Topic, l’intervista al Nameless Music Festival

Topic, l’intervista al Nameless Music Festival
Condividi su

Abbiamo approfittato della presenza di Topic all’ultima edizione del Nameless Music Festival per scambiare quattro chiacchiere con il Dj tedesco

Tobias Topic, conosciuto semplicemente come Topic, è attualmente uno dei Dj più premiati e ascoltati. Tedesco di origini croate, vanta quasi 19 milioni di ascolti mensili su Spotify e nel 2021 ha accumulato un miliardo di stream guadagnandosi decine di certificazioni oro, platino e diamante in 28 Paesi, tra cui Australia e Canada.

Ha pubblicato il suo primo ed unico album “Miles” nel 2015. I suoi maggiori successi sono i singoli “My Heart Goes (La Di Da)” con Becky Hill, “Breaking Me” ft. A7S e “Your Love (9 PM)” con ATB e A7S.

La sua esibizione al Nameless Music Festival di Annone di Brianza, la penultima dell’ultima giornata, è segno di quanto sia apprezzato nel mondo della musica dance elettronica.

Abbiamo approfittato della sua presenza e della sua disponibilità per scambiare alcune parole sul suo percorso artistico con lui.

Hai avuto qualche Dj di riferimento durante la tua crescita professionale? A quale ti senti artisticamente più vicino?

Sì, all’inizio penso di essere stato veramente ispirato da Sweedish House Mafia e Avicii ad iniziare a fare musica dance perché io prima facevo solamente musica hip hop. È grazie a loro ha iniziato a piacermi questo genere musicale. È difficile trovare un Dj a cui mi sento più vicino, probabilmente Avicii.

Perché hai deciso di fare il Dj e non di suonare uno strumento, magari in una band?

Perché in realtà non ho mai voluto essere un Dj. Volevo fare solamente il produttore e quando ho iniziato a produrre musica dance un sacco di persone hanno iniziato a dirmi che avrei dovuto fare il Dj e allora ho detto “Ok, proviamo!“. Poi ha iniziato a piacermi.

Cosa provi quando vedi le persone ballare sulle tue canzoni?

È fantastico! Voglio dire è una strana sensazione quando sai che persone di diversi paesi conoscono la tua musica e cantano e ballano le tue canzoni.

A livello europeo come è vista la musica dance elettronica? Ci sono paesi in cui è più apprezzata e altri in cui lo è di meno?

Penso che la musica dance elettronica sia apprezzata ovunque, specialmente nei festival dove c’è sempre un sacco di musica dance e direi che è anche la più popolare. Ma penso che sicuramente in alcuni Paesi attualmente la musica urban sia molto più apprezzata della dance, quindi è sempre difficile avere successo commerciale. Credo però che nella scena underground e, in generale, in quella dei club ci sia un sacco di musica dance in tutto il mondo.

In quale posto o festival ti piacerebbe suonare?

Penso che il Tomorrowland per ogni Dj sia il traguardo più alto.

Non ci hai ma suonato?

No, ma ci suonerò il mese prossimo (ride, ndr). Un sogno che si avvera!

Con quale artista italiano ti piacerebbe collaborare?

Mi piace molto Fedez. Conosco alcune sue canzoni ed è molto bravo.

Qual è la cosa di cui sei maggiormente orgoglioso? Qual è, invece, il tuo più grande sogno?

Penso che la cosa che mi rende più fiero sia fare musica. Posso vivere viaggiando il mondo facendo musica e tutto questo è fantastico. Il mio più grande sogno? Al momento forse suonare all’Ultra Music Festival di Miami.

a cura di
Mirko Fava

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Arisa – Padova Pride Village – 10 giugno 2022
LEGGI ANCHE – The Bastard Sons of Dionisio, il nostro album: “Dove sono finiti tutti?” è “plurisemantico”
Condividi su

Mirko Fava

Mirko Fava nasce a Parma il 23/04/1991. Ha un diploma da geometra che ha usato per poco tempo, prima di diventare impiegato. Ha cominciato ad appassionarsi di musica negli anni delle superiori ed è andato alsuo primo concerto nel 2007, portandosi dietro una delle prime digitali compatte di suo padre, ottenendo scarsissimi risultati. La passione per la fotografia è cominciata parallelamente a quella per i concerti, anche se a tutti gli effetti si è sviluppata definitivamente dopo qualche anno. La macchina fotografica lo accompagna anche in viaggio, alla costante esplorazione del mondo. Tutte passioni economiche, in pratica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *