Il ritorno degli Stray Kids con un nuovo album giapponese
Gli Stray Kids, popolarissimo gruppo sudcoreano, ritornano con il loro secondo album in lingua giapponese.
Noti per essere uno dei gruppi K-pop più amati e seguiti sia in Corea del Sud che oltreoceano, la cui popolarità e bravura li hanno portati a raggiungere numerose vette nelle classifiche musicali internazionali, gli Stray Kids hanno fatto la storia esibendosi agli American Music Awards 2024 lo scorso ottobre (diventando il secondo gruppo coreano, dopo i BTS, a salire su questo prestigioso palco) e ai recenti I-DAYS di Milano. Ora tornano con tutta la loro energia con un album dedicato ai fan giapponesi.
Intitolato “Giant”, l’album è stato pubblicato il 13 novembre su tutte le piattaforme digitali. Si tratta del secondo progetto discografico interamente in lingua giapponese, preceduto solamente da “The Sound” (febbraio 2023) e da due EP. Questo nuovo lavoro contiene 10 tracce ed è supportato da tre singoli principali: “Night”, “Falling Up” e la versione giapponese di “Chk Chk Boom”.
I primi due brani, rilasciati come singoli il 7 ottobre, sono stati scelti rispettivamente come brano di apertura e di chiusura della seconda stagione dell’anime “Tower of God”, una collaborazione che segue quella avvenuta per la sigla d’apertura della prima stagione, “TOP”. L’album ha goduto di una promozione capillare, supportata da diversi partner giapponesi e mirata al pubblico nipponico.
Album
Gli Stray Kids si distinguono per la loro potenza musicale e per l’energia che trasmettono, entrambe ben percepibili anche in “Giant”. La loro cifra stilistica principale rimane la capacità di coniugare con equilibrio parti rappate e cantate.
La produzione musicale dell’album, curata in gran parte dal leader della band Bang Chan, mantiene una coerenza con i lavori precedenti, pur introducendo una maggiore presenza di basi musicali tradizionali rispetto alle produzioni elettroniche che caratterizzano molti dei loro successi passati. In particolare, si nota un’influenza delle sonorità pop-rock giapponesi, come emerge chiaramente nel brano “Night”.
“Night” è un brano travolgente, grazie a un ritornello immediato e orecchiabile, in cui si alternano parti melodiche e dolci, con un gusto malinconico che pervade l’intera lirica, e momenti più energici, sostenuti dal tappeto sonoro delle chitarre elettriche. Seguendo una linea simile, troviamo “愛をくれたのに、なぜ” (Ai wo kureta no ni naze, traducibile in “L’amore è doloroso”), un brano che esplora i sentimenti di perdita e dolore dopo la fine di una relazione, raccontando le cicatrici che lascia un amore prima donato e poi sottratto.
Non mancano brani che richiamano la cifra stilistica più cupa e potente degli Stray Kids, come “WHY?”, una traccia rock che si ricollega a un immaginario distopico e che esprime determinazione e resilienza di fronte agli ostacoli, capace di rievocare atmosfere già esplorate in brani storici come “District 9”, uno dei loro brani degli esordi.
In contrapposizione alle influenze pop-rock, troviamo la versione giapponese di “Chk Chk Boom”, che si caratterizza per un sound più moderno e radiofonico, con evidenti influenze trap, mostrando la capacità del gruppo di spaziare tra generi diversi.
Conclusione
Con “Giant”, gli Stray Kids confermano la loro straordinaria capacità di evolversi mantenendo intatta la loro essenza artistica. L’album rappresenta un omaggio significativo ai fan giapponesi e un passo ulteriore verso il consolidamento del loro successo globale, mantenendo sempre quel sound unico e riconoscibile che li contraddistingue, capace di coniugare energia e sperimentazione in ogni traccia.
a cura di
Skipper Fonzy Amgao