Ecco “Bolle”, il disco d’esordio di Altrove
Marco Barbieri detto Altrove esce con il suo disco d’esordio, Bolle, composto da otto brani semplici, lineari, che rasentano la perfezione discografica
La bolla può essere uno spazio angusto, fragile, velleitario e talvolta può diventare anche un luogo magico, dove abbiamo la possibilità di riporre tutti i nostri sogni, le speranze, le cose di cui ci vergogniamo e quelle che ci fanno stare bene.
La delicatezza è parte integrante di quel famigerato sentimento : l’amore. Qualcosa che sposta persone e gli infonde il coraggio di percorrere migliaia di chilometri, senza avere paura di rischiare una porta sbattuta in faccia. Qualsiasi altro moto interiore non possiede la stessa potenza.
Viviamo un presente dove tutto sembra essere già stato detto, fatto, ipotizzato. Camminare verso il futuro significa anche finire le riserve, consumare gli stimoli, anestetizzare i sentimenti o semplicemente posizionarli in un angolo marginale delle nostre esistenze.
Siamo costantemente alla ricerca, con alambicchi e provette perlopiù in forma digitale, di slogan, termini inusuali, ultra ricercati. Anche per la musica, come tutti gli ambiti, vale lo stesso discorso. Lo scorrere del tempo ci minaccia a volto scoperto e siamo costretti a mostrarci più esclusivi ed unici che mai.
Fortunatamente, per la gioia di noi fruitori dell’arte, esiste ancora la semplicità. Nel senso più alto del termine. Infatti mi chiedo, chi ha deciso che per comunicare bisogna trovare strade alternative, quando si può arrivare dritto al punto, e, con una morbida freccia, colpire i cuori bisognosi di scossoni?
In questo contesto smielato che vi ho accuratamente preparato, si palesa Marco Barbieri detto Altrove con il suo disco d’esordio, Bolle. Tutto è inserito al punto giusto, grazie ad una produzione eccellente, della quale si è occupato lo stesso Marco insieme a Leonardo Lombardi.
La Clinica Dischi ha scommesso un anno fa sul talento cristallino di un giovane ligure da Sarzana, già in evidenza sulle “algoritmiche” classifiche dei Digital Stores dall’inizio del suo percorso musicale. Ha puntato sulla semplicità e, mio modesto parere, la scelta è ampiamente sorretta da prove più che da indizi.
Non ci vuole molto tempo ad innamorarsi di questo disco, al secondo ascolto tutto quello che ci sembrava complicato intorno a noi, si alleggerisce drasticamente e ci lasciamo rapire dalla voce acerba (invidia spaziale) e delicata di Marco. La sua semplicità nel disegnare le molteplici angolazioni del sentimento è tangibile.
Dicono che la felicità non esiste. Dicono non sia una condizione duratura ma solamente un numero indefinito di brevi attimi che, ad alcuni di noi, sono concessi dal fato. Io non la penso così. Certo è qualcosa che si comprende non subito, ci vogliono anni di disastri e comportamenti imbarazzanti.
La felicità la puoi trovare anche dentro un’insalata, d’estate mentre lavori davanti ad un monitor, più o meno vestito, in una domenica come tante altre. Mentre sei li e tutto sembra scontato, quell’insalata cattura la tua attenzione e ti sembra la cosa più dolce che ti sia capitata. Un piccolo gesto è molto più determinante e potente di egoismi che distruggono le relazioni.
Grazie ai brani racchiusi in Bolle abbiamo tutti la possibilità di ricercare quei dettagli che ignoriamo per mesi, anni o addirittura per una vita intera. E’ stato un piacere sedermi nella bolla di Altrove ed ascoltare tutte le sue urgenze. Invito chi mi sta leggendo a raggiungermi, senza paura, quella bolla non può esplodere.
a cura di
Daniele Bomboi
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