“Wicked” – la recensione in anteprima

“Wicked” – la recensione in anteprima
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In arrivo nelle sale “Wicked”, il nuovo film con Ariana Grande e Cynthia Erivo tratto dal musical di Broadway del 2003 di Stephen Schwartz, trasposto su pellicola. La pellicola vi aspetta in sala a partire da oggi, giovedì 21 novembre!

Basato sul romanzo Strega: Cronache del regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire, rivisitazione anch’essa de Il Meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum, Wicked narra da vicino, sin dall’infanzia, la storia di Elphaba, colei che diventerà la Malvagia Strega dell’Ovest.

I personaggi principali

Il film incomincia con la celebrazione di una realtà che, per non spoilerare, si rivelerà essere più complicata di come si presenta. Elphaba è poi descritta più da vicino, dalla sua nascita fino all’età universitaria, nel suo perenne conflitto con gli occhi giudicanti di chi la guarda. Quelli di Galinda, ad esempio, giovane ragazza bella e accogliente che però, spaventata dalle sembianze di Elphaba, le rivolge le prime parole con superbia.

I poteri di Elphaba

Il cuore della storia risiede nell’emarginazione di Elphaba, dovuta al suo aspetto e nell’onorevole emotività che la futura strega esprime, in maniera irrefrenabile e per mezzo dei suoi grandi poteri, su argomenti caldi come alcune ingiustizie del mondo di Oz. La preside è infatti piacevolmente sorpresa di tale potenza e carattere, così decide di accoglierla nel suo istituto universitario.

La colonna sonora

Degne di nota sono le canzoni che fanno da liaison tra un “atto” e l’altro, divertendo e facendo ballare tutti gli spettatori sulle poltrone. Con il loro talento virtuoso e la loro personalità, Ariana Grande e Cynthia Erivo hanno conferito un twist in più ad una trama che non stupisce in termini di originalità. È proprio la musica, infatti, a rimpolpare una sceneggiatura scarna come quella di Wicked, e le ultime scene avranno infatti bisogno proprio di essa per spettinare il pubblico.

Le suggestioni

Sono molti i rimandi al panorama cinematografico internazionale, da Alice in Wonderland a Barbie la Principessa e la Povera; il tutto tenuto insieme da un’impeccabile scenografia e dalle qualità trasversali degli attori.
La sceneggiatura è, però, piena di cliché. Non dovrete dunque sorprendervi se, nei momenti di pathos, prevederete le battute dei protagonisti.

Conclusioni

Sicuramente Wicked è un film generoso: la durata è, infatti, pari a due ore e quaranta. Nota di merito, dunque, poiché la storia si prende il suo tempo e la giovinezza di Elphaba viene descritta dal suo primo giorno di vita.

Sono costretta però a segnalare alcune superficialità che banalizzano diversi aspetti della vicenda, in particolare dal punto di vista sia sentimentale che familiare: breve è, infatti, la narrazione del rapporto tra la protagonista e la sorella e quello con Fyiero, il canonico e affascinante principe delle favole.

Attenderemo, dunque, il capitolo successivo, con la speranza che questa ennesima rivisitazione de Il Mago di Oz apporti una cifra nuova ad un grande classico della cultura popolare.

a cura di
Benedetta D’Agostino

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Benedetta D'agostino

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