SUBURRÆTERNA: il sequel di Suburra – La serie arriva su Netflix il 14 novembre

SUBURRÆTERNA: il sequel di Suburra – La serie arriva su Netflix il 14 novembre
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I primi due episodi di SUBURRÆTERNA hanno debuttato in anteprima il 29 ottobre nella serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma, e a Lucca Comics & Games il 2 novembre avverrà la proiezione alla presenza di Giacomo Ferrara.

SUBURRÆTERNA è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, che ricoprono anche il ruolo di Head Writers, Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani e Giulia Forgione. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro. Gina Gardini è la showrunner della serie che è tratta dall’opera letteraria Suburra scritta da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini – che curano anche lo story editing – edita da Giulio Einaudi Editore.

Nel cast ritroviamo Giacomo Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia, mentre Carlotta Antonelli e Federica Sabatini tornano a vestire i panni rispettivamente di Angelica e Nadia, così come Paola Sotgiu e Alberto Cracco quelli di Adelaide e Nascari.

Accanto a loro, nuovi personaggi stravolgeranno gli equilibri di Roma: Marlon Joubert è Damiano Luciani, Aliosha Massine è Ercole Bonatesta, Federigo Ceci è Armando Tronto, Yamina Brirmi e Morris Sarra sono Giulia e Cesare Luciani (fratelli gemelli di Damiano), mentre Giorgia Spinelli interpreta Miriana Murtas e Gabriele di Stadio il giovane Victor Anacleti.

Sinossi

Roma, 2011. Il governo rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città sono letteralmente date alle fiamme.

Nel mondo di mezzo Cinaglia (Filippo Nigro) ha raccolto l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia.

Ma c’è chi questo sistema non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo, stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il passato.

Spadino (Giacomo Ferrara) dovrà dunque tornare a casa, per evitare che la sua famiglia sia in pericolo insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove non avrebbe mai pensato di trovarli… Ma la guerra è guerra e in palio c’è il controllo di Roma.

Descrizione personaggi
Alberto Anacleti (Giacomo Ferrara)

Dopo aver ucciso il fratello Manfredi e aver visto morire Aureliano, l’uomo che amava, tra le sue braccia, Alberto è fuggito da Roma, abbandonando sua moglie Angelica. Si è trasferito a Berlino, e nei tre anni passati in Germania si è ricostruito una vita completamente diversa. Ha aperto un locale di successo dove finalmente può suonare la sua musica e ha anche trovato l’amore. Ma lasciarsi la famiglia e il passato alle spalle non è così semplice. Dovrà tornare a Roma, rischiando di venire risucchiato in quel mondo che sperava di aver abbandonato per sempre.

Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro)

Negli ultimi tre anni, Amedeo Cinaglia ha lasciato la politica attiva per aprire una cooperativa che si occupa di manutenzione delle strade, delle aree verdi e del decoro urbano. Una perfetta copertura per i suoi traffici nei tre mondi, di cui è diventato il re grazie al famoso dossier di Samurai, che ha sfruttato per ricattare e assoggettare l’intera città. Un uomo solo sul trono di Roma. Ma la solitudine è proprio il suo punto debole e, quando la situazione intorno a lui precipita, sarà costretto ad imparare che la vera forza sta nell’avere qualcuno che ti guarda le spalle.

Angelica Sale (Carlotta Antonelli)

Come da tradizione zingara, anche dopo che suo marito Alberto Anacleti se n’è andato, abbandonandola, Angelica è dovuta rimanere sotto lo stesso tetto dell’odiata suocera Adelaide, aiutandola a gestire le piazze di spaccio e i traffici ricavati dagli accordi presi con Badali e Cinaglia. Gli ultimi tre anni non sono stati facili per Angelica, però qualcosa di buono le è successo: ha finalmente trovato l’amore. Un amore romantico e passionale, che con Alberto non aveva mai avuto, e l’ha trovato in Damiano Luciani, con cui ha appena messo al mondo due gemelli. E ora che ha una famiglia tutta sua le priorità sono cambiate e farebbe di tutto per garantire un futuro diverso ai suoi figli.

