Slash – Forum, Milano – 22 aprile 2024

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Si è svolta ieri l’unica tappa italiana di Slash con la sua band da solista formata da Myles Kennedy e i The Conspirators. Un concerto di puro rock

Ieri sera il Forum di Milano non ha registrato sold out, probabilmente complice è stato il derby calcistico milanese, ma certamente l’abbiamo visto più pieno rispetto ad altre volte dichiarato al completo… Nonostante tutto parte della popolazione milanese ascolta ancora musica di qualità e dà priorità alle giuste questioni.

Questo perché Slash assieme a Myles Kennedy e The Conspirators sono stati uno spettacolo esplosivo. Il complesso non si è perso in scenografie, come fondale è stato scelto un telo bianco con il nome del gruppo, puntando forte sulla classica formazione luci e musica.

Il bello di questo gruppo è anche la composizione:

Myles Kennedy – Voce (Alter Bridge)
Todd Kerns – Basso e Voce
Frank Sidoris – Chitarra
Brent Fitz – Batteria e tastiera
Slash – Chitarra

Personaggi provenienti da realtà musicali simili, ma al contempo differenti con un’esperienza musicale davvero ricca. Rimanendo in tema calcistico li definirei una sorta di Real Madrid, dove vari campioni singoli sono stati amalgamati per funzionare al meglio.

Questa formazione composta da 4/5 ULTRA CINQUANTENNI ha fatto una figura “””leggermente””” superiore rispetto a tanti altri artisti passati su questo palco. Perché belli gli artisti moderni eh, però assistere a chi fa parte della storia della musica contemporanea regala di certo altre emozioni.

L’unico peccato è che i cinque sul palco fossero più carichi del pubblico stesso, a essere sinceri. Peccato perché questo tipo di rock è aggressivo al punto giusto tanto da permettere di pogare e scatenarsi, senza sfociare in gomitate in bocca. Ci stiamo proprio sedentarizzando.

Concerto succulento

In un mondo in cui il ritornello deve arrivare il prima possibile e la canzone deve finire al più presto, altrimenti stanca, Slash e i suoi ci hanno ridato un po’ di introduzioni e conclusioni dei brani con lunghi pezzi strumentali conditi e speziati al punto giusto.

Io che non so nemmeno maneggiare un triangolo (Myles Kennedy ha fatto anche quello ieri sera, ndr), vedere Slash brandire così le proprie chitarre assieme ai suoi compari di palco ti strega da inizio a fine concerto. Da un momento all’altro partiva un assolo che non sai quando sarebbe finito, non sai cosa sarebbe successo, ma ti trovavi lì ad ascoltare e ammirare.

Ciò che definiva la tua esistenza in quel momento era l’ascolto di quella performance. Myles Kennedy infatti è stato magistrale nella sua prestazione vocale ma quegli assoli, quei maledetti assoli di Slash soprattutto dopo “Wicked Stone”… non riusciamo a esprimerci. Menzione d’onore anche alla cover di “Rocket Man (I Think It’s Going to Be a Long, Long Time)”.

Su Guitar Hero Slash faceva impressione, ma trovarselo di fronte in carne e ossa ti fa capire che il videogioco è effettivamente una riproduzione infedele rispetto alla realtà in quanto non rispecchia l’effettiva abilità del musicista. Nella prossima vita esprimo un unico desiderio: voglio reincarnarmi con le mani di Slash o direttamente come sue mani.