Miriam Messina: l’amore per per i libri e per la scrittura

Miriam Messina: l’amore per per i libri e per la scrittura
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Oggi facciamo salto virtuale sulla meravigliosa isola di Ischia per presentarvi Miriam Messina e raccontarvi tutto ciò che ruota intorno al suo mondo. Abbiamo voluto incontrarla perché crediamo sia un esempio positivo, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte.

Miriam Messina oltre ad essere una “donna dalla parte delle donne”, è un’amante della scrittura e della lettura, e, in qualche modo, proprio attraverso le sue passioni è riuscita a costruire qualcosa di bello e di utile utilizzando i tuoi canali social, diffondendo messaggi utili e positivi ed iniziative importanti, dando spazio a scrittori (emergenti e non) con delle bellissime video-interviste e consigli sul suo blog.

Ma andiamo a conoscerla meglio in questa intervista…

Ciao Miriam, benvenuta nella sezione letteratura di thesoundcheck, rompiamo subito il ghiaccio con una prima domanda su di te, per raccontare qualcosa in più sulla tua persona: chi è Miriam Messina e qual è il suo rapporto- legame con la “penna”?

Ciao e grazie per questo spazio. Sono nata a Ischia e scrivo da sempre. La scrittura per me è stata una compagna fedele nel periodo adolescenziale e nella prima giovinezza, quando affidavo tutti i miei pensieri ai miei diari, poi da quando ho iniziato a convivere col mio compagno e con la nascita di mio figlio, non ho sentito più la necessità di scrivere diari.

Lavoro da sempre in hotel, in reception, amo le lingue e il contatto con i turisti di tutto il mondo, che hanno ispirato i miei scritti. Ho una pagina Facebook da anni, dove pubblico aforismi, pensieri, poesie e brevi racconti con cui aiuto le donne a trovare piena consapevolezza, attraverso una posta del cuore.

Amo il mondo dei libri, ma non ho ancora pubblicato qualcosa di mio, non ho mai avuto il tempo di fermarmi per raccontare una storia che valesse davvero la pena raccontare, concentrandomi invece sul mio blog, anche se mio sito attualmente è in rifacimento. A gennaio 2020 avevo creato un laboratorio di scrittura creativa a Ischia, che ho dovuto interrompere dopo 2 mesi, a causa del covid, ma conto in futuro di organizzarne altri.

Oltre alla scrittura, sei anche un’amante della lettura ed è proprio su questa passione che hai dato il via ad un appuntamento fisso sui tuoi canali social con delle interviste ad autori emergenti e non, com’è nata questa idea e quali cambiamenti hai notato nel tempo?

L’anno scorso, ad aprile, durante il primo lockdown, ho deciso di dare vita a un programma su Instagram in cui intervistavo scrittori emergenti. Ho scelto Instagram perché Faceboook non dava ancora la possibilità di fare una diretta con un ospite. Inizialmente le dirette sparivano dopo 24 ore, poi da maggio, l’applicazione ha reso possibile salvarle ed è stata una grande gioia per me e adesso sono tutte visibili sul mio profilo.

Intervistando scrittori tutti i giorni, mi sono resa conto che in Italia ci sono davvero tantissimi libri pubblicati, ma che hanno poco spazio per farsi conoscere. Con il mio programma sto cercando di fare pubblicità a chi desidera visibilità. Ho sempre amato la lettura, soprattutto libri psicologici e introspettivi, anche se leggo di tutto.

A proposito di social, quanto credi abbiano modificato il mondo della letteratura e in generale le nostre vite?!

I social hanno influito moltissimo sulle nostre vite e io mi arrabbio quando vedo scrittori emergenti che non hanno capito che sono dei canali importantissimi, che vanno utilizzati a nostro vantaggio, mentre c’è chi si ostina ancora a credere che siano un passatempo. Di contro, c’è il rischio di diventarne dipendenti e con la rincorsa ai like e ai follow, si perde poi il contatto con la realtà, e nel caso degli scrittori, si perde la creatività, che ha necessità di spazi e tempi indipendenti dalle dinamiche social.

Regalo sempre dei consigli agli emergenti, per esempio evitare di spammare continuamente la copertina del libro ovunque, ma farsi conoscere come autori, anche pubblicando delle semplici frasi (proprie e non costruite da altri) su Facebook. Se uno scrittore è capace solo di spammare la copertina del libro o ripostare le recensioni ricevute, non lo reputo uno scrittore, ma colui che ha confezionato un libro, e ne è schiavo.

Qual è il libro che ti ha fatto compagnia e ti ha aiutato in un tuo momento particolarmente difficile e qual è il libro che avresti voluto scrivere?

Un libro a cui sono molto affezionata è la raccolta di fiabe dei fratelli Grimm, un librone spesso con copertina rigida, con illustrazioni meravigliose che avrò riletto un’infinità di volte da bambina e che mi faceva sognare. Il primo libro che mi regalarono i miei genitori, che ho perso entrambi, per cui ha un valore affettivo importante.

Il libro che avrei voluto scrivere è la quadrilogia de “L’ amica geniale” di Elena Ferrante, in quanto l’autrice riesce a raccontare una storia profonda con delle introspezioni talmente accurate nei caratteri dei protagonisti, che il lettore resta ammaliato. Inoltre questa storia ha fatto il giro del mondo, è stata tradotta in tantissime lingue e i turisti vengono a Ischia dall’America, dall’Australia ecc. per conoscere i luoghi in cui è stata ambientata, tra cui la mia isola.

The soundcheck si occupa anche di musica, che rapporto hai con la musica, c’è una canzone che ti rappresenta in questo periodo?

La musica che preferisco è quella italiana e amo i grandi cantautori ma anche gli emergenti. La ascolto sempre e mi dà una grande carica. Amo imparare le canzoni a memoria e adoro il karaoke, lo farei per ore.

Ultima domanda, quali sono i tuoi progetti a breve-lungo termine? Tutti i pensieri che leggiamo finiranno in un libro?

E’ un periodo di enorme consapevolezza per me, ho molti progetti ma con l’esperienza ho imparato che il maggior successo e lusso, è quello di vivere in armonia con i propri desideri. Ho un forte senso del dovere e per anni tra impegni familiari e lavorativi, non ho mai potuto pensare a me stessa e a ciò che mi piace fare.

Vorrei scrivere un libro, ma vorrei che fosse una storia forte, per cui ne valga la pena. Per adesso mi dedico ai libri degli altri e al mio blog, ma se avrò la fortuna di vivere a lungo, vorrei passare l’ultima parte della mia esistenza a scrivere e a stare in mezzo ai libri e agli scrittori.

a cura di
Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

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