Nadia Gravoni (Federica Sabatini)

Sono passati tre anni da quando Aureliano Adami, il grande amore della sua vita, è morto. Ma Nadia ancora non è riuscita a superarlo. Vive nella palestra che era stata di Aureliano, porta al collo il suo anello, si è tatuata le stesse ali che aveva lui. Per lei il tempo si è fermato e vive nel ricordo di un passato che non può tornare.

Angelica cerca in tutti i modi di farla uscire dal suo torpore e, infatti, ha affidato a Nadia la gestione dei traffici di Ostia a nome degli Anacleti. Nadia le è riconoscente ed è ancora molto legata alla sua migliore amica, ma ora Angelica è sposata e ha due gemelli appena nati e dei piani per il futuro della sua famiglia e di Ostia, che non sempre Nadia riesce a condividere.

Damiano Luciani (Marlon Joubert)

Damiano aveva solo otto anni quando, insieme ai suoi due fratelli gemelli Giulia e Cesare, ha visto la madre uccisa davanti ai suoi occhi per mano di Manfredi Anacleti. Da allora i tre fratelli hanno dovuto cavarsela da soli, mandando avanti la pescheria di famiglia e arrangiandosi con piccoli traffici per arrotondare. Loro tre soli contro tutti.

Fino a quando, però, Damiano non si è innamorato di Angelica, e, pur di stare con lei e creare la famiglia che gli è sempre mancata, ha accettato di vivere a casa Anacleti, trattato come un paria, occupandosi dei cani da combattimento che erano stati dello stesso uomo che ha ucciso sua madre.

SUBURRÆTERNA, Netflix, 2023
Ercole Bonatesta (Aliosha Massine)

Giovane politico eletto in consiglio comunale, Ercole è considerato da tutti solo come la testa di legno del nonno Vito, patriarca della famiglia Bonatesta, che, grazie agli accordi con Samurai prima e con Cinaglia adesso, possiede la quasi totalità delle licenze dei piccoli negozi di alimentari che a Roma spuntano come funghi e che ha quindi bisogno di qualcuno che curi i suoi interessi in Campidoglio. Ercole, però, si sente molto di più di una testa di legno e farà di tutto per dimostrarlo.

Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco)

Negli ultimi tre anni, dopo il successo del Giubileo, il cardinal Nascari ha ottenuto sempre maggior potere all’interno delle mura leonine, ma, per raggiungere il suo più grande obiettivo e diventare il nuovo Papa, serve un ultimo grande successo che lo consacri definitivamente a naturale candidato per il soglio pontificio. Ecco perché lo ritroviamo alleato con Cinaglia, pronto a sporcarsi le mani pur di ottenere ciò che vuole. Ma i nemici, anche all’interno del Vaticano, sono molto più forti e agguerriti di quanto si aspettasse.

Armando Tronto (Federigo Ceci)

Nato e cresciuto a Trastevere, ha lasciato l’Italia ancora molto giovane per andare in missione in Colombia. Quell’esperienza gli ha cambiato la vita: ha visto la guerra da vicino, ha dovuto trattare con i ribelli, ha dovuto letteralmente combattere per ciò in cui credeva e per salvare centinaia di persone da una situazione infernale. E ora, rientrato a Roma in veste di cardinale, non ha perso quello spirito di umile servizio e non ha paura di scendere in campo per affrontare una nuova sfida, meno cruenta, ma altrettanto importante: cambiare la Chiesa e far eleggere un Papa diverso, che stia finalmente dalla parte degli ultimi.

