Aminta: “Atto I” è il loro album di debutto

Aminta: “Atto I” è il loro album di debutto
Condividi su

Il 13 Gennaio gli Aminta pubblicano il loro primo album, “Atto I”, anticipato dal singolo “Be Grateful”.

La band

Gli Aminta pubblicano “Atto I“, il loro album di debutto disponibile dal 13 gennaio. La band avellinese è composta da sei membri: Caterina Aprile (voce), Lorenzo Pesce (chitarra), Riccardo Iannaccone (batteria), Francesco Mercadante (basso), Giuseppe Capriello (sax tenore, sax soprano), Michele Ruggiero (pianoforte, tastiere). È nata a fine 2021 sotto l’ala di Feel Records, giovane etichetta indipendete, con l’intenzione di creare musica che si rifacesse ai generi del passato, ma con uno sguardo anche al futuro.

“Atto I” dimostra come tale intento ossia di combinare passato ed avvenire sia riuscito perfettamente. Attraverso un mix di generi tra jazz, rock, hip hop e soul, questo album, in sei tracce totali, ci trasporta immaginariamente in un bar jazz club americano.

«”Atto I” – afferma la band – è un lavoro che si propone di amare tutto ciò che ci fa

bene nel mondo musicale, di mescolarlo cercando di mantenere una sorta di

equilibrio. Lo stesso nome del gruppo, “Aminta”, deriva da una favola pastorale di

Torquato Tasso, che con una massima ha aperto i nostri cuori: “S’ei piace, ei lice

(“Se una cosa piace allora è lecita”)».

Be grateful

Il singolo “Be Grateful” anticipa l’uscita dell’album. Ambientato in una dimensione naturalistica, il videoclip sembra essere stato registrato in un luogo sospeso nel tempo. Alcune scene sono state girate in una casa completamente coperta dalla plastica mentre le protagoniste del video si muovono ora sinuosamente ora compulsivamente all’interno di tali strutture oppressive, sempre legate da un filo. Il video nella sua interezza riesce a pieno nel comunicare sentimenti di inquietudine risultando suggestivo così come estremamente estetico ed artistico.

“Atto I”

L’album si apre con un’intro strumentale il quale accompagna in sottofondo il pezzo di un’intervista del filosofo Russel, ripresa poi anche nell’Outro. Il suo è un invito per le generazioni future a cercare la verità senza farsi influenzare dalle proprie opinioni personali e di amare il prossimo.

Prosegue poi con pezzi in cui la voce della cantante che, in perfetta armonia con gli strumenti musicali, rende i brani ammalianti e sensuali. I testi sono scritti in lingua inglese, tranne “Se non è”, canzone che racconta di una storia d’amore finita.

No place for you“, brano di stampo soul e funky, parla anche in questo caso di amore e di una relazione conclusa. Un sentimento di impotenza permane evidente nel corso della canzone nei confronti di un partner che pare non essere più capace di amare. Ma al termine del brano, ecco che arriva un piccolo spiraglio di speranza grazie agli ultimi versi di “No place for you”. “But now, I have learned to rise…” danno, infine, un pacato senso di liberazione e di ritrovamento di se stessi.

Ascolta qui “Atto I”!

a cura di
Staff

Seguici anche su Instagram!

LEGGI ANCHE: Vinicio Simonetti e il suo rock in “Messi al mondo”
LEGGI ANCHE: Gaia Restifo e le sue “Regole”
Condividi su

Morena Kercuku

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *