In “Fellow Travelers” l’amore vive oltre ogni misura (SPOILER)

In “Fellow Travelers” l’amore vive oltre ogni misura (SPOILER)
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Fellow Travelers, miniserie targata Showtime già candidata a numerosi premi, racconta l’epica storia d’amore tra due uomini in un arco di tempo che va dagli anni ’50 agli ’80. Sullo sfondo, la politica maccartista, la lotta alle discriminazioni e l’epidemia di AIDS.

È innegabile notare, se si va indietro nella storia di Showtime, come questo network abbia realizzato alcune tra le serie più interessanti, provocatorie e tecnicamente impressionanti del panorama televisivo internazionale. Tra gli ultimi prodotti mandati in onda dal network USA, citiamo la miniserie dal titolo Fellow Travelers ideata da Ron Nyswaner e tratta dall’omonimo romanzo di Thomas Mallon. In Italia è possibile recuperarla in chiaro sulla piattaforma streaming Paramount+.

Fellow Travelers – Compagni di viaggio racconta la complicata storia d’amore tra due uomini, Hawkins Fuller e Timothy Laughlin, in un lasso temporale che va dagli anni ’50 fino ad oltre la prima metà degli anni ’80. La miniserie si compone di otto episodi ed esplora le implicazioni sociali di ben trentacinque anni di storia politica americana nella vita di un gruppo di omosessuali.

Candidata a numerosi premi tra cui i Golden Globes e gli Emmy Awards, Fellow Travelers ha raccolto immediatamente il favore della critica e del pubblico grazie all’interpretazione dei due attori principali Jonathan Bailey nei panni di Tim – Skippy – e di Matt Bomer nel ruolo di Hawk, qui anche in veste di produttore esecutivo. In effetti, Bailey e Bomer danno prova del loro indiscutibile talento: ora timidi, ora spavaldi i due si rendono protagonisti di scene di sesso esplicito, mostrando un’intesa a tratti struggente.

Così come disperata pare, talvolta, la relazione tra Hawk, ex eroe di guerra trasformatosi in assistente politico e Tim, un bravo ragazzo cattolico alla ricerca di un buon posto di lavoro nella Washington degli anni ’50. Un legame, il loro, che al di là di ogni impedimento personale, politico e storico non intende dissolversi, ma perdura per entrambi oltre ogni ostacolo, oltre ogni misura.

Lo scenario politico di Fellow Travelers

Le strade di Hawk e Tim si incrociano agli inizi del “maccartismo”, uno dei periodi più bui del passato americano a causa dell’operato proibizionista del senatore Joseph McCarthy e del suo consigliere capo Roy Cohn. I due politici seminarono terrore in tutta la nazione, procedendo ad una feroce persecuzione contro i comunisti, alimentando la paura che gli Stati Uniti potessero tingersi di “rosso”, ma inveirono pesantemente anche contro gli omossessuali e quelli che conderavano “deviati”.

Diventa, quindi, evidente che i due amanti non possano che vivere il loro rapporto di nascosto, fingendo abitudini quanto più lontane dalla loro vera indole, soprattutto in virtù del loro coinvolgimento in affari politici. Tuttavia, il rapporto tra Hawk e Tim oltrepassa gli anni rigidi del dopoguerra ed evolve in forme diverse durante gli anni ’70 caratterizzati della libertà sessuale, fino a giungere al culmine della pandemia di AIDS insieme alle lotte per i diritti di gay e lesbiche.

La miniserie targata Showtime offre una panoramica essenziale ed approssimativa: si impegna a tracciare gli eventi più importanti della storia americana queer senza pretese di precisione, ma attraverso gli occhi dei due protagonisti, così diversi caratterialmente e nella capacità di scelta, eppure incredibilmente simili. Un compito importante, quello dei creatori di Fellow Travelers, di ricordare al mondo i momenti più difficili per gli omosessuali, vittime dell’odio ma soprattutto dell’indifferenza delle riforme politiche.

In questo senso, la serie ricostruisce un ritratto per nulla pietistico per tutti suoi protagonisti, sia che questi siano segnati dalla malattia, dai tradimenti, dalle dipendenza o dalla morte. Traspare, però, soprattutto il desiderio di non sotterrare questo passato oscuro per gli Stati Uniti: il cinema e la serialità rimangono quindi lo strumento per eccellenza di “memoria”, in cui l’intimità si mescola con l’epica.

Il vigliacco eroe di guerra e il coraggioso ragazzo cattolico

Sono tragici gli eroi di Fellow Travelers, le cui vite per circostanze improbabili iniziano a convergere, legandosi in una relazione imperfetta ma quasi indissolubile. Agli inizi del racconto Hawk si presenta come un uomo tutto d’un pezzo, centrato nei suoi obiettivi politici, integro e moralmente impeccabile. L’eroe di guerra che tutti ammirano per la sua forza e determinazione si lascia andare ai piaceri della carne con aitanti giovani, abusa di alcol e droga e conduce un’esistenza parallela, decadente e seducente, ma forse molto più autentica.

A cadere tra le “grinfie” del bellissimo Hawk arriva Timothy, un giovane e dolce ragazzo di provincia con il sogno di lavorare nella politica. Hawk decide di aiutare Skyppy, come lui stesso lo chiama, ad inserirsi in questo feroce mondo intraprendendo con lui un rapporto dapprima prettamente sessuale, ma che con il tempo si trasformerà in una sorta di finestra verso la “verità.”

Negli angusti spazi in cui Tim e Hawk vengono inquadrati, i due amanti riescono a connettere la loro più intima essenza, scevri da condizionamenti sociali. Tim ed Hawk, tuttavia, nel corso della miniserie subiscono una parabola molto diversa e anche quando inevitabilmente le loro strade si dividono, faranno i conti con le conseguenze delle loro scelte.

