C’è un nome che nel corso degli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere sempre meglio ed è quello di Calcutta. Dal 2015 (anno di uscita del suo disco Mainstream) ad oggi il cantautore di Latina è senza dubbio uno dei protagonisti della scena musicale italiana.

A maggio del 2018 arriva il suo nuovo album Evergreen per Bomba Dischi ed è il momento che segna la svolta per la carriera di Edoardo perché è proprio durante l’estate dell’anno scorso che fissa i primi due appuntamenti importanti live: il primo nella stadio della sua città natale e il secondo nella prestigiosa Arena di Verona.

Risultato? Due sold-out e un film concerto dal titolo Calcutta Tutti in piedi, un racconto attraverso straordinarie immagini della magia che solo una location come l’Arena di Verona è in grado di trasmettere.
Un successo senza sosta costellato da dischi d’oro e un elenco di date nei palazzetti e nei più importanti Festival Italiani. Questo 2019 che sta per finire in realtà sancisce un nuovo importante inizio per Calcutta e sono le 11 tappe del tour europeo che ha preso il via martedì sera del Teatro Nuovo della Repubblica di San Marino organizzato in co-produzione da Fun4all e DNA concerti. Ancora una volta sold-out.

Sul palco ritroviamo un Calcutta emozionato e allo stesso tempo quasi impacciato di fronte ad un pubblico così composto, tanto che ad un certo punto dopo aver aperto il live intonando i suoi vecchi e affezionatissimi brani come Milano, Cosa mi manchi a fare e Limonata ha detto sorridendo: “Per noi è un po’ mortificante come situazione, siete tutti seduti e non sappiamo se vi state divertendo” ed è stato da lì in poi che il pubblico ha risposto in maniera positiva ed attiva e in un attimo tutta la platea era in piedi ad intonare i suoi più grandi successi da Pesto a Orgasmo fino agli ultimi due singoli Sorriso (Milano Dateo) e Due punti.

I concerti a teatro hanno tutto un altro sapore e lo spettacolo acustico offerto da Calcutta e da tutta la sua band è completamente diverso rispetto a quello degli anni trascorsi tra esibizioni nelle piazze e nei piccoli club. Il teatro è un luogo più intimo e forse è stata proprio l’intimità e un contatto così ravvicinato col pubblico l’elemento che ha un po’ “disorientato” l’andamento della serata e ha rallentato in qualche modo l’impatto con le emozioni o forse, semplicemente, dopo aver assistito alla grandissima performance all’Arena di Verona niente mi sembra possa eguagliare quel risultato.
Ho ritrovato un Calcutta diverso, a tratti ormai quasi “abituato” a calcare i palchi e allo stesso tempo ho percepito anche meno entusiasmo, coinvolgimento e interazione col pubblico. Un pubblico che non smette di apprezzare la sua musica e il fatto che risultino esaurite anche le date di Londra, Parigi e Barcellona ne è la dimostrazione.

A cura di
Claudia Venuti
[…] brani in cui non mancano certamente i riferimenti a ormai noti artisti della scena italiana (come Calcutta o i Canova) ma dai quali riesce comunque a prendere le distanze grazie a una forte e continua […]
[…] Jurijgami è un giovane cantautore e chitarrista comasco. La passione per la musica l’ha ereditata dal papà, anch’egli musicista. A poco a poco, Jurijgami sta realizzando il suo sogno di diventare un musicista. Ha infatti inanellato importanti esperienze, esibendosi in importanti palcoscenici come i Magazzini Generali di Milano e la Madeleine di Bruxelles, dove lo scorso novembre ha aperto il tour europeo di Calcutta. […]