Tate McRae – Fabrique, Milano – 16 maggio 2024

Tate McRae – Fabrique, Milano – 16 maggio 2024
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L’artista canadese Tate McRae torna due anni dopo il suo esordio in Italia con un nuovo album ed essere diventata un piccolo fenomeno mondiale, possiamo dirlo

Prima di iniziare con la cronaca di ieri facciamo un piccolo flex perché due anni fa siamo stati gli unici a essere presenti al live di Tate McRae come testata con fotografi e non so quanti altri giornalisti fossero presenti investendo tempo a credere in questo talento cristallino. Due anni dopo la sua esplosione forse ci dà ragione.

Passo dopo passo

Proseguendo possiamo dire che il set sia sicuramente migliorato, seppur la canadese nel resto dell’Europa stia riempiendo palazzetti importanti, il Fabrique è stata comunque una buona cornice in cui esibirsi. Allo show si sono aggiunti altri due ballerini e una valanga di schermi led per aiutare a rendere tutto più godibile visivamente rispetto a una semplice scritta statica led di due anni fa “T8”.

Nella sostanza lo show non ha subito troppe variazioni in termine di stile, se non per le canzoni in scaletta. Infatti Tate ancora una volta ha dato priorità, soprattutto nella prima parte, a coreografie assieme ai propri ballerini per poi dare più spazio anche al canto; lasciando infine il giusto spazio alle due arti performative di cui si caratterizza nel corso dello spettacolo.

Un aspetto che ci è piaciuto tantissimo è stato come il live sia stato impostato in maniera equilibrata, alternando momenti più movimentati, con un’alta dose di ballo da parte dell’artista, a momenti più intimi, dove ci si concentrava molto di più sul canto.

Nei momenti “ballerini”, essendo lei sin da giovanissima come danzatrice, le coreografie sono state preparate, studiate ed eseguite in maniera sublime. Si potrebbe pensare che non essendoci movimento i momenti “lenti” di Tate McRae siano depotenziati. In realtà anche in queste situazioni l’artista si diletta molto bene e forse a dir la verità dovrebbe valorizzare ulteriormente la propria voce in tutto il resto dello spettacolo.

La Tate McRae che verrà

Purtroppo lo show è durato ancora una volta davvero poco, poco più di un’ora. Se davvero vuole passare allo step successivo, in futuro dovrà almeno esibirsi per un ulteriore mezz’ora per creare uno show “consistente”. Se prendiamo ad esempio Dua Lipa questa si esibisce per più tempo inserendo molto ballo a sua volta. Se arrivasse a ricalcare le orme dell’artista britannica potrebbe sicuramente arrivare a essere un’artista completa anche dal punto di vista dei live.

Spezziamo anche una lancia a favore per gli arrangiamenti più rock rispetto alla versione in studio di alcune canzoni del nuovo album. In fondo la ragazza è ancora molto giovane e ha già prodotto hit mondiali come “you broke me first”, “greedy” su tutte, quindi non possiamo che essere fiduciosi su cosa l’aspetterà nel prossimo futuro. L’atteggiamento tenuto sul palco e come si pone sul palco sembra faccia proprio per lei e questo non può che farci presagire, attuando qualche aggiustamento, un futuro tra le big del pop mondiale.

La scaletta del concerto
  1. think later
  2. hurt my feelings
  3. uh oh
  4. what’s your problem?
  5. feel like shit
  6. calgary
  7. stay done
  8. messier
  9. cut my hair
  10. rubberband
  11. exes
  12. grave
  13. guilty conscience
  14. we’re not alike
  15. she’s all i wanna be
  16. you broke me first
  17. run for the hills
  18. greedy

a cura di
Luca Montanari

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