Rimedi contro l’ansia sociale: intervista a Gregorio Sanchez

Rimedi contro l’ansia sociale: intervista a Gregorio Sanchez
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“PALOMBARO” è il nuovo singolo di Gregorio Sanchez, fuori dal 25 giugno per Garrincha Dischi

Dopo il fortunato esordio con l’album “Dall’altra parte del mondo” il cantautore bolognese Gregorio Sanchez torna sulle scene con il nuovo singolo Palombaro,un rimedio estivo contro l’ansia sociale, uscito il 25 giugno per Garrincha Dischi.

Palombaro è un brano fresco e spensierato dalle tonalità estive, prodotto dallo stesso Sanchez, che spazia da una sezione ritmica anni 70’ a beat Hip-Hop, creando quasi uno strano e magico incrocio tra Benny Sings, Easy Life e Enzo Carella.

Il 30 giugno è partito da Bologna il nuovo tour estivo

Mercoledì 30 giugno siamo stati alla prima tappa del nuovo tour estivo di Gregorio Sanchez, con un calendario in continuo aggiornamento.

In occasione del BologninAlive, al parco di Villa Angeletti, il cantautore bolognese si è ritrovato nuovamente su un palco. Un concerto intimo in un ambiente tranquillo e familiare, in una fresca serata d’estate.

Una chitarra accompagnata da un basso e una batteria, ma non sono mancati momenti in cui ci siamo lasciati trasportare solamente dalla voce e dalla chitarra suonata da Gregorio.

Poco prima dell’inizio del concerto lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare qualcosa di più su di lui e sul nuovo brano uscito!

Con il tuo nuovo brano, “Palombaro”, hai voluto raccontare di un argomento molto delicato e di cui oggi non si parla tanto: l’ansia sociale. Il testo è molto bello ed evocativo. Come è nata e cosa rappresenta per te, oggi, questa canzone? È la fotografia di una sensazione personale o una situazione universale che ritieni sia sempre più comune?

Non sono in grado di generalizzare, sicuramente l’ansia sociale io la sento e penso sia inevitabile soffrirne un po’. Dipende anche dall’uso che si fa dei social, se spendi il tuo tempo in casa a stare sui social è difficile che lo stare in casa senza fare niente sia totalmente rilassato e spensierato nei confronti di quello che succede fuori. La canzone era un invito a me stesso a starmene calmo a casa, senza avere interazioni sociali controvoglia.

In alcune interviste hai detto che non ti ritieni un gran viaggiatore, e che a Milano in particolare, la città che offre più opportunità, c’è molto tempo per stare soli. Le tue canzoni nascono così, in contesti tranquilli, come ad esempio stare soli in camera. Come viene l’ispirazione? Grazie magari a qualche film o libro? Pensi che l’immaginazione possa essere più forte di un’esperienza reale?

È una domanda difficile perché sono entrambe importanti chiaramente. I viaggi e le esperienze personali agiscono in un modo occulto all’interno di noi stessi. La fantasia, l’immaginazione vera e propria, che possiamo riscontrare ad esempio in un film, è ciò che secondo me emerge di più da un testo. Le dinamiche emotive che si riscontrano in un testo dipendono da esperienze reali, mentre le parole e le immagini che vi associo sono frutto dell’immaginazione e degli stimoli figli dello stare in casa da soli.

Finalmente si riparte con i live e oggi inizia il tuo tour proprio da Bologna, la tua città natale. Sappiamo che è molto importante per te essere qui oggi, sarà un po’ come la tua prima volta? Ricordi il tuo primo concerto allo stesso modo?

Ho fatto pochissimi concerti come Gregorio Sanchez, veramente credo si contino sulle dita di una mano. Ogni concerto è diverso. Con quello che è successo, è passato talmente tanto tempo che le situazioni si sono diversificate e ogni volta è un’esperienza a sé. Spero rimanga sempre così, anche se adesso parte un tour in cui ci saranno diverse date. Da un lato vorrei farci l’abitudine e non avere l’ansia da palco, cosa di cui un po’ soffro, dall’altra parte però vorrei che ogni concerto rimanesse un’esperienza a sé.

Hai detto di aver scoperto Lucio Dalla, tuo concittadino, solo dopo molto tempo. Ci sono altri artisti italiani che pensi di aver scoperto tardi e che avresti voluto conoscere prima? Se si, quali?

Lucio Dalla l’ho conosciuto personalmente, sono stato a suonare a casa sua anche se non sapevo di preciso chi fosse, ma questa è una storia particolare. Penso di averlo scoperto al momento giusto, prima non avrebbe fatto lo stesso effetto, c’è un momento giusto per ogni cosa. Mi dispiace del contrario rispetto alla tua domanda, mi dispiace perché ci sono un sacco di band di cui sono sicuro mi sarei dovuto innamorare ad un certo punto della mia vita, ma non li ho conosciuti nel momento giusto. Le band che mi piacciono, mi piacciono perché le ho conosciute in un preciso momento, in un momento in cui avevo la predisposizione giusta e una determinata consapevolezza.

a cura di
Valentina Dragone

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