Disney+, cinque motivi che vi convinceranno ad abbonarvi all’ennesima piattaforma streaming

Disney+, cinque motivi che vi convinceranno ad abbonarvi all’ennesima piattaforma streaming
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Le nostalgiche e disilluse generazioni cresciute a pane e walkman sono sopravvissute, con coraggio, alla disfatta di tecnologici compagni di gioco che, nel profondo dei loro cuori, erano convinti li avrebbero accompagnati per tutta la vita. Mangiacassette, VHS, floppy disk, macchine fotografiche analogiche, addirittura lettori CD e DVD. Tutti membri della famiglia, tutti indispensabili amici a cui abbiamo dovuto o dovremo dire addio, forse troppo presto.

Eppure mai, mai nella vita avremmo immaginato che sarebbe toccato pure a lei, alla signora dell’intrattenimento “home made”, Sua Maestà la Televisione.

Fermi tutti: nessuno ha ancora scavalcato davvero la TV, ma il suo regno è sotto assedio. Loro, le piattaforme tv e streaming, sono sempre più forti, più allettanti per noi voraci fruitori. Negli ultimi anni in tanti hanno rinunciato, senza neanche troppo rammarico, alla cara e vecchia televisione, preferendogli alternative come Sky, Netflix, Prime Video. Un elenco attualmente indefinito ed in continua espansione.

E qui, nel nuovo Universo Streaming, dopo aver ceduto per anni i propri prodotti ora ad una piattaforma, ora ad un’altra, la Walt Disney Company ha deciso di fondarne una tutta sua.

Il suo nome è Disney+ (o Disney Plus).

Ultimamente, Disney si è lanciata in una lotta frenetica all’ultimo colpo di marketing, non sempre regalandoci prodotti di qualità, ma catturando ogni volta, senza ombra di dubbio, l’attenzione della maggior parte del pubblico cinematografico e, per così dire, casalingo. Insomma, la filosofia che sembra aver adottato la multinazionale è “che si parli bene o male, l’importante è che si parli” e scommettiamo forte che, alla fine dei conti, dagli Stati Uniti fino all’ultima nazione europea, tutti avremo il nostro account su Disney+, che ci piaccia o meno.

Vi chiedete perché?
Ecco 5 ragioni per le quali, anche questa volta, non riusciremo a resistere alla tentazione di lanciare i nostri soldi a mamma Disney.

Disney Plus foto presentazione

1- La comodità di Netflix sposa l’epicità Disney

Se vi è piaciuto l’intuitivo e accattivante design di Netflix, allora impazzirete per quello di Disney+.

La piattaforma, infatti, pur riproponendo molte delle feature già apprezzate su Netflix, si distinguerà da tutti gli altri competitor proprio per lo stile divertente e giocoso, con una Home a finestre pronta a mostrarci i contenuti dedicati ai nostri personaggi preferiti. Il tutto, con quella smodata epicità che Disney, per tradizione, impiega nell’esibire al mondo le sue amate creature.

Come per Netflix, grazie ad un menù laterale, sarà possibile creare e personalizzare diversi profili, che su Disney+ potranno essere addirittura sette. Non poteva poi mancare la Kids Mode, area dedicata all’intrattenimento dei più piccoli che, in tutta sicurezza. potranno esplorare l’universo dello streaming senza incappare in contenuti sconsigliati ai minori.

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2- Ovunque e in qualunque momento

Amanti dei viaggi? Pendolari? Semplici technology addicted? Don’t panic!
La megalomania Disney è un grande vantaggio per noi, perché per goderci il servizio non avremo a disposizione solo la Smart Tv ma anche console come Xbox One, Nintendo Switch, PlayStation 4. Non mancherà il supporto a Chromecast e app ufficiali non solo per smartphone, ma anche per i PC portatili e fissi di Microsoft ed Apple. La lista, ovviamente, è destinata ad allungarsi sempre di più.

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3- Un nostalgico ritorno alle origini con l’abolizione del binge watching

In questo periodo storico, ormai, le ferie non si prendono più per partire per le Maldive, i Caraibi o per concedersi un tour della Patagonia. No, le ferie sacrificano per affogare nel binge watching.

