Ballakè Sissoko e Lorenzo Bianchi Hoesch – Auditorium Parco della Musica, Roma – 19 novembre 2023

Ballakè Sissoko e Lorenzo Bianchi Hoesch – Auditorium Parco della Musica, Roma – 19 novembre 2023
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La 38esima edizione del Romaeuropa Festival chiude in bellezza con una serata incentrata sulla tradizione musicale africana. Tra gli altri ad esibirsi all’interno di questa cornice, il duo composto da Ballakè Sissoko e Lorenzo Bianchi Hoesch.

Parola chiave: contaminazione

Prende il nome di Radicants l’incontro tra i mondi dei due artisti Ballakè Sissoko e Lorenzo Bianchi Hoesch. Radici diverse e lontanissime, trovatesi a contatto nel terreno globale e intrecciate in un progetto musicale unico, il cui cuore rivela una poetica dello scambio e dell’arricchimento che ne consegue.

Da una parte l’acclamato compositore e progettista del suono, l’italiano Lorenzo Bianchi Hoesch, dall’altro il virtuosismo del maliano Ballakè Sissoko, tra gli artisti più rilevanti della scena etnica e jazz.
Un concerto nato su un terreno di scambio tra elettronica e acustica, tra contemporaneo e tradizione, tra Europa e Africa.

Un percorso non di opposizione ma di evoluzione e relazione, di contaminazione in cui musicisti e pubblico si trovano a condividere lo stesso spazio acustico, immersi nel medesimo universo sonoro.

L’esibizione

L’atmosfera nella sala è fin da subito e per tutta la durata dell’esibizione, intima e avvolgente, con luci soffuse che si fanno rosse nei momenti di maggior intensità emotiva.
L’incontro di uno strumento antico e ancestrale come la kora (arpa liuto originaria dell’Africa occidentale), nelle mani di un virtuoso come Ballakè Sissoko, con un elettronica complessa, intesa ad allargare le possibilità dello strumento, come quella proposta da Lorenzo Bianchi Hoesch, è il cuore di questo progetto.
L’incontro tra i due paesaggi sonori da vita a un’esperienza musicale di esplorazione e immersione.

Il risultato dell’intreccio è un processo trasformativo, in cui è la kora di Sissoko a prendere lo spettatore, a cullarlo e portarlo dolcemente al largo. Ma quando è li che galleggia è l’elettronica di Hoesch a travolgerlo con onde anomale che scuotono l’equilibrio e lo portano fuori rotta facendogli scoprire destinazioni nuove e inesplorate.

La ricchezza della diversità

Si tratta di una ricerca di nuove vie che riguardano l’abbandono, l’invenzione di nuove radici che al contrario di quello che suggerisce il termine devono essere dinamiche, evolutive e capaci di sostenere l’altro.
Rispettare l’dea di cambiamento e saperla proiettare in un mondo caleidoscopico e sfaccettato.
Questo il fil rouje, l’idea che sostiene questo progetto.

Verso nuovi mondi

La curiosità e l’apertura di Ballakè Sissokò permettono la costruzione di un vero territorio di scambio nel quale l’elettronica è destinata ad accogliere le sonorità della kora. Non c’è dunque opposizione tra i due mondi, acustico ed elettronico, tradizionale e contemporaneo, ma accettazione, collaborazione e assunzione del rischio.

E cosi in questa atmosfera di immersione totale e intreccio tra mondi apparentemente agli antipodi, si consuma il paradosso di una scena coreograficamente statica, intervallata di tanto in tanto dagli sguardi di complicità tra i due protagonisti, nella quale però non si percepisce immobilismo ma al contrario evoluzione continua e creazione di scenari inaspettati.

a cura e foto di
Gabriella Vaghini

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Gabriella Vaghini

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