Miriana Murtas (Giorgia Spinelli)

Trentenne ambiziosa e carismatica, ufficialmente è la capo di gabinetto del sindaco. Ufficiosamente è il braccio destro di Cinaglia in Campidoglio. Amedeo è il suo mentore, le ha insegnato come destreggiarsi in politica e come manovrare le situazioni a proprio vantaggio. E Miriana ha imparato in fretta, e quando le cose cominceranno a mettersi male il suo intervento sarà fondamentale per gli equilibri in campo.

Giulia Luciani (Yamina Brirmi)

Sorella gemella di Damiano e Cesare, Giulia è un po’ la testa matta del trio. Molto istintiva, molto fumantina, non ha mai davvero superato la morte dei genitori. E l’unica cosa che le ha impedito di sprofondare nella propria rabbia è l’amore incondizionato che prova per i suoi fratelli. Ma quando Damiano ha deciso di trasferirsi proprio a casa della famiglia responsabile della morte dei loro genitori, sposando una donna che fino a poco tempo prima era addirittura la moglie di Alberto Anacleti, lei proprio non è riuscita ad accettarlo. Ed ora è pronta a fare di testa sua, senza più freni.

Cesare Luciani (Morris Sarra)

Cesare è il più pacato dei tre gemelli Luciani. Quando Damiano e Giulia litigano, lui è sempre pronto a fare da paciere. L’unica cosa che vuole è vedere la sua famiglia unita, vedere i suoi fratelli felici. Ma, pur nell’atteggiamento più bonario, se ora è il momento di alzare la testa per riconquistare quello che gli è stato tolto quando erano ancora bambini, lui è pronto a qualunque scontro.

Victor Anacleti (Gabriele Di Stadio)

Victor è il figlio adolescente di Manfredi Anacleti. Rimasto orfano tre anni prima, da allora la nonna Adelaide, a cui è molto legato, si è presa cura di lui. Ha un’indole ribelle e un carattere difficile, ma in fondo è ancora un ragazzino a cui è mancata la figura paterna. Quando lo zio Alberto, il responsabile della morte di suo padre, tornerà a casa, emergeranno in lui sentimenti contrastanti.

Note di regia

Affrontare una serie dal respiro internazionale come SUBURRÆTERNA significa calarsi nei panni dello spettatore e condurlo, con soddisfazione, nei meandri del mondo di mezzo. Per fare questo abbiamo cercato di conoscere a fondo il linguaggio delle tre stagioni di Suburra, provando poi ad essere ancora più audaci e aumentare maggiormente il dinamismo e le connessioni dei tre mondi che dovevamo raccontare. Se il Vaticano e la Politica prediligevano un linguaggio più asciutto e formale, quello della Strada si prestava ad un utilizzo della macchina a mano e a movimenti più ampi.

Bramosia di potere e corruzione permeano la storia e fanno da filo conduttore per il movimento interiore dei personaggi, in una Roma che è essa stessa un personaggio protagonista del racconto. Dopo che un potere costituito ha stabilito le regole del gioco, i nuovi barbari arrivano per sovvertirlo. E chi riuscirà a vincere la sfida finale salirà sul trono del comando.

Note di produzione

Il concetto che c’è sempre stato alla base dell’universo Suburra, prima il film, poi la serie e ora questo nuovo capitolo che sta per iniziare, è che le dinamiche raccontate, l’incrocio di questi tre mondi (politica, criminalità, Vaticano), che si incontrano in questo non-luogo di mezzo che esiste solo a Roma, non cambiano da duemila anni. E questo fornisce un bacino pressoché inesauribile di storie e di personaggi, ecco perché quando Netflix ci ha proposto di ampliare l’universo Suburra abbiamo subito accettato: era una sfida, ma sapevamo che c’era ancora molto da raccontare.

Nuovi barbari che cercano di prendersi la città e vecchie leve che provano a difendere le proprie posizioni, in un eterno conflitto dove nessuno può vincere, perché Roma non si fa conquistare, al massimo si può amministrare, altrimenti è il caos.

