Il rapper Takeoff è morto a Houston, Texas
Il rapper americano classe ’94 Takeoff, del gruppo Migos è morto nella notte del primo novembre a Houston, Texas.
Nella notte del primo novembre Takeoff è morto a Houston.
Kirshnik Khari Ball, in arte Takeoff icona del rap mondiale e un terzo del gruppo “Migos”, si è spento all’età di 28 anni all’esterno di una sala da bowling di Houston durante un party privato nel quale stavano partecipando una cinquantina di persone. Il rapper, che stava promuovendo l’ultimo disco pubblicato “Only Build For Infinity Links” con lo zio e collega Quavo, è morto colpito da proiettili vaganti a seguito di una sparatoria.
Una tragedia scaturita dal nulla
In un triste video che circola online si possono vedere delle immagini di quella tragica notte. Ci troviamo all’esterno di una sala da bowling. Quavo e Takeoff stanno giocando a dadi con altri invitati al party. Nasce una discussione. Quavo si scalda e alza il tono di voce, mentre Takeoff è tranquillo, completamente estraneo al litigio. Quavo si gira per andarsene e urta una persona, in questo momento qualcuno tira fuori una pistola e mentre Takeoff cerca riparo viene colpito da proiettili vaganti, che ne causano la morte.
Una grande perdita per la scena Hip Hop mondiale
Takeoff era insieme a Quavo ed Offset un terzo dei Migos. Leggendario gruppo di Lawrenceville, Georgia che negli anni ha saputo dal nulla costruire un impero, grazie alla rivoluzione che hanno portato con il loro album “Culture”, pubblicato nel 2017, che ha inondato le strade e gli strip club di Atlanta, diventando una pietra miliare del genere. Un vero manifesto del suono di Atlanta, un album che ha cambiato le regole del gioco.
Un trio crudo ed energico che si incastrava alla perfezione: Offset l’energia, Quavo il look e l’immagine e Takeoff i testi, l’anima ed il flow.
A seguito di una pausa che sapeva di rottura tra Offset e Quavo, Takeoff e lo zio Quavo pubblicano “Only Build For Infinity Links”, disco pubblicato il 7 ottobre di quest’anno riscuotendo un grande successo con pezzi come “Messy” e “Hotel Lobby”. Poco dopo Takeoff perde la vita.
L’ennesimo talento spazzato via dalla violenza
Se negli anni ’70 i più grandi talenti musicali venivano a mancare anzitempo a causa dell’eroina, in questa generazione di musicisti americani è troppo spesso la violenza unita con l’uso delle armi da fuoco a portarci via gli artisti. Basti pensare a “Pop Smoke”, icona mondiale della drill, ucciso in una villa Californiana a causa di una rapina ma anche a “Nipsey Hussle” e “PnB Rock”, uccisi per lo stesso motivo. Nell’ultimo anno anche “JayDaYoungan” e “Snootie Wild” hanno perso la vita, ed è solo una minima parte della triste lista.
Ma quindi l’Hip Hop equivale a violenza?
Assolutamente no. Come il Rock non era sinonimo di eroina, è sbagliato condannare il genere musicale. Artisti come Kendrick Lamar e J.Cole per esempio, pur avendo lo stesso background, sono sempre stati espressione di riscatto sociale e hanno sempre apertamente criticato la cultura della violenza.
Quando si parla di musica Rap bisogna sempre ricordare che il Rap è la fotografia, non il mezzo o la causa. La fotografia e l’espressione di una cultura nata a New York, una cultura nera piena di orgoglio e riscatto sociale, che negli anni si è evoluta arrivando ora all’apice della popolarità.
Chi fa rap negli Stati Uniti lo fa per esprimere la propria vita, il proprio mondo, e se in questo mondo ci sono anche le armi, la droga e le gang questo viene rappresentato, raccontato e talvolta anche glorificato, perché è la realtà del mondo dal quale provengono molti esponenti del genere. Il Rap non è violenza, è realtà.
La triste fine
Troppi artisti sono morti negli ultimi anni,artisti che provengono da situazioni di violenza e che, nonostante il successo, spesso finiscono vittime di omicidi che spazzano via la loro vita ed il loro talento.
Takeoff era un ragazzo di 28 anni, e aveva sicuramente molto da dare ancora al mondo della musica, molti dischi e molta arte da produrre.
Ma purtroppo Takeoff non c’è più. La sua vita è stata spezzata in un attimo. Mentre è inerme viene strattonato da Quavo che piange e si dispera.
Il suo corpo è a terra, con i suoi gioielli, a testimoniare che lui ce la aveva fatta, era riuscito a cambiare vita grazie alla sua musica. Ma ora al posto della musica c’è il silenzio ed il lutto dei suoi fans, a dimostrare ancora una volta come la vita non sia mai scontata e come-purtroppo-nessuno sia mai immortale, anche chi immortale lo sembra davvero.
a cura di
Nicolò Mangano
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