma anche quello delle persone a lei vicine.
Espiazione ( Atonement, il titolo originale), pubblicato in Italia nel 2003, è forse una delle opere più conosciute di McEwan
Il romanzo si divide in tre parti principali.
Nella prima vengono narrati i fatti che precedono l’avvenimento principe, nella famigerata estate del 1935, ma da punti di vista differenti.
La seconda ripercorre le gesta di Robbie, mandato al fronte a combattere per l’esercito britannico, che cerca di sopravvivere tra le insidie della guerra, solamente per rivedere Cecilia.
Nell’ultima parte, infine, tutti i nodi vengono al pettine, e i protagonisti devono fare i conti con le loro scelte passate e future.
L’autore si avvale della tecnica del flusso di coscienza ripreso da Virginia Woolf per descrivere, minuziosamente, ogni emozione dei personaggi. In questo modo il lettore entra nella testa di ognuno e impara a conoscerne le invidie, i rancori, i problemi, gli affetti e l’amore che li lega, come un filo invisibile e indissolubile.
Il romanzo ci fa mostra di come ogni sguardo sulla vicenda sia diverso; ogni prospettiva sulla realtà è filtrata da chi la sta guardando.
Briony crede che la sorella sia in pericolo, e agisce per proteggerla. Cecilia fraintende il comportamento di Robbie nei suoi confronti e si sente a disagio in sua presenza. Robbie ama Cecilia, ma ha mille dubbi, perché pensa che il suo amore non sia corrisposto.
L’espiazione non è solo quella che deve scontare Briony, per aver fatto ciò che ha fatto, ma anche quella che devono espiare gli altri personaggi, immersi nella pazza commedia della vita.
Il senso di colpa è uno dei temi cardine del romanzo
Ma il contesto della vicenda porta il lettore a chiedersi: ha davvero senso parlare di colpe, in un periodo come quello della Seconda Guerra Mondiale, in cui i peccati possono essere di tutti, e allo stesso tempo, di nessuno?
Il sogno di Briony di diventare scrittrice funge da metafora per rappresentare il mestiere dell’autore. Lei diventando scrittrice, con penna e fantasia, decide le sorti dei suoi personaggi, esattamente come fa nella vita vera quando muove le false accuse.
L’unica differenza è che nella vita reale, le conseguenze delle proprie azioni sono molto più gravi che nella finzione letteraria.
Mc Ewan, nella sua opera, paragona la vita ad una commedia, ma ci mette in guardia dalle nostre stesse azioni: nella vita reale non ci sono prove prima dello spettacolo, e dobbiamo fare attenzione a ciò che diciamo e facciamo, perché questo avrà ripercussioni sull’intera nostra esistenza.
a cura di
Silvia Ruffaldi
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