Doctor Sleep: il sequel di Shining

Doctor Sleep: il sequel di Shining
Condividi su

Dopo il grande successo di Shining, nelle sale cinematografiche arriva il sequel intitolato: “Doctor Sleep”

Doctor Sleep, il “sequel” di Shining, il famoso film diretto da Stanley Kubrick, recitato da Jack Nicholson e tratto dal romanzo di Stephen King. É tratto da un libro che King ha scritto nel 2013 immaginandosi la vita di Danny Torrance, il bambino di Shining, una volta cresciuto. Nel film, Danny Torrance è interpretato da Ewan McGregor e il regista è Mike Flanagan.

Shining, il romanzo e il film

King scrisse Shining nel 1977: fu uno dei suoi primi libri, dopo Carrie e Le notti di Salem. Un paio di anni prima King aveva pensato – ma non scritto – una storia ambientata in un parco divertimenti, con protagonista un bambino con poteri paranormali. Quella storia gli tornò in mente dopo che nel 1974 visitò con la moglie Tabitha lo Stanley Hotel di Estes Park, in Colorado. Un grande hotel che stava per chiudere per l’inverno, in cui King e la moglie erano gli unici ospiti, perché King aveva richiesto un luogo tranquillo e silenzioso per scrivere. Pernottarono nella camera 217.

Per chi non ha letto o visto Shining, queste sono tutti dettagli presenti nel libro e nel film: si parla infatti di uno scrittore, Jack Torrance, che accetta di prendersi cura di un hotel durante l’inverno, periodo in cui non avrà ospiti, del suo diventare pazzo e violento e di suo figlio Danny che ha il dono della “luccicanza” (the shining), che gli permette di vedere cose che altri non vedono.

Il romanzo ebbe successo, ma Shining è conosciuto soprattutto per essere diventato un film. In particolare per l’interpretazione di Nicholson – uno dei migliori attori di sempre, quando c’è da recitare un pazzo – e per la regia di Kubrick, uno dei migliori registi di sempre. King non apprezzò l’adattamento; moltissimi spettatori sì.

Doctor Sleep, il romanzo e il film

Nel 2013 King pubblica Doctor Sleep, ambientato anni dopo gli eventi di quello che nel libro e nel film è chiamato Overlook Hotel. King parla per la prima volta di un sequel, con Dan quarantenne, già pochi mesi dopo l’uscita del suo Shining, dicendo già allora di quello che – senza dire troppo – sarebbe stato il lavoro nell’ospizio di Dan. 

La Warner Bros Pictures ha aspettato qualche anno prima di far diventare Doctor Sleep un film perché la scrittura della sceneggiatura è stata piuttosto complicata (in parte perché il libro è lungo più di 500 pagine), ma decise di accelerare dopo il successo di It, film del 2017 tratto da un altro famoso romanzo di King.

Il sequel, inizia dopo tragica morte del padre di Danny, avvenuta nell’Overlook Hotel. Dan ha vissuto una vita difficile, come può essere quella di qualcuno che da bambino vedeva gemelline morte che lo invitavano a giocare con lui, o ondate di sangue per i corridoi dell’hotel in cui girava col triciclo. Da adulto Dan è un alcolista, così come lo era il padre, ma sembra aver risolto parte dei suoi problemi dovuti alla luccicanza.

Solo che poi, evidentemente, non sarà così, e si scoprirà che con la luccicanza hanno a che fare molte altre persone.

Il risveglio della Luccicanza

Gli orrori dell’Overlook Hotel non sono finiti di certo quella terribile notte in cui Jack Torrance perse la ragione e rischiò di trucidare la sua famiglia. I fantasmi che tormentarono i protagonisti di Shining continuarono a perseguitare il povero piccolo Danny Torrance, per il quale non fu sufficiente trasferirsi con la madre in Florida per iniziare una nuova vita.

Le immagini e le suggestioni che segnarono il bimbo in quel tragico inverno continuarono a togliergli il sonno anche negli anni successivi, finché Dan Torrence non trovò il modo per sconfiggere i propri demoni interiori seppellendo la Luccicanza – il potere che gli permetteva di instaurare potenti legami psichici – sotto uno strato di memorie dolorose, affinché gli avvenimenti che distrussero la sua famiglia rimanessero un brutto ricordo.

Ma tramite la luccicanza di Abra, scopre Il Nodo, un gruppo di persone guidato da una donna misteriosa Rose the hat (interpretata dall’attrice Rebecca Ferguson) e ossessionata dal potere che la sua banda ha chiamatoVapore.

La loro fame li porta a incrociare le proprie strade con Abra, una bambina che sembra aver ereditato una Luccicanza particolarmente intensa.

