Claudio Castellana e il suo mondo di illustrazioni digitali

Claudio Castellana e il suo mondo di illustrazioni digitali
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Negli ultimi anni i social network sono diventati un vero e proprio palcoscenico, un ottimo canale per diffondere la propria arte, dove in qualche modo viene data la possibilità (a chiunque abbia qualcosa da dire anche attraverso la propria vena artistica) di creare un profilo come se fosse un vero e proprio museo virtuale ed “esporre” così le proprie opere.

Claudio Castellana con il suo profilo Instagram e la sua pagina Facebook _iamclaudioc_ ne è la dimostrazione perché è riuscito a dare forma ad uno stile tutto suo, riprendendo spesso testi di canzoni ma anche pagine di alcuni libri.

Spesso le nostre doti vengono fuori col tempo e negli anni, emergono proprio nei momenti più impensabili e lo fanno in maniera prepotente. Iniziano così a farsi spazio idee che prima non avevamo mai considerato e valutato, inizia a muoversi qualcosa che ci spinge ad andare sempre più in là, per vedere effettivamente quanto siamo in grado di dare e fare.

Claudio è proprio così. Ha sempre voglia di crescere, migliorare, scoprire e conoscere. È uno di quelli che dimostra, e mostra, la parte più bella di sé a pochissime persone ed è uno di quelli che a mille tra un silenzio e una parola preferisce un silenzio, ma con dei colori e dei pennelli tra le mani è in grado di fare un casino pazzesco.

In realtà tutti noi abbiamo una dote, un qualcosa che sappiamo fare bene, una passione da coltivare e, in questo caso, una vena artistica da seguire perché Claudio in realtà l’arte ce l’ha nel sangue, così come quella bellissima sensibilità che è riuscito a trasformare in punto di forza attraverso le sue illustrazioni che in qualche modo rispecchiano non solo i suoi gusti musicali ma soprattutto la sua persona.

Ci siamo fatti raccontare qualcosa in più…

Iniziamo partendo un po’ da chi sei prima di arrivare alla tua arte, raccontaci qualcosa di te…

Sono Claudio, un ragazzo di 28 anni nato e cresciuto in Puglia, circondato dal mare e da panorami mozzafiato. Nella vita ho sempre seguito la mia passione per il calcio, ho fatto un bel po’ di lavori, ma attualmente sono dipendete di un’azienda di supermercati della mia zona, un lavoro che al momento mi gratifica sotto tanti aspetti.

L’arte nella mia vita c’è sempre stata, sin da quando ho mosso i primi passi, infatti mio papà ha sempre disegnato e creato opere con qualunque cosa gli capitasse sotto mano ed io ero lì, ad osservare e sognare un giorno di poterlo imitare perché credimi, mio padre e più forte di me nel disegno.

Sono un maniaco dell’ordine, i miei pennarelli sono in ordine di cromatura così come tutte le mie matite sono appuntite al punto giusto. Amo i dettagli, sono attento alle piccole cose che alla fine sono quelle che fanno la differenza. Il mio motto è : “ikigai” cioè avere sempre un buon motivo per svegliarsi la mattina. La mia situazione sentimentale è: no grazie, sto solo dando un’occhiata. Bevo vodka liscia con ghiaccio per dimenticare.

Quando hai scoperto la tua passione decidendo poi di aprire la tua pagina Instagram Iamclaudioc?
Com’è nata l’idea? 

In realtà la mia pagina è più un profilo personale o meglio io lo definisco ancora tale, perché mi piace postare le mie foto personali, dei miei viaggi e dei miei scatti. Ho la convinzione che i miei follower abbiano bisogno di sapere che dietro la realizzazione delle mie illustrazioni ci sia una persona vera, un ragazzo che gira il mondo, un po’ narcisista con i selfie, ma comunque un profilo gestito da una persona reale.

L’idea delle illustrazioni mi è nata una sera d’estate facendo uno scatto ad una mia amica e modificando poi la foto con una frase indie. Così ho pensato di lanciarmi nel mondo dell’illustrazione digitale perché su carta non avrei potuto far vedere la mia arte ad un pubblico così ampio.

Quali sono le altre tue passioni?