Se Hawk opta per un’esistenza canonica grazie al matrimonio e ai figli avuti con la sua amica d’infanzia Lucy, schiacciando il suo innato vitalismo, Tim con il tempo supererà la sua indole ingenua e romantica per diventare un uomo consapevole di ciò che vuole per se stesso. Come se la felicità fosse inversamente proporziale alle apperenze: Tim, povero e malato, sembra raggiungere una pace interiore che Hawk, ricco e perfettamente inserito nella società, non riesce ad assaporare mentre continua a vivere la sua sessualità in maniera miserabile.

Il racconto di un amore

Tra Tim e Hawk si instaurano perverse dinamiche di potere e dipendenza. Con occhio critico è giusto considerare alcuni comportamenti di Hawk come tossici. Si tratta di un prevaricatore, abituato a comandare e a sfruttare chi ha intorno pur di salvarsi la pelle. Pur di salvaguardare la vita che ha minuziosamente costruito, continua a mentire e a ferire chi lo ama incondizionatamente.

Tra questi vi è Tim, il quale si dimostra sempre pronto a comprenderlo, ad ascoltarlo e a supportarlo anche quando Hawk è alla deriva dopo la terribile perdita di suo figlio. Fellow Travelers è il racconto di un amore drammatico e, in quanto spettatori dotati di spirito critico, non possiamo non valutare gli atteggiamenti di Hawk come abusivi, seppur consapevoli dei limiti dell’epoca in cui agisce e della sua complicata infanzia, priva della figura genitoriale.

L’empatia per gli eroi tragici

L’arte, però, deve anche essere in grado di raccontare tutte le sfaccettature dei comportamenti umani ed in questo Fellow Travelers si muove magnificamente. La storia tra Tim ed Hawk ci appassiona così tanto proprio perché sfuggente ed incompiuta: così meravigliosamente tragica. In questo senso, il discorso finale di Skyppy, ormai malato terminale, ad un vecchio Hawk appare di fondamentale importanza se si vuole cogliere la sottile ironia e crudeltà degli eventi. Per tutta la vita Tim ha sperato che Hawk riuscisse ad amarlo liberamente, solo per realizzare in maturità ed in punto di morte, che il suo di amore bastava per sostenerli entrambi.

Una rivelazione dolorosa ma che mette in luce l’umanità di Skyppy ed inevitabilmente fa scontrare Hawk con il muro delle sue bugie e delle sue contraddizioni. D’altronde, tutti noi, in qualche modo, dobbiamo, come Hawk ed anche Tim, imparare ad accettare i nostri contrasti interni, poiché sono proprio questi che ci rendono umani. Grazie alla presa di coscienza delle nostre fragilità, siamo in grado di empatizzare con il dolore e le inadeguatezze di Hawk: eroe tragico e malsano, incapace di accettarsi, ma così bisognoso di cure e amore.

Potere, sesso ed intimità

Il sesso tra i due amanti, quindi, diventa il luogo per eccellenza dove vengono espresse le loro ambigue dinamiche di potere. Un’intimità catturata elegantemente grazie ad una regia di grande qualità: come fosse un dipinto, i corpi perfetti di Hawk e Tim si intrecciano e la loro bellezza è volutamente messa in risalto dalla fotografia. Due adoni, verrebbe da dire, le cui “curve” risultano quasi anacronistiche rispetto al periodo storico messo in scena. Comunque, si tratta di una licenza poetica alquanto appropriata poiché è mirata all’esaltazione della simmetria dei loro fisici, sempre in contrasto con il caos fluido dei loro animi.

Nonostante il focus principale per tutti gli otto episodi rimanga l’unione tra Hawk e Tim, Compagni di viaggio dedica uno spazio notevole anche alle narrazioni di personaggi secondari come Lucy, moglie di Hawk e della coppia formata da Marcus e Frankie.

Quest’ultimi, come i protagonisti, navigano nelle acque tortuose del “terrore”, costruendo per loro una vita dedita alla lotta politica e alla difesa delle minoranze. Lucy, invece, che per lungo tempo ha accompagnato suo marito nella gioia e nel dolore, proprio come una perfetta mogliettina anni ’50, riesce in ultimo a rivendicare la sua identità, riconoscendo Hawk come un egoista, che nella sua vita non ha amato nessun altro che Skyppy.

Fellow Travelers palesa le emozioni dell’animo umano

Proprio nelle battute finali di Fellow Travelers, finalmente, lo stesso Hawk ammette a sua figlia ma soprattutto a se stesso l’amore che ha provato per Tim, ormai scomparso a causa dell’AIDS. Per entrambi gli uomini, comunque, vale lo stesso concetto: i due hanno passato trent’anni della loro esistenza alla ricerca della felicità, soltanto per realizzare, esattamente nel momento di più doloroso, che sono la Casa l’uno dell’altro. Dinnanzi alla sofferenza di Hawk per la perdita di Tim, sembra quasi futile per lui continuare a “combattersi”: non c’è possibilità di andare avanti e di mentire.

Il 2023, insomma, si è concluso con un show profondo, poetico, di certo non esente da critiche, ma che coinvolge e ci lascia nel finale, senza troppi giri di parole, quasi svuotati dalle nostre emozioni. Fellow Travelers non è così solo un tuffo nella storia americana: è il tortuoso viaggio attraverso le ossessioni, l’odio, il vile desiderio, l’abbandono e la paura di amare di due uomini “inadeguati”, ma forse anche di noi “semplici spettatori”.

a cura di
Noemi Didonna

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