Il gruppo malvagio chiamati: Il Nodo

Dan e Abra uniscono le loro forze per combattere Rose e i suoi seguaci. In uno scontro in cui la vita e la morte camminano sul filo di un rasoio, Dan sarà costretto a sfidare i suoi incubi, ad affrontare i fantasmi del passato, che fino a quello momento aveva relegato in un luogo nascosto della sua mente, e soprattutto a tirar fuori il suo dono come mai aveva fatto finora, e riuscirà a salvare la vita di Ambra, dalle grinfie di Rose.

Legame forte tra il romanzo di Stephen King e Doctor Sleep

Doctor Sleep è un adattamento in larga parte fedele al romanzo originale, nei cui confronti Flanagan ha cercato di mantenersi rispettoso e riverente pur senza lesinare su una smodata dose di fanservice, che ha portato inevitabilmente a rimaneggiare l’atto finale dell’opera senza però distaccarsi concettualmente dal materiale cartaceo.

Se siete affezionati alla narrativa kingiana, e di conseguenza ai pilastri che sorreggono il canovaccio letterario di Shining e del suo sequel, potete stare tranquilli: più che il film di Kubrick, Doctor Sleep riprende gli eventi e i toni dei libri, ma al tempo stesso omaggia la leggendaria pellicola dell’80.

Lo fa conciliando molto bene due opere che, oggi come allora, dividono pubblico e autori, ma al tempo stesso Flanagan scardina alcune presunte incoerenze tra romanzi e film con una precisa scelta di sceneggiatura.

Sul piano della scrittura, ha svolto un lavoro egregio soprattutto nei primi due atti nel film: inizialmente Doctor Sleep è un dolce ritornare nelle atmosfere inquietanti di Shining, ma col trascorrere dei minuti l’opera di Flanagan mostra una parvenza di identità propria, con scelte visivamente ardite e un ritmo piacevolmente (e necessariamente) moderato.

Criticità emerse durante il finale del film:

I problemi (secondo i critici cinematografici) iniziano nell’ultimo atto della pellicola: la scrittura subisce un’impennata brusca, rendendo il racconto più frettoloso rispetto alla prima parte. E in questo, ma anche in molto altro, si avverte palpabile l’eredità e l’influenza kubrickiana, che diventa via via sempre più schiacciante col sopraggiungere del finale.

Nel Doctor Sleep cinematografico, si respira un background più fumoso e meno approfondito rispetto al romanzo, ma è soprattutto nella messinscena finale, che molti critici sono rimasti spiazzati, dallo scarso coraggio mostrato da un regista che, in teoria, ha talento da vendere.

C’era da aspettarsi che il film in uscita il 31 ottobre (per questioni di marketing più che per esigenze artistiche) pescasse furbamente dall’opera di Kubrick. Ma l’ultimo atto di Doctor Sleep va anche oltre, offrendo una quantità smisurata di citazioni visive al capolavoro degli anni Ottanta – da cui eredita, peraltro, l’ispirazione da horror psicologico che predilige l’inquietudine e il macabro con venature fortemente misteriose.

Una comune e inevitabile caccia all’easter egg, diventa un teatro di palese (e a tratti fin troppo spudorata) riverenza visiva a Shining. Un gioco di rimandi estetici che non si limita semplicemente a omaggiare il maestro, ma ne ricostruisce intere sequenze, fotogrammi e inquadrature.

Scena finale – Doctor Sleep
Conclusioni:

Doctor Sleep da quando è uscito, nelle sale cinematografiche è stato molto criticato, per diverse motivazioni scaturitesi soprattutto dai fan di Shining, che come ogni sequel che si voglia produrre, c’è sempre la paura di fare un pasticcio e di rovinare l’immaginario del film originale.

Il film, attira soprattutto per il suo forte legame con Shining. Un legame che King non ha forzato, ma che ha trattato in modo molto lucido ed equilibrato, facendo sì che il libro fosse molto legato al precedente, ma che non ne seguisse perfettamente le orme nel tentativo di creare un tacita ricetta di successo.

Perciò se siete avidi lettori e amate il mondo di Stephen KingDoctor Sleep è una lettura che non deluderà le aspettative. E dal momento che il film promette di essere fedele il più possibile alle sfumature nere del re dell’horror, Doctor Sleep potrebbe essere la migliore trasposizione di King degli ultimi anni.

a cura di
Sofia Neri

Seguici anche su Instagram
LEGGI ANCHE – “Martin Luther King vs FBI” – Luci e ombre dell’uomo che scosse l’America
LEGGI ANCHE – Nomination agli Oscar 2022: Tutti i candidati
Condividi su

Sofia Neri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *