Un “FLASH” nella carriera di Ditonellapiaga

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È uscito il secondo disco della carriera di Ditonellapiaga. “FLASH” immortala un periodo di transizione della carriera della giovane artista romana.

Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, è una cantautrice romana che ha saputo destreggiarsi tra i partecipanti nel 2022 al Festival di Sanremo grazie al brano “Chimica” portato assieme a Donatella Rettore. Alla manifestazione si è presentata come outsider, ma in realtà se non vado errato, fu una bella scossa e una delle sorprese più piacevoli durante quella edizione soprattutto per la sfrontatezza messa a referto.

Ora Ditonellapiaga dopo due anni dall’uscita del primo album è pronta a mostrarci con “FLASH” il punto della situazione sulla sua carriera artistica dopo la visibilità ottenuta. I quattro singoli che hanno preceduto l’album hanno in realtà alzato molto le aspettative per questo disco.

Alzare le aspettative con i singoli

“Fossi come te” è un brano malinconico cantato per buona parte in falsetto e fa decisamente il suo dovere. È una buona ballata;
“È tutto vero” riprende le vibes dance anticipate dal singolo “Disco (I Love It)”, ma perfezionate. Un brano all’insegna della festa e della sfrontatezza;
“Mary” è l’erede naturale di “Chimica” sia come tema sia per modello di brano, la canzone è caratterizzata da un’apparente tranquillità nelle strofe per poi culminare in un ritornello potente e assai catchy;
“Tu con me hai chiuso” è un ottimo brano di sfogo per porre una cesura a qualsiasi rapporto tossico amicale o amoroso che possiate aver avuto nella vostra vita.

Alcune sensazioni sull’album

Dopo svariati ascolti la prima impressione è una delusione per la lunghezza dell’album, se non consideriamo i singoli che abbiamo avuto modo di ascoltare nei mesi precedenti, rimangono solamente sei canzoni “fresche”. Questo purtroppo non può che essere un punto a sfavore per Ditonellapiaga, registrando una conformazione all’industria attuale, dove l’album è un mezzo e non un fine. Ci aspettavamo sicuramente, oltre a qualità, anche quantità dopo due anni di scrittura.

In aggiunta, dei brani inediti solo la metà a nostro avviso è degna di nota: “Ti dirò”, “DNA” e “Come prima”. “Ti dirò” è un buon mix tra pop ed elettronica per iniziare al meglio l’ascolto del disco. “DNA” con i Coma_Cose è un buon connubio di stile, entrambe le parti si sono influenzate in maniera egregia; non si annullano e anzi è una di quelle collaborazioni che valorizza seriamente entrambe le parti. “Come prima” con Fulminacci è un po’ inaspettato, ma estremamente funzionale, è il brano più struggente di tutto il disco e forse uno dei brani più tristi ascoltati negli ultimi tempi.

Forse Ditonellapiaga è questo: ascoltarla significa passare da pezzi sfacciati e sfrontati a canzoni struggenti polarizzando l’artista a due estremi emozionali. La musica che si colloca in mezzo è ascoltabile, ma non indimenticabile. Infatti “Una”, “Non resisto” e “Pazza di te” sono brani abbastanza skippabili a essere onesti. Mancano di quel quid in più e sono sicuramente di uno scalino inferiore rispetto al resto dell’album.

Conclusioni sul disco

Sette tracce apprezzate su dieci totali è comunque un buon risultato. Quello che ci è parso è come Ditonellapiaga abbia messo in campo sound e stili per mettere a punto diverse influenze musicali per immaginare un po’ la propria strada. Se in alcuni brani vi è un’identità forte e sicura, in altri non si capisce bene la direzione intrapresa.

Se dobbiamo essere sinceri, il precedente disco è stato molto più incisivo, interpretiamo quindi “FLASH” come una avanscoperta nelle varie galassie musicali che entusiasmano Ditonellapiaga. Non riusciamo a trovare un filone comune, se non quello appunto dell’esplorazione e della scoperta dopo tutto lo scombussolamento subito post Sanremo. Un disco transitorio verso un prossimo album che ci aspettiamo sia molto più duraturo di un semplice “FLASH” per scolpirsi nei prossimi anni della musica italiana.