Le mie altre passioni sono senz’altro il calcio è i tatuaggi. Il calcio lo vivo in casa come se fosse una religione, tra mio papà, mio fratello e me che siamo tifosi sfegatati dell’Inter. I tatuaggi sono la mia seconda passione, li vedo come una forma d’arte. Ne avrò circa una trentina sul mio corpo e tutti dedicati a persone o eventi che mi sono accaduti fin ora è penso di tatuarmi fino a quando avrò spazio sul mio corpo. 

Instagram: _iamclaudioc_
Illustri principalmente testi di canzoni e chi ti segue da un po’ di tempo inevitabilmente avrà notato non solo il tuo amore per la musica indie ma anche la tua evoluzione e il tuo cambiamento volto continuamente a migliorare e perfezionare la tua tecnica e il tuo “marchio”, quali sono gli artisti che ti ispirano maggiormente? Sia nel mondo della musica che in quello dell’arte in generale? 

Il mio mentore è Leonardo Da Vinci, un artista a 360°. Amo tutte le sue tecniche e il mistero che si nasconde dietro ogni sua opera, anche se paradossalmente amo anche l’arte contemporanea e di design. Se dovessi scegliere un artista moderno direi Lucio Fontana, l’artista dei “tagli” che con le sue opere ti porta a superare i tuoi limiti.

Nel mondo musicale l’indie non è del tutto la mia musica preferita ma è quella che riesce a tirarti un pugno nello stomaco e due secondi dopo ti fa innamorare. L’indie è uno stato d’animo secondo me. Infatti tutti gli artisti del genere variano dalle canzoni strappalacrime a quelle dove si fa festa. La mia vera musica è il rap, il rap vecchia scuola come Articolo31 e Jovanotti.

C’è una canzone alla quale sei particolarmente legato alla quale hai dedicato un’illustrazione speciale?
E ce n’è una invece che non sei riuscito a rappresentare?

Sono legato alla canzone La musica non c’è di Coez a cui ho dedicato un’illustrazione (secondo me la più bella) dove illustro due cuori con la scritta “Volevo dirti tante cose ma non so da dove iniziare” perché è la frase che mi rispecchia più da vicino. Questo perché è proprio vero che avrei tante cose da dire ma non le dico mai, riesco quasi sempre in tutto quello che faccio a toccare il cielo con un dito ma non riesco mai ad afferrarlo e tenerlo con me. 

L’unica che non riesco a rappresentare e penso che mai riuscirò è l’illustrazione che farà innamorare qualcuna di me. Sull’amore sono sempre pessimista e lo prendo sempre in giro, e sento che questa sia una piccola rivincita da parte di Cupido nei miei confronti.

Instagram: _iamclaudioc_
A dicembre hai tenuto la tua prima mostra, raccontaci com’è andata e cosa ti è rimasto di questa esperienza così importante ma soprattutto qual è stato il riscontro da parte del pubblico

A dicembre sono riuscito a rendere vere le mie opere digitali. È nato tutto per caso, qualche idea davanti ad un caffè e in pochissimo tempo sono passato dall’idea alla realizzazione. Ho curato tutto nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso. Essendo un perfezionista ho voluto che ogni minima cosa fosse fatta in maniera perfetta ed è proprio per questo che ho riscontrato un ottimo successo, anzi molto più di quello che mi aspettavo.

All’inizio pensavo ci fossero stati solo i miei genitori e qualche amico giusto per dare un’occhiata invece in tre giorni di mostra c’è stata un affluenza notevole. Il mio intento era quello di portare ciò che disegno su uno schermo a poterlo toccare con mano. Tutto questo grazie anche al mio fedele compagno di avventura Giuseppe che ho voluto fortemente al mio fianco in rappresentanza di un brand di abbigliamento con cui collaboro per la realizzazione di t-shirt dipinte a mano. 

Quali sono i tuoi progetti per questo nuovo anno?

Ho qualche idea su come poter realizzare una nuova mostra, un po’ più interattiva per il pubblico e con qualche novità. Qualche evento in programma dove poter far vedere la mia arte e magari più in là raccogliere le mie opere in un libro illustrato.

a cura di
Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

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