SCIO e i suoi “Pseudoumani”

SCIO e i suoi “Pseudoumani”
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SCIO è tornato con un brano molto diverso dai precedenti, si intitola “Pseudoumani”. Un brano introspettivo e psicologico che sa sorprendere l’ascoltatore.

Scio – Pseudoumani

SCIO è uno dei musicisti più particolari che siano mai passati tra le pagine di The Soundcheck, perché? Vi rispondo subito. Perché fin ora ha pubblicato solo canzoni strumentali composte con un basso elettrico. “Pseudoumani” si differenzia, ma non perde la sua unicità. Questa volta SCIO si mette alla prova e per la prima volta lo sentiamo cantare un testo scritto da lui.

Argomento del brano: la perdita di umanità della società. Il tutto gira attorno ai nostri device che ormai ci hanno trasformato in automi. Una critica aspra e introspettiva su quello che è diventato il mondo. SCIO è fuori dagli schemi e proprio per questo utilizza la musica per “denunciare” una situazione che gli sta stretta.

Tutto questo per dire che mi sento vicino alla sua filosofia, ma passiamo alla musica. Il brano si apre con un sound parecchio cupo che ricorda vagamente i The Doors. Un cantato quasi sussurrato, come se SCIO stesse parlando al nostro subconscio. Ad un certo punto la canzone cambia totalmente. La voce si zittisce e il sound diventa esplosivo. Un rock pieno di energia che trascina e fa scatenare l’ascoltatore.

“Pseudoumani” mi piace perché ha diverse sfaccettature e funziona in ogni sua forma.

a cura di
Redazione

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