Se anche tu ti senti una “Penisola”, ho il disco che fa per te

“Penisola” è il titolo del primo disco di Bartolini, il cantautore romano che negli ultimi tempi è riuscito a catturare la nostra attenzione e quella delle piattaforme digitali con soli pochi singoli. Tutti incredibilmente interessanti.
Brani come “Lunapark” e “Non dirmi mai”, sono andati a comporre quello che a tutti gli effetti è il suo primo full lenght.
Dal pop all’indie di stampo britannico, fino a quella punta di new romantic che lascia uno spazio importante al suono del synth. Tutte le sonorità di questo disco si intrecciano perfettamente canzone dopo canzone, andando ad abbracciare non soltanto i gusti del pubblico affascinato dal cantautorato italiano ma anche di coloro che nella musica odierna cercano uno specchio della società e di quello che stiamo vivendo.
Siamo penisole. Mai così tanto come in questo periodo restiamo aggrappati alla speranza ma con il corpo nuotiamo in mezzo al mare. Da soli con le nostre mancanze ma comunque sempre connessi a qualcosa.
Se fossi qui, vorrei abbassare la musica e sentirti parlare…
Ma “Penisola” non è solo un paragone con altre correnti musicali, sarebbe troppo facile. “Penisola” è anche – e soprattutto – la voce di Bartolini, le parole che utilizza, il modo in cui le pronuncia, l’importanza che la sua cadenza riesce a dare ad alcuni termini. Da generosi synth a semplici voci e chitarre a cui seguono pianoforti e calde linee di basso: la cornice perfetta a testi incredibilmente narrativi.
Undici brani in cui non mancano certamente i riferimenti a ormai noti artisti della scena italiana (come Calcutta o i Canova) ma dai quali riesce comunque a prendere le distanze grazie a una forte e continua sperimentazione melodica.
a cura di
Giovanna Vittoria Ghiglione
LEGGI ANCHE – Alberto Ferrari dei Verdena, live per Emergency
LEGGI ANCHE – “Morsi” è il nuovo singolo di Testacoda
2 pensieri su “Se anche tu ti senti una “Penisola”, ho il disco che fa per te”