Da subito la scelta più naturale per scrivere questo nuovo capitolo è stata quella di coinvolgere gli stessi autori che già avevano partecipato alla parte conclusiva di Suburra – La Serie: Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli – che ricoprono anche il ruolo di Head Writers – insieme a Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani. La loro capacità di raccontare Roma e le sue contraddizioni è stata fondamentale, non solo per rifondare un mondo nuovo da cui partire, ma anche per trasformare tutto ciò che del precedente capitolo era rimasto.

I personaggi ereditati da Suburra: La Serie, da Spadino a Cinaglia, da Angelica a Nadia, tornano quasi irriconoscibili, cambiati radicalmente nei tre anni che ci separano dal finale della terza stagione. E a loro si aggiungono le nuove leve, che danno linfa al racconto grazie ad attori di talento come Marlon Joubert, Aliosha Massine, Federigo Ceci, Giorgia Spinelli, Yamina Brirmi, Morris Sarra e un giovanissimo Gabriele Di Stadio.

SUBURRÆTERNA, Netflix, 2023

Il nostro obiettivo è stato proprio quello di contrapporre i ruoli storici di Suburra – La Serie, pur molto distanti da come ce li ricordavamo, ad un nuovo gruppo di protagonisti, che avessero il carisma per conquistare il cuore del pubblico tanto quanto gli altri. In modo da creare un conflitto ad armi pari, dove non è affatto scontato per chi farà il tifo il pubblico. E siamo molto curiosi di scoprirlo, perché anche per noi è stato un po’ come tornare a casa, ma in una casa dove tutto è cambiato e che non si può più guardare con gli stessi occhi.

E in questo è stato fondamentale l’apporto dei due registi, Ciro D’Emilio e Alessandro Tonda, entrambi cresciuti artisticamente all’interno del genere crime, che hanno affrontato quest’avventura portando uno sguardo vergine. Hanno raccolto un testimone importante, rispettando l’eredità che veniva loro consegnata, ma dando forma ad una serie che ha tutta l’ambizione e la forza di prendersi il suo spazio indipendente. Siamo molto felici del percorso che è stato fatto e crediamo fortemente che SUBURRÆTERNA possa conquistare sia chi sentiva la nostalgia di casa, sia chi, invece,
ha voglia di farsi stupire da una nuova avventura.

Note degli Head Writers

Sembrava sparita. Finita. E invece la Suburra viveva sotterraneamente, nei nostri cuori, come in quello degli spettatori. E ora riemerge. Perché Suburra è l’intreccio di relazioni che a Roma legano indissolubilmente politica, religione e malaffare. La Città Eterna genera SUBURRÆTERNA.

Nella ruota degli affari, degli scambi, delle vendette, qualcuno è sparito, inghiottito dalla storia. Figure già nel mito: Aureliano, Samurai, Manfredi. Ma altri emergono, e giostrano assieme ai sopravvissuti. Per noi scrittori è stato emozionante tornare ai vecchi personaggi, e avventuroso inventarne di nuovi. Anche perché stavolta eravamo veramente lontani anni luce dal libro e dal film da cui tutto era partito. Ma se eravamo riusciti a pescare da quel mazzo un personaggio radicalmente nuovo come Spadino, sentivamo di poterlo fare di nuovo.

E sotto quello stesso spirito, sotto quella stessa emozione, sono nati Damiano, Ercole, la Murtas e il cardinale Armando Tronto. Roma è sempre lì, che li osserva tutti, come una Sfinge immobile nel tempo. Li vede, uomini e donne, affannarsi voraci alla ricerca di un posto illuminato, di un profitto, scambiarsi favori o revolverate. Sta ferma, vecchia di tremila anni, e sorride. E anche noi.

SUBURRÆTERNA, Netflix, 2023
L’impegno per la sostenibilità ambientale

La produzione di SUBURRÆTERNA si è impegnata a ridurre l’impatto ambientale che la realizzazione di una serie tv necessariamente comporta, in termini di emissione di CO2. Ciò è stato possibile grazie alla piattaforma Albert, la quale, a seguito dell’immissione dei dati relativi alla Produzione, è in grado di rilasciare la “carbon footprint”, ovvero la quantificazione dell’emissione di CO2 che segue a qualsiasi tipo di azione coinvolta nella preparazione, realizzazione e consegna del prodotto.

Le iniziative della produzione

La possibilità di quantificare in anticipo l’impronta di carbonio permette alla produzione di prendere delle decisioni che possono ridurre in maniera significativa l’impatto ambientale. I temi più scottanti in materia di inquinamento ambientale sono:

  • I trasporti. Qui, le azioni sono state 3: ridurre al minimo i viaggi in aereo, in assoluto i più inquinanti, favorendo e incoraggiando i viaggi in treno; ove possibile, evitare gli spostamenti delle persone in auto, permettendo di effettuare video conferenze in connessione; per ridurre al minimo l’impatto dell’uso indispensabile di auto di produzione, sono state prese a noleggio auto ibride (semi elettriche), scelta che ha anche portato ad un importante risparmio economico nel consumo di benzina. Queste scelte hanno ridotto da 10 tonnellate ad 1 sola tonnellata di emissione di CO2 per i voli aerei; da 10 tonnellate a 6, l’emissione per l’uso delle auto ibride.
  • Consumo di materiali usa e getta: in accordo con la Società di Catering, sono stati usati piatti e posate compostabili, stessa cosa per cialde di caffè e kit. È stato inoltre introdotto un giorno a settimana di dieta vegetariana, per sensibilizzare le persone sulle conseguenze degli allevamenti intensivi (risultato: riduzione di 5 tonnellate di emissione di CO2). È stato limitato l’uso delle bottigliette d’acqua, favorendo quello di borracce e dispenser (emissione di CO2 ridotta da 30 a 3 tonnellate).
  • Smaltimento dei rifiuti: sui set c’erano sempre contenitori per la raccolta differenziata, per motivare la troupe a compiere gesti quotidiani con maggiore consapevolezza delle conseguenze, tramite comunicazioni settimanali sui temi più scottanti dell’impatto ambientale.
La riduzione delle emissioni di CO2

In generale, la Produzione si è impegnata a fare tutto ciò che era nelle sue possibilità per ridurre le emissioni di CO2, ponendo l’attenzione anche nella scelta di fornitori che fossero già attivi dal punto di vista ambientale, verificando i loro certificati ecologici. Il reparto dei Costumi, ad esempio, ha ridotto al minimo l’acquisto di abiti, preferendo il noleggio, e ha sperimentato l’uso di detersivi alla spina.

Il Reparto Fotografia è stato invitato a preferire l’uso di proiettori a LED, che hanno un basso consumo di energia e lunga durata. Il gift di fine serie, un piumino 100 gr, è stato scelto in base alla composizione di piume d’oca riciclate, per rientrare nelle scelte di consumo consapevole. Inoltre, laddove non è stato possibile evitare l’emissione di CO2, è stato applicato il principio di “compensazione”:

  • le bottigliette di plastica che in alcune occasioni sono state inevitabili per esigenze logistiche sono state raccolte e donate ad un artista che ha realizzato un albero di Natale alto 7 metri, esposto durante il periodo natalizio davanti al Bioparco di Roma.
  • A fine produzione, è stata donata una somma di € 10.000 ad una ONG peruviana, AIDER, che è impegnata a combattere la deforestazione della riserva di Tambopata Bahuaja.

Alla fine di questa serie, grazie ad Albert, l’emissione di CO2 è stata ridotta di 45 tonnellate, e soprattutto, è stata sviluppata una maggiore consapevolezza circa l’importanza che singole azioni possono avere sull’impatto ambientale.

a cura di
Staff

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Alessandro Michelozzi

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