Fat Freddy’s Drop – Acieloaperto S. Sofia – 30 Luglio 2023
La psichedelica band neozelandese dei Fat Freddy’s Drop fa capolino a Santa Sofia per il festival Acieloaperto, accendendo una festa capace di far ballare tutti fino a tarda notte in un’atmosfera splendida
L’ormai consolidato festival musicale romagnolo A Cielo Aperto, giunto all’undicesima edizione si arricchisce di un tocco di Nuova Zelanda, con l’arrivo dei Fat Freddy’s Drop.
La location pensata per l’evento è il parco fluviale di Santa Sofia, all’interno del quale gli spettatori si sono avventurati per arrivare al palco. Il programma prevedeva infatti una camminata di 1,5km sulle sponde del fiume che bagna la città, per giungere poi alla zona concerto in località Brusatopa, immersi tra i boschi.
La giornata perfetta
La location è veramente perfetta per l’evento, un’arena naturale circondata solo da verde e alberi, con lo scorrere del fiume a fare da sottofondo naturale per la manifestazione. La giornata si apre tra la musica del dj set di Rumors, e a seguire una ventata di fresco groove con i Petunia Sauce.
In questa festa la musica non si ferma mai, con un primo assaggio dei Godblesscomputers, per un’oretta di djset ad anticipare l’arrivo della fase “australe” della serata.
Troviamo infatti subito Louis Baker, artista neozelandese proveniente da Wellington, stesso “neighborhood” dei Fat Freddy’s Drop, e voce convincente del panorama musicale locale, che la band ha meritatamente deciso di portare in apertura dell’attuale tour.
E dopo l’antipasto a base di kiwi, puntualissima alle 18:30 la formazione completa si presenta sul palco, capitanata da Dallas Tamaira alla voce e chitarra, e un incontenibile Joe Lindsay al trombone. Completano la band percussioni, sassofono, tromba, tastiere e un’altra chitarra, per un’esperienza musicale a trecentosessanta gradi.
Una goccia di Fat Freddy per un viaggio lisergico
Il nome della band significa letteralmente “una goccia di Fat Freddy”, che a quanto pare sarebbe un noto acido neozelandese molto popolare, simile all’LSD, in grado di provocare viaggi psichedelici. Che è esattamente l’effetto che la band riesce a trasmettere solo attraverso la sua musica, davanti a un colorito pubblico estasiato, con gente proveniente da tutta Italia e non solo.
La band infatti è famosa in tutto il mondo fin dal novantanove per le sue esecuzioni live, e riesce a far ballare veramente tutti tra una canzone e l’altra, tra la poliedricità della loro musica, e la frenesia dei protagonisti sul palco. Ogni componente della band non sta mai fermo, tra vestiti buffi e variopinti e salti e balli avanti e indietro per lo stage; a un certo punto ci siamo addirittura trovati Joe Lindsay in tutina correre attorno al pubblico come un dissennato.
Dopo un intermezzo musicale perpetrato tramite un featuring con Louis Baker, molto apprezzato dalla band, si arriva al finale della serata, con l’immancabile encore richiesto a gran voce dal pubblico, e il pezzo finale “Hope”, che funge da saluto finale per i Fat Freddy’s Drop a tutta la folla in festa.
Ma la serata non finisce qui, e dopo un attimo di pausa tra una birra e una piada fritta, si riprende a ballare fino a tardi sotto i pezzi del mai domo Godblesscomputers, come in una vera festa australiana, che sembra non finire mai.
Arrivati a questo punto possiamo solo ringraziare gli organizzatori di questo festival, che ogni anno continuano a farci sognare A cielo aperto.
La setlist
- Six-Eight
- Slings
- Blackbird
- Shady
- Bush T (MC)
- Special (MC)
- Roady (MC)
- Boondigga (LB)
- Mother
- Cortina
- Shiverman
Encore: - Hope (LB)
a cura di
Mattia Mancini
Seguici anche su Instagram!