Che tristezza, direte voi. Bene, Disney+ ha pensato anche a questo, perché le sue serie TV originali avranno tassativamente un rilascio settimanale.
Questo metodo, un po’ vintage, non solo ci permetterà di fare un salto indietro nel tempo, quando “col cavolo che dormo sta notte, domani esce l’episodio x sono in hype, oddio esplodo (che poi, il termine hype manco esisteva all’epoca, ma che ne sanno i duemila che cos’è il vero hype, sigh, sob)”.

Senza la solita consegna massiva, forse, avremo il tempo di assaporare ogni singolo episodio, discuterne, creare ipotesi, godendoci a pieno l’esperienza.
Tutto questo potrebbe essere, in effetti, l’ennesima trovata commerciale, visto e considerato che la pubblicazione settimanale costringerebbe il bacino d’utenti a rinnovare ogni mese l’abbonamento, contando, appunto, sul fattore hype.

Ma a noi, che siamo degli inguaribili romanticoni, piace pensare che sia tutto studiato per incentivare il lato etico, culturale e nostalgico della questione.

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4- Il pezzo forte, ovviamente, è il fornitissimo catalogo in continua espansione

Durante il D23 Expo, la convention biennale in cui la multinazionale presenta i suoi futuri progetti, è stato annunciato che Disney+ uscirà negli Stati Uniti il 12 novembre 2019, mentre in Italia dovremo aspettare la seconda metà del 2020.

L’attesa, tuttavia, sarà ampiamente ripagata, poiché al lancio, abbonandoci, potremo usufruire di un catalogo incredibilmente fornito, tra prodotti targati Disney, Pixar, Marvel e Star Wars, che offriranno almeno 25 serie TV originali, 500 film e 5000 episodi ereditati da Disney Channel.
Tutto ciò, ovviamente, avrà una continua espansione, visto e considerato che in 5 anni Disney punta non solo al fornirci altre 50 serie TV originali ma, gestendo di volta in volta la scadenza dei diritti, incrementerà in continuazione il catalogo con un’infinità di contenuti dal passato.
Contenuti da terze parti per gli appassionati? Non mancheranno numerosissimi contenuti firmati National Geographic e, ebbene sì, tutte le stagioni dei Simpson, vista la recente acquisizione di Fox. Così, perché il prezzemolo evidentemente ci piace troppo.

Disney Plus foto presentazione

5- Veniamo al sodo. Quanto si sborsa per questo Disney Plus?

Ora che abbiamo visionato la merce e ci siamo resi conto dell’effettiva qualità, è giunto il momento di parlare di affari.
Bob Iger, il CEO Disney, di affari se ne intende parecchio e, nell’annunciare il prezzo della nuova piattaforma sapeva, senza ombra di dubbio, che avrebbe conquistato la nostra attenzione.

Al momento conosciamo solo le tariffe statunitensi, che risultano incredibilmente vantaggiose rispetto a quelle degli altri servizi affini (Prime escluso che tuttavia non fa testo).

Con 6,99 $ al mese potremo sfruttare contemporaneamente 4 schermi, 7 profili e ben 10 dispositivi. Il tutto supportato da 4K, Ultra HD, HDR10, Dolby Vision e Dolby Atmos.

Se, invece, preferiamo un comodo e conveniente abbonamento annuale con pagamento una tantum, la quota si attesta sui 69,99 $, con una spesa mensile di soli 5,83 $.  
Non sappiamo nulla del prezzo lancio in Europa ma, se facciamo un rapido cambio valuta, del tutto fondato su speculazioni, potremo facilmente ipotizzare la tariffa italiana di Disney Plus.

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In sostanza, se l’obbiettivo di Iger e di tutto lo staff di Topolino era quello di superare il primato di convenienza del campione in carica, cioè Netflix, allora possiamo già preparale l’alloro e lustrare il primo posto sul podio del buon mercato.

Se non volete perdervi tutte novità più importanti, come la data di uscita italiana ufficiale, sappiate che Disney Italia ha già preparato per voi il sito ufficiale, Disney Plus Italia, dove cliccando quel bel pulsantone blu “Tenetemi informato” potrete iscrivervi alla mailing list.

a cura di Valentina Gessaroli

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