Marlene Kuntz – CSO Pedro, Padova – 23 Marzo 2024

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Marlene Kuntz, Catartica, un imponente concerto al Centro Sociale Pedro di Padova ed è subito il tripudio degli anni ’90.

Ci sono concerti che si attendono più di altri e questo dei Marlene Kuntz in onore del trentennale di Catartica ha un sapore particolare

Sarà che ascoltare Catartica nella sua interezza non succede da davvero tantissimo tempo, sarà che siamo all’interno del Centro Sociale Occupato Pedro di Padova ma sembra di essere tornati indietro. E diciamolo, la scelta di suonare nello storico Centro Sociale Occupato patavino sembra quasi un ritorno alle origini.

Ascoltare da vivo Catartica in un locale nuovo e perfettino non avrebbe avuto lo stesso sapore.

La data di Padova, andata sold-out in pochissime ore, prevede in apertura il duo torinese Animaux Formidables.

La coppia di felini in latex danno al pubblico un set ruvido e graffiante di garage. Il palco alto non permette ai due un’interazione vera e propria con il pubblico che di solito, in una data precedente sempre al Pedro, si ritrovano a suonare in mezzo alla folla.

Il set però scalda il pubblico curioso di vedere dal vivo probabilmente per la prima volta il duo reduce da XFactor 2023.

Ad accogliere i Marlene Kuntz ci sono centinaia di persone, dai ragazzi di 20 anni ai ragazzi degli anni ’90. Tutti presenti, compatti, tutti pronti per festeggiare questa festa del cazzo.

Non si capisce chi sia più carico, se i Marlene sul palco o se il pubblico sotto palco. Quello che è certo è che un calore simile in un live non lo percepivo da tempo. È una data importante questa di Padova, non solo perchè è l’unica ad essere in un Centro Sociale ma anche, e soprattutto, perchè segna l’anniversario della morte di Luca Bergia, storico batterista della band a cui viene dedicata Ti voglio dire.

In rapidissima successione Lieve, Festa Mesta, Sonica e Nuotando nell’Aria sono i momenti a mio avviso di apice della serata. La risposta da parte del pubblico è ovviamente incredibile e non si sa chi sia più sudato ormai. Se noi del pubblico o loro sul palco.

Venti brani in scaletta che scorrono veloci senza sosta in un’ora e mezza di live adrenalinico. Un ritorno perfetto agli anni ’90 che suona poco di nostalgia ma molto di festa.