“Antìstasis” dei Tazenda: musica come indipendenza

“Antìstasis” dei Tazenda: musica come indipendenza
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“Antìstasis”: resistenza come forma creativa di difesa e di capacità di sopravvivere a tutto

È uscito venerdì 26 marzo “Antìstasis” il nuovo disco dei Tazenda, il ventesimo della più che trentennale carriera della band etno rock sarda. Una carriera all’insegna del fare musica divertendosi: “Questo è da sempre il nostro intento”. Così ha dichiarato Gigi Camedda , tastiera e seconda voce, durante la conferenza stampa di presentazione del disco.

“Antìstasis” è un disco che incontra tradizione e innovazione. Qui si fondono il desiderio di esplorazione selvaggia di Gino Marielli, l’attenzione per le produzioni moderne di Gigi Camedda e la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite.

Il loro marchio di fabbrica resta un sound unico che fonde gli strumenti musicali della tradizione sarda insieme alle chitarre elettriche. “Melodia insieme al finto inglese con cui nascono le nostre canzoni, strimpellate alla chitarra e l’ispirazione che c’è sempre, in ogni momento”, assicura Gino Marielli, autore, chitarra solista e cori.

“Antìstasis” – Copertina album

Venerdì alle ore 20.00, il giornalista Mario Luzzatto Fegiz ha presentato “Antìstasis” in streaming sui canali social Instagram, Facebook e YouTube della band. E alle ore 21.30 i Tazenda lo hanno presentato dal vivo dall’ex carcere di San Sebastiano a Sassari, che è stato location del videoclip di “La ricerca del tempo perduto”, diretto da Italo Palmer.

I Tazenda vantano 2 partecipazioni al Festival di Sanremo (nel 1991 con “Spunta la luna dal monte” insieme a Pierangelo Bertoli e l’anno seguente con “Pitzinnos in sa gherra”), molteplici dischi d’oro, vittorie in svariate competizioni (tra le quali “Gran Premio”, il “Cantagiro”, il “Telegatto”, il “Premio Pierangelo Bertoli”), collaborazioni con importanti artisti come Fabrizio De André e Corrado Rustici (produttore di Zucchero) e live sold out in Italia e all’estero.

“La ricerca del tempo perduto” – Videoclip

Nel 2007 il brano “Domo Mia”, in duetto con Eros Ramazzotti, è in vetta a tutte le classifiche, al quale seguono altri importanti duetti con Francesco Renga, Gianluca Grignani e i Modà. L’ultimo album di inediti “Ottantotto”, del 2012, è il primo dell’etichetta Vida, al quale seguono 2 live album (“Desvelos Tour” e “Il respiro live”), la raccolta “S’istoria” e numerosi progetti dal vivo.      

“In questo disco spaziamo tra rock e ballate, mantenendo una certa tradizione”, ha specificato Nicola Nite voce della band dal 2013. Dopo la scomparsa di Andrea Parodi nel 2007 e l’abbandono di Beppe Dettori nel 2012 “mi pongo con molto rispetto e molta cura nei confronti di questa storia, rimango ancora un ammiratore dei Tazenda”, ha dichiarato.

A proposito della morte di Andrea Parodi, Gino e Gigi hanno detto che “è un triste ricordo, ma Andrea continua a vivere con noi, ce ne portiamo un pezzo dietro, suo figlio Luca”.

“La musica è di tutti e ognuno se ne può appropriare, i generi sono etichette che non è detto che rispondano a verità”

“Ogni tanto ci divertiamo a sconfinare in qualcosa che non è usuale per noi”. Ad esempio “A nos bier” all’inizio è quasi un pezzo world music, “Lo avevamo proposto live prima di inciderlo, lo ha preso in mano Jxmmyvis e ne ha fatto una versione bellissima”.

Quello di proporre un inedito live prima di registrarlo è una consuetudine per i Tazenda. “Ogni volta il nostro pubblico ne fa subito un successo, allora ci diciamo ce n’è di storia da scrivere”.

Si ritengono fortunati ad aver un lavoro in questi tempi incerti. “Siamo entrati nella sala prove per preparare gli spettacoli 2020 e TenTAZioni, questo ci ha dato un posto nel mondo. Noi con la musica resistiamo, anche se non ne possiamo più”.

“La musica è la nostra indipendenza”

Una delle chicche dell’album è il featuring con i Bertas in “Innos”, predecessori dei Tazenda, cinquant’anni di storia alle spalle: “Siamo loro ammiratori, mai rivali”. Anzi l’esordio dei Tazenda ha contribuito a far desistere dallo scioglimento i Bertas: “Quando siam venuti fuori noi, si son ringalluzziti producendo altri bellissimi dischi”.

“Antìstasis” su Spotify
Le esperienze di vita di ogni componente si sono riversate in “Antìstasis”

Abbiamo chiesto ai Tazenda quanto il percorso personale di ognuno ha influenzato la realizzazione del nuovo disco. Per Gigi: “Chi fa arte la fa attraverso quello che è, nel bene e nel male e l’arte si evolve in base all’evoluzione di chi la fa, giorno dopo giorno”.

Nicola, ringraziandoci per la domanda: “Siamo un banda di sette spersone, che ha scelto di viversi a vicenda rispecchiandosi con gli altri. Sicuramente i nostri cambiamenti si sono riversati in questo album e nella nostra creatività”.

E a proposito di live? “Siamo pronti dietro i cancelli come i fan di Vasco”, assicura Gino.

Questa la tracklist di “Antìstasis”:

  1. Coro
  2. La ricerca del tempo perduto
  3. Ammajos
  4. Splenda
  5. A nos bier
  6. Essere magnifico (feat. Black Soul Gospel Choir)
  7. Dolore dolcissimo
  8. Tempesta mistica
  9. Dentro le parole
  10. Innos (feat. Bertas)
  11. Oro e cristallo (feat. Matteo Desole)
  12. A nos bier (alternative version re-produced by jxmmyvis)

a cura di
Mariangela Cuscito

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Mariangela Cuscito

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